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Tesi del 1856

Per il grado di laurea: Augusto Argentier, Angelo Baldi, Giovanni Battista Bellone, Giuseppe Bertone, Giuseppe Boggio, Pietro Bottero, Augusto Brocchi, Giovanni Cagno (2 copie), Celestino Canonico, Gabriele Castellazzi, Francesco Cavallone (7 copie), Giovanni [Jean] Debauge, Germain Delassiaz, Giuseppe Delucis (2 copie), Claude-Marie Duparc, Alessandro Fassa (2 copie), Stanislao Ganora (2 copie), Giacomo Gibello, Francesco Graneri, Giovanni Guelpa, Giuseppe Guida, Giovanni Manca-Addis, Michele Miglioretti, Cesare Antonio Montalenti, Luigi Montini, Gaspare Oddenino, Gioachino Pagliano (2 copie), Cajo Peyrani, Giuseppe Provera, Vittorio Righetti, Giovanni Rossi, Tommaso Rossi, Luigi Guglielmo Ruffa, Giuseppe Sanquirico, Edoardo Scoffier, Domenico Tibone, Antonio Gaetano Tinetti, Costantino Lodovico Vacca e Francesco Giuseppe Vaschetti.

Per il grado di aggregazione al Collegio: Giacinto Pacchiotti (2 copie).

Tesi del 1856

Per il grado di laurea in Filosofia e la nomina a professore di Metodo: Giuseppe Abelli (2 copie).
Per il grado di aggregazione al Collegio: Giovanni Francesco Bosco.

Tesi del 1856

Per il titolo di Ingegnere idraulico e di Architetto civile: Sebastiano Scaparone e Alessandro Testore.

Domande di iscrizione

Gli arrt. 1-6 del "Regolamento disciplinare delle Università degli Studii" approvato con R.D. 16 ottobre 1848, n. 831, descrivono puntualmente le modalità di iscrizione sui registri della rassegna, nonché attestati e certificati che gli studenti erano tenuti a presentare e che risultano infatti conservati: diploma di Magistero o, nel caso in cui tale grado non fosse prescritto, "gli attestati di tutti degli studii fatti nelle scuole secondarie, e de' rispettivi esami voluti per l'ammessione a que' corsi."; certificato di buona condotta rilasciato dall'Autorità municipale nel caso "fosse trascorso un tempo eccedente i quattro mesi" dalla data di conseguimento dei titoli predetti. Nella quasi totalità dei casi sono conservati solo gli allegati privi dell'istanza.

Temi per esami pubblici di laurea in Ingegneria idraulica e Architettura civile 1856-57

Temi e argomenti assegnati a Nicolò Berio (I-A), Eugenio Fabrizio Caresana (I-A), Pietro Carrera (I-A), Elia Cassin (I-A), Policarpo Corsi di Bosnasco (I-A), Giacomo Della Torre (I-A), Luigi Despine (I-A), Giuseppe Durandy (I-A), Cesare Frescot (I-A), Francesco Andrea Gonella (I), Paolo Grazia (I-A), Luigi Henry (I-A), Pietro Lanfranco (A), Vittorio Lanzone (A), Eugenio Angelo Marchese (I-A), Federico Martinotti (I-A), Anatolio Mathieu (I-A), Sebastiano Mottura (I-A), Bartolomeo Musso (I-A), Alessandro Perdomo (I-A), Carlo Felice Perrin (I-A), Emilio Ponzio (I-A), Francesco Porra (I-A), Luigi Ripa di Meana (I-A), Efisio Ritzu (I-A), Sebastiano Scaparone (I-A), Francesco Serena (I-A), Giovanni Battista Solito (I-A), Alessandro Testore (I-A), Carlo Toretta (I-A), Corrado Trinchieri (I-A), Gioachino Varino (I-A), e Francesco Vigliani (I-A).

1856-57

Iscrizioni al corso completivo e di Istituzioni civili presso la sede di Torino: Giuseppe Coda, Alessandro Malinverni, Benedetto Marietti, Domenico Marchisio, Paolo Giovanni Negrotti, Augusto Nazari, Lorenzo Odetti di Marcorengo, Luigi Orengo, Angelo Oxilia, Ignazio Pezzana, Pietro Pilotti, Teodorico Pollone, Antonio Ponte, Carlo Porporato, Giovanni Paolo Pugliaro, Vincenzo Ricolfi, Giovanni Rolando, Archibald di Santeiron di San Clemente, Carlo Giuseppe Sartorio, Cesare Scrimaglia, Giovanni Battista Sola. Iscrizioni al corso di Istituzioni civili presso la sede di Ivrea: Delfino Massa, Giovanni Rossi. Iscrizioni al corso di Istituzioni civili presso la sede di Mondovì: Francesco Masenti, Bartolomeo Oderda, Alberto Piacenza, Giovanni Battista Piacenza. Iscrizioni al corso di Istituzioni civili presso la sede di Nizza: Carlo Perino. Iscrizioni al corso di Istituzioni civili presso la sede di Novara: Luigi Monti. Iscrizioni al corso di Istituzioni civili presso la sede di Oneglia: Giovanni Sertorio. Iscrizioni al corso di Istituzioni civili presso la sede di Saint-Jean-de Maurienne: Constantin Richard. Iscrizioni al corso di Istituzioni civili presso la sede di Saluzzo: Lorenzo Manfredi, Carlo Martelli, Alessandro Roatta. Iscrizioni al corso di Istituzioni civili presso la sede di Sanremo: Mariano Amalberti, Pietro Rossi, Stefano Rossi. Iscrizioni al corso di Istituzioni civili presso la sede di Susa: Cesare Molina, Augusto Raud. Iscrizioni al corso di Istituzioni civili presso la sede di Thonon: Paul Maxit, Marie Jules Mercier, Marie Alexandre Vullier. Iscrizioni al corso di Istituzioni civili presso la sede di Tortona: Innocenzo Maggi, Giuseppe Riva, Giovanni Rossi, Antonio Sanquirico.

