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Descrizione archivistica
Archivio storico. Università degli Studi di Torino Collezione "Marco Albera" Unità archivistica
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«La Domenica del Corriere»

Numeri che presentano fotoriproduzioni e illustrazioni relative a iniziative giovanili e studentesche.

  • A. III, n. 30, 28 luglio 1901 (ultima pagina): illustrazione “La dimostrazione degli studenti parigini a favore dei boeri, dispersa dalla polizia davanti alla Sorbona”;
  • A. III, n. 51, 22 dicembre 1901 (copertina): illustrazione “La festa delle matricole a Ferrara […]”;
  • A. III, n. 52, 29 dicembre 1901, pp. 11-12: articolo Il comizio a Trieste per la fondazione d’una Università italiana corredato da una fotoriproduzione della manifestazione del 15 dicembre;
  • A. X, n. 48, 29 novembre-6 dicembre 1908, p. 7: articolo La nuova università di Napoli corredato da fotoriproduzioni dell’edificio e della decorazione pittorica di Vincenzo La Bella;
  • A. XXII, n. 31, 1°-8 agosto 1920: illustrazione “Il canottaggio diviene fra le donne un passatempo sempre più popolare. In questi giorni sul Tamigi si ebbero delle gare tra le signorine della Scuola di medicina di Londra”;
  • A. XXIII, n. 20, 15-22 maggio 1921 (2 copie): illustrazione “Una pittoresca festa goliardica a Pavia […];
  • A. XXIV, n. 10, 5-12 marzo 1922: fotoriproduzione relativa al corteo goliardico di Torino che ritrae Pier Carlo Dondona negli abiti del pontefice;
  • A. XXV, n. 52, 30 dicembre 1923: fotoriproduzione relativa al congresso nazionale universitario a Pavia […]”; illustrazione “Eccezionale «Gran Premio» disputato dagli studenti della R. Scuola di Viticoltura e di Enologia di Conegliano Veneto, in occasione della festa delle matricole […]”;
  • A. XXXV, n. 6, 5 febbraio 1933: fotoriproduzione relative alla seconda edizione dei Littoriali della neve e del ghiaccio di Bardonecchia;
  • A. XXXV, n. 7, 12 febbraio 1933: illustrazione relativa alla seconda edizione dei Littoriali della neve e del ghiaccio di Bardonecchia;
  • A. XXXV, n. 16, 16 aprile 1933 (2 copie): illustrazione relativa alla visita degli studenti universitari in Tripolitania;
  • A. XXXV, n, 19, 7 maggio 1933: illustrazione relativa alla sfilata dei giovani fascisti di Roma, alla presenza di Mussolini;
  • A. XXXV, n. 33, 13 agosto 1933: illustrazione relativa al campeggio degli avanguardisti milanesi a Val Saviore (Adamello); fotoriproduzioni dalla crociera a Berlino degli avanguardisti;
  • A. XXXV, n, 38, 17 settembre 1933: illustrazione e fotoriproduzioni relative al campo Dux di Roma degli avanguardisti;
  • A. XXXV, n, 39, 24 settembre 1933: illustrazione relativa alla sfilata degli avanguardisti del campo Dux a Roma, alla presenza di Mussolini;
  • A. XXXVI, n. 19, 13 maggio 1934 (2 copie): illustrazione e fotoriproduzioni relative ai Littoriali dello sport di Milano;
  • A. XL, n. 39, 25 settembre 1938: illustrazione relativa agli scalatori della Gioventù Italiana del Littorio impegnati sul ghiacciaio dell’Ortles.
    Si conserva inoltre il numero del 6 novembre 1932 (A. XXXIV, n. 45), la cui copertina illustra la visita di Mussolini a Torino.

«L’Illustrazione italiana»

Numeri che presentano illustrazioni e articoli relativi a iniziative giovanili e studentesche.

