Corrispondenza tra Elisabeth Chirol ed Enrico Castelnuovo, scambiata nella seconda metà degli anni Cinquanta. La prima lettera sembra destinata a Jean Lafond, che l'ha poi girata a Castelnuovo.
Corrispondenza tra Marco Chiarini ed Enrico Castelnuovo, scambiata nella prima metà degli anni Sessanta. Sul verso del biglietto, senza data, sono presenti appunti verosimilmente relativi alla disposizione degli altari della Chiesa di San Verano, presso Abbadia alpina (Pinerolo).
Corrispondenza tra Pierre Chessex ed Enrico Castelnuovo, scambiata negli anni Ottanta. Di una cartolina, verosimilmente mutila, non è possibile né dedurre la data, né comprendere la firma del secondo mittente che saluta in chiusura.
Corrispondenza tra André Chastel ed Enrico Castelnuovo, scambiata tra la prima metà degli anni Cinquanta e la seconda metà degli anni Ottanta. Si conservano le lettere inviate da Chastel e una minuta di Castelnuovo:
29 maggio 1953
21 gennaio 1955
9 marzo 1955
11 giugno 1955
2 giugno 1956
21 settembre 1956
20 ottobre [1956]
10 giugno 1963 (la cartolina reca i saluti di Michel Laclotte e una firma non identificata)
25 aprile 1964
1° settembre 1964
7 agosto 1965
28 agosto 1965
30 ottobre 1965
7 gennaio 1967
19 marzo 1968
2 aprile 1968 (minuta della lettera di Castelnuovo)
18 aprile 1968
2 agosto 1972
11 giugno 1986
19 settembre 1987
Si conservano inoltre:
lettera di Chastel a Claudio Cesa, Parigi, 14 dicembre 1984: ribadendo di essere in contatto con Castelnuovo, Chastel accetta l’invito a tenere una serie di lezioni-seminari presso la Scuola Normale Superiore di Pisa (dal 2 al 5 maggio). Sul verso reca la nota: “Studio Prof. E. Castelnuovo”.
appunti senza data di Castelnuovo sulle lettere di Chastel; tra quelle indicate, ne rimane una da rintracciare (6 marzo 1980). Le note sono da ricollegare all'intervento che ha tenuto al convegno André Chastel. Méthodes et combats d'un historien de l'art, atti del convegno (Parigi, INHA-Collége de France, 29 novembre-1 dicembre 2012).
Corrispondenza tra il Centre National de la Recherche Scientifique (CNRS) ed Enrico Castelnuovo, scambiata tra la metà degli anni Ottanta e la metà degli anni Novanta. Le lettere sono firmate da Maria Teresa Caracciolo Arizzoli (GDR 712 Instruments de recherche en histoire de l'art moderne et contemporain. Problèmes de méthode) e Dominique Rigaux (Departement des sciences de l'homme et de la societé).
Corrispondenza tra il Centre International de Documentation et de Recherche du Petit Palais d'Avignon, nella persona di Marie-Claude Léonelli, ed Enrico Castelnuovo, scambiata tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta.
Corrispondenza tra il Centre de sociologie des arts (EHSS-CNRS) di Parigi, nella persona di Raymonde Moulin, ed Enrico Castelnuovo, scambiata alla metà degli anni Ottanta.
Corrispondenza tra Centre de recherches historiques (Laboratoire EHESS-CNRS), nella persona di Jérôme Baschet, ed Enrico Castelnuovo, scambiata nella prima metà degli anni Novanta.
Lettere di P. D'Ercole e di J. Mueller che comunicano un prolungamento della loro assenza da Torino. Conferma della supplenza del corso di cui è titolare Vallauri, a V. Lanfranchi. Richiesta della Facoltà che sia bandito un concorso per l'insegnamento di Grammatica e lessicografia latina. Comunicazione della morte di C. Passaglia, docente di Filosofia morale, e affidamento della supplenza a P. D'Ercole. Richiesta di L. Schiaparelli, impegnato per incarico del Ministero in ispezioni nel distretto di Torino e Genova, di essere supplito da Eusebio Garizio. Richiesta di promozione a ordinario presentata dai professori straordinari D. Pezzi, Carlo Cipolla, Francesco Rossi e G. Cora e di aumento dello stipendio di R. Renier. Incarico a G. Cora di fare una ispezione al corso di Geografia tenuto nell'Istituto tecnico pareggiato di Novara.
