- IT ASUT ALBERA - Poesie Giurisprudenza. 1809
- Unità archivistica
- 1809
Parte diCollezione "Marco Albera"
Per la licenza di Luigi Amedeo Bottilia-Savoulx, 1 sonetto.
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Per la licenza di Luigi Amedeo Bottilia-Savoulx, 1 sonetto.
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Per la laurea di Luigi Cerruti, 4 componimenti poetici di Carlo Antonio Nasi.
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Per la laurea di Giovanni Battista Zuccotti, 1 sonetto di Pietro Gallina.
Proteste in occasione della commemorazione di Carducci
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Il 16 febbraio 1907 morì Giosuè Carducci. Nei giorni seguenti l’Università di Torino ne affidò la commemorazione ad Arturo Graf, ordinario di Letteratura italiana. Sollecitato allo stesso scopo dal ministro della Pubblica istruzione Luigi Rava e dagli studenti romani, Graf rifiutò l’invito di tenere la propria lectio magistralis in Campidoglio. La conferenza si sarebbe tenuta piuttosto presso l’aula magna dell’Ateneo torinese, nell’orario abituale del suo corso, e avrebbe avuto un taglio prettamente accademico. La data prescelta fu il 26 febbraio: segnalando l’appuntamento, la cronaca locale ribadiva che, a causa dell’esigua disponibilità di posti, la cerimonia sarebbe stata aperta in primo luogo agli allievi. Tale disposizione fu invece disattesa: la sala era stata riservata per la maggior parte ad ospiti invitati. Si innescò quindi la protesta, che impedì lo svolgimento della commemorazione.
Nei giorni successivi l’agitazione non si affievolì, anche perché «La Stampa» aveva pubblicato una serie di articoli molto critici verso gli studenti, accusandoli per l’indisciplina e per l’offesa alla memoria di Carducci. Nacquero manifestazioni contro il quotidiano, che proseguirono sino all’inizio del mese successivo. Il 1° marzo un corteo raggiunse la sede del giornale: dispersi dalla polizia, i partecipanti tornarono nel cortile dell’Ateneo, disturbando le lezioni e dando alle fiamme alcune copie del giornale. A causa della sommossa l’Università fu quindi chiusa. Alla versione data da «La Stampa», gli studenti risposero con la pubblicazione di un manifesto e di fogli volanti, nei quali offrirono la loro ricostruzione dei fatti.
Si conservano due numeri unici, prodotti dagli studenti:
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L’11 gennaio 1821, al Teatro d’Angennes, alcuni studenti indossarono un berretto di lana rossa con fiocco nero, colori delle insegne carbonare. Nonostante si trattasse di un gesto goliardico, furono arrestati dai carabinieri in violazione del privilegio del foro. Il giorno seguente, per protesta, l'Università fu occupata; nonostante la mediazione di Prospero Balbo, ministro dell'Interno e capo del Magistrato della Riforma, Ignazio Thaon di Ravel, governatore militare della città di Torino, ordinò di sedare con la forza il tumulto. Le truppe, abbattuto il cancello su via Po, irruppero nel cortile e ferirono una trentina di giovani: numerosi furono gli arresti e i ricoveri presso l'Ospedale di San Giovanni. Seppur la protesta sia sorta spontaneamente, contro la violazione di antichi privilegi, i fatti assunsero un forte significato politico, in virtù del malcontento per le condizioni dell’Università. Nel 1814 erano stati allontanati alcuni tra i migliori docenti, a causa della loro partecipazione alle vicende rivoluzionarie e alla collaborazione con il regime napoleonico, sottoponendo l'Ateneo a un controllo ideologico soffocante.
Molti studenti, insieme ad alcuni docenti e numerosi “ripetitori” del Collegio delle Province, presero parte al movimento insurrezionale sorto a marzo. Dopo la sconfitta di Novara a opera dell’esercito austriaco alcuni fuggirono esuli in Spagna, tra cui tre degli studenti che avevano indossato il berretto rosso; altri furono invece arrestati. L’Università restò a lungo chiusa e furono adottati provvedimenti per evitare gli assembramenti dei giovani in città, stabilendo che si istruissero almeno per i primi anni nelle città di provenienza. Nel 1822 fu abolito il privilegio del foro, soppresso il Collegio delle Province e approvato un Regolamento in cui i doveri religiosi e il controllo costante su abitudini di vita e condotta suscitano un forte malcontento.
Si conservano:
Si conservano inoltre alcuni estratti in fotocopia di studi storici dedicati ai fatti di Pietro Egidi, Arturo Segre e Pierangelo Gentile.
