La documentazione copre un periodo da fine '800 al 1942 e comprende carte che testimoniano la sua intensa e originale attività professionale, i suoi molteplici interessi verso altre discipline nonché il suo impegno politico (anche in relazione allo stretto rapporto con il fratello Claudio, deputato socialista, in seguito fuoriuscito).
Il fondo di Giuseppe di Rovasenda comprende quaderni manoscritti, appunti di osservazioni ampelografiche, corrispondenza con studiosi italiani e stranieri, schede ampelografiche estratte dai quaderni dal figlio Amedeo, copie italiana e tedesca del "Saggio di un'ampelografia", lettere e documenti diversi successivi alla morte del conte, concernenti la sorte delle sue carte.
Rovasenda (di), Giuseppe, conte di Melle <1824-1913>
Manoscritti, tavole, testi a stampa raccolti dal professor Erba durante la sua vita da studente, prima, e docente poi. Si tratta degli appunti presi durante le lezioni seguite, delle bozze delle sue tesi di laurea e di aggregazione, dei programmi dei corsi che tenne come docente. Sono presenti anche programmi delle lezioni di suoi predecessori sulla cattedra di Meccanica razionale e i testi, commentati, di altri matematici. Sono conservati anche documenti di natura istituzionale, raccolti durante il mandato di preside e di rettore (ruolo che rivestì, in quanto preside anziano, nel 1873, alla morte di Giuseppe Timermans), e come componente di commissioni istituite da vari Ministeri.