  • A. XII, n. 46, 15 novembre 1885, pp. 309-10: illustrazioni “Roma. Inaugurazione dell’anno scolastico e del busto di Vittorio Emanuele, nel portico dell’Università”; busto di Lio Gangeri;
  • A. XV, n. 27, 24 giugno 1888, pp. 465-66, 471-72: illustrazioni “VIII centenario dell’Università di Bologna. Arrivo della botte inviata dagli studenti dell’Università di Torino (disegno dal vero di E. X.”; “Centenario dell’Università di Bologna. Macchiette e tipi di professori esteri (schizzi di Ettore Ximenes)”; in allegato le fotocopie della partitura La botte di Torino. Marcia del maestro Enrico Bellodi dedicata agli studenti della Università di Bologna (reca la data 20 agosto 1888);
  • A. XVII, n. 24, 15 giugno 1890, pp. 411-12: illustrazioni “La celebrazione del VI centenario dell’Università di Montpellier (disegno di G. Amato da schizzo di Gino);
  • A. XIX, n. 51, 18 dicembre 1892, pp. 399-402, 405-06: articoli e illustrazioni relativi al terzo centenario dall’avvio dell’insegnamento di Galileo Galilei all’Università di Padova;
  • A. XLIX, n. 21, 21 maggio 1922, pp. 591-92, 603-06: fotoriproduzioni e articolo relativi ai festeggiamenti per il VII centenario dell’Università di Padova.

Poesie del 1771

  • Per la laurea di Gozani [Alessandro Gozani di Treville?], 12 componimenti poetici di Paolo Battista Balbi, Geremia Balzani, Iacopo Antonio Demilani, Andrea Francesetti, Vittorio Amedeo Fossati, Giovanni Matteo Rossi, Alessandro Sappa, dottore Scarselli, Michelantonio Seimandi, Giovanni Serena, Giuseppe Vernazza, conte Zampieri;
  • per la laurea di Luigi Palma, 3 componimenti poetici di [Giuseppe] Fornari.

Poesie del 1772

  • Per la licenza di Pietro Ludovico Trinchieri di Venanson, 6 componimenti poetici di Giuseppe Fornari;
  • per la laurea di Pietro Ludovico Trinchieri di Venanson, 4 componimenti poetici di Giuseppe Fornari;
  • per la laurea di Filippo Domenico Beraudo, 12 componimenti (autori nominati: Gianfrancesco Burzio, Giuseppe Antonio Carretta, P. Cerrone, Carlo Giuseppe Pico, Francesco Regis, Alessandro Sappa, Michelantonio Seimandi, Pier Domenico Soresi, "Euripilo Aribalteo").

Poesie del 1781

  • Per la laurea di Pietro Giuseppe Facio, 5 componimenti poetici di G.M. Avenati;
  • per la laurea di Giovanni Francesco Scala, 10 componimenti poetici dedicati allo zio Ignazio Vieca.

Poesie del 1791

Per la licenza di Ludovico Pacifico Piossasco de Feys, epigrammi di Giovanni Giulio De Beniolis.

Poesie del 1815

  • Per la laurea di Giuseppe Mercurino Arborio [Arboreo] Gattinara, 1 sonetto di Carlo Federico Zundeler;
  • per la laurea di Pietro Antonio Dompé, 1 sonetto di Luigi Richeri;
  • per la laurea di Gaspare Rebuffo-Traves, 1 sonetto "a nome degli studenti ammiratori del di lui merito. L.".

Seminario di Torino, Facoltà di Teologia

Tesi di laurea discusse presso la Facoltà di Teologia del Seminario di Torino da:

  • Michele Camandone, 28 apr. 1916;
  • Ermanno Montagnini Da Mirabello, 11 lug. 1878.

Sembrano invece argomentazioni dibattute da allievi nell'ambito di corsi quelle di:

  • Ignazio Burzio di Chieri e Giacomo Sodo di Carmagnola (proposizioni teologiche, 5 mag. 1809);
  • Carlo Rossi di Buttugliera Alta e Auguste Solier di Chaumont (proposizioni filosofiche, 6 mag. 1809).

Università di Angers, Facoltà di Medicina

Tesi discusse presso la Facoltà di Medicina dell'Università di Angers da:

  • Jacques-Claude Beaussier: tesi di baccalaureato, 23 mag. 1767.
  • Pierre-René Le Camus: tesi di licenza, 15 nov. 1790; tesi di laurea, 19 nov. 1790.
  • René-Hyacinthe De Combe: tesi di laurea, 11 ago. 1792.
  • Antoine-Jean-Alexandre De La Creuse: tesi di baccalaureato, 16 set. 1767.
  • Ludovic Garreau: tesi di licenza, 7 ott. 1791.
  • Léonard Gravellat: tesi di licenza, 2 lug. 1792.
  • François-Pierre Lemercier De La Monneraye: tesi di baccalaureato, 9 gen. 1790.
  • Pierre-Paul-Marie Marchais: tesi di licenza, 1 ott. 1778.
  • François-Julien Le Monnier: tesi di baccalaureato, 6 lug. 1778.
  • Jean-René Pantin du Plesis [anche citato come Duplesis, Duplessy]: tesi di baccalaureato, 2 ott. 1768 (3 copie); tesi non relativa a un grado accademico, 10 ago. 1769 (2 copie); tesi di licenza, 5 dic. 1771.
  • Clément Rambur: tesi di baccalaureato, 4 feb. 1790.
  • Tesi anonima e senza data: non sembra relativa al conferimento di un grado accademico.