Anno 1856

Corrispondenza relativa all'inserimento di esercitazioni nel corso di Geodesia, come richiesto dagli studenti, e all'affidamento della direzione delle esercitazioni al professor Camillo Ferrati, docente di Geometria descrittiva. Tra le carte sono presenti: una "Nota degli istromenti che occorrono agli studenti del 3° anno di matematica per le esercitazioni in campagna sulla base che questi siano suddivisi in quattro squadre..." con relativi prezzi e il decreto del ministro della Pubblica istruzione del 15 aprile 1857 che fornisce disposizioni in merito alle esercitazioni pratiche di Geodesia. Comunicazione inviata dal preside della Facoltà di Medicina e chirurgia circa l'inizio della sessione d'esame. Denuncia di furti periodici ai danni degli studenti della Scuola di Architettura e preventivo per l'acquisto di nuove serrature e riparazione di arredi presentata dal professor C. Promis. Concessione temporanea di locali nel palazzo di via San Francesco da Paola alla Scuola di Telegrafia pratica. Pagamento fatto da C. I. Giulio, professore emerito di Meccanica e macchine, al disegnatore Perratone per alcuni disegni di "macchine di servizio" ad uso degli studenti di Matematica.

Tesi del 1856

Per il grado di laurea: Giuseppe Alessandro Boetti, Francesco Bontempi, Pietro Botto, Vittorio Rama, Giacomo Rapetti, Pietro Vallauri, Pietro Vanzina e Davide Zaccone (2 copie).

Carteggio non classificato dal 1857 al 1863

La serie è costituita da fascicoli, molti dei quali di una sola carta, contrassegnati da un numero progressivo e ordinati cronologicamente. Non è previsto un quadro di classificazione. All’interno della serie è possibile individuare tre partizioni, in quanto la numerazione dei fascicoli si interrompe, per poi ripartire da uno, per ben due volte: 1857-1860, 1860-1861 e 1861-1863. L'analisi del contenuto dei fascicoli ha evidenziato che già negli anni 1857-1863 si era via via affermata l'abitudine di riaggregare le carte relative al medesimo affare, vale a dire in base al contenuto; esigenza questa cui darà risposta, a partire dal 1864, l'organizzazione del carteggio secondo un titolario di classificazione. Già la terza partizione, costituita da 65 fascicoli pluriennali organizzati per materia, ne rappresenta un'anticipazione.

Prefazione al lavoro di Baglietto.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 242.73
  • Item
  • 1856-01-06
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova il 6 gennaio 1856. Il dottore Travella ha consegnato a De Notaris il pacco di Moris. De Notaris acclude alla lettera una prefazione al lavoro di Baglietto, da leggere come preambolo, onde evitare che durante la presentazione all’ Accademia persone estranee alla lichenologia si addormentino. Invia inoltre alcuni opuscoli di Le Jolis, da presentare all’Accademia per farlo inserire tra i candidati alla nomina di socio corrispondente. Il posto vacante a Genova di consigliere universitario è stato assunto dal professore Ansaldo. Non vi è più “misura di equità”. In uno spazio libero della lettera è scritto, di grafia Moris: “aspira ad essere nominato corrispondente dell’Accademia il signor Auguste Le Jolis, archivista perpetuo della Società Imperiale delle Scienze Naturali di Cherbourg”.

Ricerca nell’erbario di Casaretto di Cinchona riedeliana.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Candolle (de) 64.26
  • Item
  • 1856-01-10
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Ginevra il 10 gennaio 1856. Martius, occupandosi di botanica medica, ha chiesto a De Candolle informazioni sulle specie di Cinchona del Brasile, in particolare sulla Cinchona riedeliana di Casaretto. De Candolle ricorda che nel 1851 ricevette numerosi esemplari doppi delle piante di Casaretto, in cambio delle note di viaggio del manoscritto di Bertero. La suddetta pianta non era però presente, per cui chiede a Moris di controllare nell’ erbario di Casaretto conservato a Torino.

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