La Facoltà chiede al Ministero di modificare il regolamento in vigore, ripristinando la firma sui libretti degli studenti all'inizio di ciascun anno scolastico e l'esame di licenza al termine del primo biennio per contrastare la scarsa frequenza dei corsi. Il rettore chiede a Felice Rignon informazioni circa l'eredità lasciata da C. Passaglia a Ermelindo Masoero. Schede manoscritte relative ad una statistica degli studenti iscritti alle varie Facoltà provenienti da diverse città italiane.
Risposta a Giovanni Reyneri in merito agli studi di Belli, iscritto a Medicina e chirurgia. Lettere di Giuseppe Tarulli con cui chiede di essere ammesso alla Facoltà di Medicina e chirurgia per trasferimento da Parigi. Essendo stato ammesso agli esami di laurea in Francia, Guillaume Loёwental chiede la restituzione del diploma e del libro Eine neue Deutung del Menstruations processes.
Corrispondenza tra il Centre d'Études Supérieures de Civilisation Médiévale (CESCM) dell'Università di Poitiers ed Enrico Castelnuovo, scambiata negli anni Sessanta.
E' raccolta in questo fascicolo la documentazione più immediatamente riferibile al censimento della razza e all'applicazione della legislazione antiebraica:
10 schede, compilate da: Sergio Bachi (Clinica otorinolaringoiatrica), Marcello Foa (Istituto di Patologia speciale chirurgica), Raffaele Lattes (Clinica chirurgica), Rita Levi (Clinica delle malattie nervose e mentali), Renato Molfese (Clinica medica generale), Walter Momigliano (Istituto giuridico), Renzo Olivetti (Istituto di Patologia medica), Paolo Ravenna (Clinica medica generale), Vincenzo Scardina (Clinica ostetrica e ginecologica), Felicia Zilioli (Clinica pediatrica). Bachi, Foa, Lattes, Levi, Momigliano, Olivetti e Ravenna furono dispensati dal servizio per ragioni razziali.
Comunicazioni al rettore di espulsioni per ragioni razziali da parte dei direttori degli Istituti: dalla Clinica medica generale, diretta da Carlo Gamna, Leonardo Herlitzka (aiuto volontario), Giulio Momigliano-Levi e Paolo Ravenna (assistenti volontari), Bruno Erber, Dario Diena e Ottolenghi (medici interni); dalla Clinica ostetrica e ginecologica, diretta da Ercole Cova, Giulio Segre (aiuto volontario) e Roberto Bolaffi (assistente volontario).
E' sofferente al moncone di amputazione. Ha visto il proprio genero Baldini e Gabrielli, che gli ha parlato benissimo di Amprino. Ha ricevuto da Busacca la richiesta di indicare il nome di un anatomico italiano per commemorare presso la Facoltà di Medicina di San Paolo del Brasile l’opera di Bovero in occasione del 25° anniversario della morte: Levi ha contattato Loreti, considerando l’affinità dei suoi studi con quelli di Bovero, ma non gli è parso che la proposta lo interessasse; inoltre né Amprino né Olivo sarebbero adatti, e l’Università di San Paolo aveva pensato di invitare Maxia, che Levi ha sconsigliato. Informa poi Amprino di alcuni movimenti: Filogamo è stato chiamato a Sassari, Franceschini e Candiollo hanno ottenuto le borse di studio, e Levi si chiede come Loreti potrà lavorare senza i suoi due assistenti; Godina invece ha ripreso le proprie ricerche in collaborazione con Buffa. Ha visto Eugenia Sacerdote, che è titolare di Biologia alla Facoltà di Scienze di Buenos Aires: Levi è scettico sul metodo di lavoro adottato.