Placchetta con emblema dell'Università di Torino

Placchetta in argento 925: diametro mm 40, spessore mm 10; sul retro è saldata una vite in acciaio ottonato di mm 10.

Risale al novembre 1925 la prima attestazione dell’emblema dell’Università di Torino attualmente in uso, composto da un toro che poggia su tre libri, rimirante e sostenente sulla groppa un’aquila coronata che fissa il sole, con attorno la leggenda “+ Sigillum universitatis Augustae Taurinorum”. Era rettore Alfredo Pochettino e l’Università si avviava a celebrare il quarto centenario della nascita di Emanuele Filiberto. Con l’avallo di Federico Patetta, titolare della cattedra di Storia del diritto italiano, fu assunto come modello il sigillo aderente, in cera sotto carta, apposto in calce all’ordine del Collegio riformatori dell’Università del 15 maggio 1615, conservato presso l’Archivio di Stato di Torino. La corrispondenza al modello è filologica, ad esclusione di minimi dettagli: sui tre libri dell’originale vi sono una crocetta patente, un fermaglio e un segno indistinto a causa di una rottura, forse un altro fermaglio o il quarto zoccolo del toro. Chi concepì la placchetta interpretò invece come una seconda crocetta con un lungo piede il segno sul secondo libro e come un fiore araldico quello sul terzo.
Il toro è derivato dallo stemma della città e rimarca il legame dell’Università con Torino. L’aquila, unico volatile a poter fissare lo sguardo nel sole, rappresenta l’uomo che fissa la mente in Dio e in generale la sapienza, virtù dell’uomo di studio. L’uccello è coronato e allude quindi all’insegna dell’imperatore, che con un diploma del 1412 aveva confermato la bolla di fondazione dello studium di Benedetto XIII, del 1404. I tre libri su cui poggia l’animale rappresentano probabilmente le prime tre Facoltà: Teologia, Leggi, Arti e medicina.
Non è chiaro chi sia l’incisore dell’oggetto, ma il fatto che risulti in tutto sovrapponibile al timbro a secco realizzato tra 1925 e 1926 dalla ditta Navarra & Prandi incisori e della tipografia Villarboito Federico & figli potrebbe ricondurlo all'attività delle medesime aziende.

Università di Caen, tesi della Facoltà di Medicina

Tesi discusse presso la Facoltà di Medicina dell'Università di Caen (Francia) da Jean-René Pantin du Plesis [anche citato come Duplesis, Duplessy]:

  • tesi di baccalaureato, 2 ott. 1761;
  • tesi di licenza, 12 set. 1763.

Università di Pisa, Facoltà di Giurisprudenza

Diplomi conferiti dall'Università di Pisa a:

  • Cosma [Cosimo] de Genova di Pettinengo da Biella, diploma di laurea in Giurisprudenza, 4 gen. 1821;
  • Pietro Frizzi da Livorno, diploma di laurea in Giurisprudenza, 21 dic. 1839.

Carriera di Cesare Correnti

Lettera della Direzione de' Luoghi Pii Elemosinieri ed Uniti di Milano (n. 6650) a Cesare Correnti, 24 settembre 1833.
Con la presente, la Direzione concede a Correnti la pensione annua di 600 lire milanesi, da trarsi dal legato disposto da Martino Cazzaniga, a partire dall'anno scolastico 1833-34 sino al termine degli studi di Giurisprudenza presso l'Università di Pavia.