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Numeri unici prodotti dagli studenti della Scuola d'Applicazione per gli ingegneri, poi Scuola d'ingegneria di Roma, editi annualmente in occasione della ricorrenza goliardica del “Mac π 100”. L’espressione Mak P 100 (o Mak π 100, Mac π 100) deriva dal piemontese “mach pì” (solo più) e trova origine nell’ambito delle accademie militari: indica la cerimonia che ancora oggi si tiene a cento giorni dal diploma. Ad inizio Novecento la tradizione passò anche alle scuole non militari, trasformandosi in una ricorrenza a carattere goliardico.
Si conserva inoltre un numero unico pubblicato dagli studenti dell'Università di Roma a seguito della crociera in Tripolitania (26 marzo-7 aprile): S.S.S.S.S. Goliardia. Roma, maggio 1928, 1928 (redattori: José Carlo Ponti, Giuseppe Valentini; stampa a ciclostile). Oltre a brani degli studenti, presenta testi di Gioacchino Volpe, professore di Storia politica moderna dell’Università di Roma; in coda reca la lista dei partecipanti.
Seminario di Torino, Facoltà di Teologia
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Tesi di laurea discusse presso la Facoltà di Teologia del Seminario di Torino da:
Sembrano invece argomentazioni dibattute da allievi nell'ambito di corsi quelle di:
Sottocomitato studentesco della Società "Dante Alighieri"
Parte diCollezione "Marco Albera"
Materiali relativi al sottocomitato studentesco torinese della Società "Dante Alighieri":
Non relativo al sottocomitato studentesco, ma più generalmente alla sezione torinese dell'associazione: Efisio Giglio Tos, La società “Dante Alighieri”. Sua origine e suoi scopi, Torino-Ciriè, Tip. Renzo Streglio e C., 1901. L'autore ne ripercorre le vicende e riporta i membri degli organi direttivi.
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Perrier, Stefano Luigi
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Documenti inerenti il ruolo e le iniziative studentesche nel frangente del Quarantotto:
Seppur non riferibili a iniziative studentesche, si conservano inoltre:
Si conserva inoltre un fascicolo di materiali riconducibili alla partecipazione del collezionista al convegno "Cesare Balbo 150 anni dopo (Torino, 1789-1853)", tenutosi a Torino il 24 e 25 ottobre 2003 (fotocopie, testo dell'intervento e dépliant).
Summus Taroccorum Ordo Taurinensis
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Manifesti ricollegabili a iniziative e anniversari dell'associazione, tra anni Settanta e Ottanta:
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Materiali inerenti al Supremus Ordo Taurini Cornus (S.O.T.C.), rifondato nel 1951 come Supremus Ordo Taurini Cornus atque Pedemotanus (S.O.T.C.a.P.), dall'avvio agli anni Novanta.
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Materiali relativi alla Terza Italia, Alleanza per la difesa dell'italianità e delle nazionalità oppresse:
Tesi di laurea di Francesco Cavallone con appunti manoscritti
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Delle sette copie della tesi di laurea, una presenta ampie note manoscritte che registrano il discorso tenuto in sede d'esame dal candidato e le argomentazioni dei professori. Non è chiaro se siano appunti dello stesso Cavallone o di un uditore, che ha verbalizzato la discussione per tenerne memoria.
Tesi di laurea e appunti manoscritti di Gioachino Toesca di Castellazzo
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Torino, goliardia universitaria
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Periodici e numeri unici di ambito goliardico, prodotti dagli studenti dell'Università e della Scuola d'Applicazione per gli ingegneri di Torino (poi Politecnico), editi tra fine XIX e primo dopoguerra in occasione dei festeggiamenti del carnevale o per ricordare gite d'istruzione. Nonostante la denominazione sia spesso identica, non risulta alcun rapporto di continuità tra questi fogli:
Periodici e numeri unici editi a partire dal secondo dopoguerra, riconducibili a gruppi di studenti dell’Università e del Politecnico di Torino:
Si conserva inoltre il numero unico Noi siamo le colonne. Fondato da G. Irardengo, 15 febbraio 1934 (stampa a ciclostile; in allegato una carta con una prova di stampa di una caricatura): malgrado il titolo, presenta nel contenuto riferimenti a città dell'odierna provincia di Novara e Verbano-Cusio-Ossola, ma non è chiaro a quale istituto scolastico afferiscano i giovani citati.
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Periodici prodotti dagli studenti di vari Istituti medi superiori di Torino, dal primo dopoguerra agli anni Sessanta.
Istituto industriale
Istituto magistrale serale “Arnaldo Mussolini”
Istituto tecnico “Germano Sommeiller”
Istituto tecnico commerciale “Quintino Sella”
Liceo-Ginnasio “Vittorio Alfieri”
Liceo-Ginnasio “Massimo D’Azeglio”
Liceo-Ginnasio “Vincenzo Gioberti”
Liceo scientifico “Galileo Ferraris”