Rivolta del 1821

L’11 gennaio 1821, al Teatro d’Angennes, alcuni studenti indossarono un berretto di lana rossa con fiocco nero, colori delle insegne carbonare. Nonostante si trattasse di un gesto goliardico, furono arrestati dai carabinieri in violazione del privilegio del foro. Il giorno seguente, per protesta, l'Università fu occupata; nonostante la mediazione di Prospero Balbo, ministro dell'Interno e capo del Magistrato della Riforma, Ignazio Thaon di Ravel, governatore militare della città di Torino, ordinò di sedare con la forza il tumulto. Le truppe, abbattuto il cancello su via Po, irruppero nel cortile e ferirono una trentina di giovani: numerosi furono gli arresti e i ricoveri presso l'Ospedale di San Giovanni. Seppur la protesta sia sorta spontaneamente, contro la violazione di antichi privilegi, i fatti assunsero un forte significato politico, in virtù del malcontento per le condizioni dell’Università. Nel 1814 erano stati allontanati alcuni tra i migliori docenti, a causa della loro partecipazione alle vicende rivoluzionarie e alla collaborazione con il regime napoleonico, sottoponendo l'Ateneo a un controllo ideologico soffocante.
Molti studenti, insieme ad alcuni docenti e numerosi “ripetitori” del Collegio delle Province, presero parte al movimento insurrezionale sorto a marzo. Dopo la sconfitta di Novara a opera dell’esercito austriaco alcuni fuggirono esuli in Spagna, tra cui tre degli studenti che avevano indossato il berretto rosso; altri furono invece arrestati. L’Università restò a lungo chiusa e furono adottati provvedimenti per evitare gli assembramenti dei giovani in città, stabilendo che si istruissero almeno per i primi anni nelle città di provenienza. Nel 1822 fu abolito il privilegio del foro, soppresso il Collegio delle Province e approvato un Regolamento in cui i doveri religiosi e il controllo costante su abitudini di vita e condotta suscitano un forte malcontento.

Si conservano:

  • fascicolo manoscritto composto da 6 bifogli cuciti: presenta il Catalogo degli ufficiali che componevano la banda degli assassini che entrarono nell'Università la sera del 12 gennaio, e 22 componimenti poetici (per lo più sonetti) sui disordini del gennaio 1821, che denunciano la dura repressione attuata del governatore Thaon di Ravel, 30 giugno 1822;
  • 4 tavole a stampa raffiguranti la carica dei soldati contro gli studenti nel cortile dell'Università:
    1. "Massacro degli studenti nell'università di Torino", incisione di Giacomo Carelli su disegno di Antonio Masutti, estratta da Pietro Corelli, La Stella d’Italia, o nove secoli di casa Savoia, IV, Milano, Alessandro Ripamonti, 1862, tav. III;
    2. seconda copia della medesima incisione, proveniente da un volume non noto, accompagnata dalla didascalia "... a colpi di spada e di bajonetta assalgono quei giovinetti inermi. (Pag. 408)";
    3. "I disordini universitarii d'altri tempi: Rivolta degli studenti torinesi nel 1821", senza autore, estratto da «Illustrazione popolare. Giornale per le famiglie», A. XXXII, n. 15, 10 marzo 1895, copertina;
    4. "La rivolta degli studenti dell'Università di Torino nel 1821", illustrazione di Tancredi Scarpelli estratta da Paolo Giudici, Storia d'Italia, IV, Il Risorgimento, Firenze, Nerbini, 1958, tav. 19;
  • fascicolo a stampa composto da 2 bifogli incollati: Patenti colle quali S.E. il signor cavaliere Thaon di Revel Conte di Pralungo luogotenente generale ne' regii stati stabilisce una delegazione per conoscere de' delitti di ribellione, tradimento, insubordinazione, ed altri commessi per operare lo sconvolgimento seguito nello scorso mese di marzo, Torino, Stamperia Reale, 26 aprile 1821;
  • manifesto a stampa, 600x470 mm: sentenza emanata il 28 settembre 1821 dalla "Regia Delegazione in Torino sedente stabilita con Patenti delli ventisei scorso aprile” contro gli insorti dei moti di marzo;
  • 2 bifogli a stampa recanti i sonetti Alla patria di C.A.M. (studente di Medicina all'Università di Torino) e Agli italiani di F.C. (studente di Legge all'Università di Torino), 1821;
  • volantino relativo al corteo degli studenti promosso dall'Associazione Torinese Universitaria per commemorare i compagni caduti nel marzo 1821, s.d. [1903?];
  • cartolina che riproduce la lapide dedicata ai moti del 1821 nella sua collocazione originaria nel cortile del Palazzo degli Studi [Rettorato], stampa Ediz. G. Navarini, s.d. [post 1904] (2 copie);
  • volume: Efisio Giglio Tos, Albori di Libertà. Gli Studenti di Torino nel 1821, Torino-Genova-Milano, Casa Editrice Renzo Streglio, 1906;
  • volume: Santarosa, Filippo Annibale Santorre De Rossi conte di, La Rivoluzione Piemontese nel 1821 di Santorre Santarosa coi ricordi di V. Cousin sull'autore. Versione italiana con note e documenti a cura di Alessandro Luzio, Torino [etc.], G. B. Paravia & C., 1920;
  • opuscolo: Alla fiera e balda Gioventù studiosa di Torino. 1821-1921, a cura del Comitato di Organizzazione Civile, Torino, Tip. Alberto Giani, gennaio 1921;
  • opuscolo: Erwig Gabotto di San Giovanni, Le condanne dei "Costipati". (Da un manoscritto inedito famigliare), Torino, Arti Grafiche - V. Santoni, 1924;
  • opuscolo: Carlo Bornate, La partecipazione degli studenti liguri ai moti del 1821 e la chiusura dell'Universita, Bergamo, Soc. An. Poligrafiche Nava, s.d. [anni Venti];
  • biglietto d'auguri per il Natale 1957 del Rettore, recante la riproduzione dell'incisione "Massacro degli studenti nell'università di Torino", dicembre 1957.

Si conservano inoltre alcuni estratti in fotocopia di studi storici dedicati ai fatti di Pietro Egidi, Arturo Segre e Pierangelo Gentile.

Tumulti del 1885

Il 10 marzo 1885, in occasione del tredicesimo anniversario della morte di Giuseppe Mazzini, a Torino si tennero alcune manifestazioni a cui parteciparono gli studenti, tra cui gli iscritti all'Associazione democratica universitaria. Questi assembramenti furono prontamente sciolti dalla forza pubblica, che arrestò anche alcuni partecipanti. Già nei giorni precedenti il prefetto Bartolomeo Casalis aveva mandato nelle aule dell'Università alcuni agenti in borghese, a vigilare sull'ordine pubblico, senza darne avviso alle autorità accademiche. L'11 marzo gli studenti mandarono una loro delegazione in Prefettura per chiedere spiegazioni, trovando però i cancelli chiusi e le forze dell'ordine pronte a respingerli. Mentre la protesta stava montando nel cortile dell'Ateneo, una seconda delegazione si recò nuovamente in Prefettura e fu finalmente accolta. Nel corso dell'assemblea del giorno seguente venne comunicato l'esito dell'incontro: la posizione del prefetto, che rivendicava l'opportunità del proprio operato per il mantenimento dell'ordine pubblico, infiammò i giovani, che mossero in corteo verso piazza Castello. La forza pubblica procedette a disperdere i manifestanti, ad alcuni arresti e al sequestro della bandiera degli studenti. Solo tramite l'intervento del rettore Enrico D'Ovidio si giunse a una tregua, con la restituzione del vessillo e la scarcerazione degli allievi.

Si conserva una tavola a stampa, intitolata "Torino. L'agitazione universitaria (disegno di Oreste Silvestri)", illustrazione (fotozincotipia a colori ?) estratta da «L'Illustrazione Italiana», A. XII, n. 14, 5 aprile 1885, p. 221.

Tumulti del 1897

Manifesto in cui il rettore Domenico Tibone impone agli studenti il ritorno all'ordine, 3 febbraio 1897, stampa Tip. Reale-Paravia, mm 760 x 545.

Il 26 gennaio 1897 il ministro della Pubblica istruzione Emanuele Gianturco, in visita all'Università di Bologna, venne duramente criticato dagli studenti per le sanzioni disciplinari disposte contro i professori Antonio Labriola e Maffeo Pantaleoni. La protesta presto si allargò agli Atenei di Roma, Napoli, Sassari, Cagliari e Genova, dove si verificarono scontri tra gli studenti e la forza pubblica e furono chiuse le Università. A Torino il presidente del Circolo monarchico universitario Giovanni Toselli, studente di Giurisprudenza, inviò al ministro un telegramma di sostegno, in cui deplorava le manifestazioni dei colleghi bolognesi: questo episodio causò il 29 gennaio l’infiammarsi della protesta, guidata dallo studente di Lettere Carlo Sambucco. A febbraio l’Ateneo venne quindi chiuso e fu avviato un provvedimento disciplinare contro gli allievi che parteciparono alle contestazioni, con la conseguente loro espulsione.

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