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Tesi del 1862

Per il grado di laurea: Marco Arese, Paolo Bainotti, Giuseppe Calvetti, Luigi Datta, Giuseppe Demichelis, Gustavo Morelli di Popolo, Giovanni Pautassi, Giuseppe Rebaudi, Giovanni Ribotti (3 copie), Prospero Ricca-Barberis e Giuseppe Vergnano.

Tesi del 1862

Per il grado di laurea: Giorgio Ballario, Simone Bensa, Giacinto Boetti, Giuseppe Germano, Giovanni Giudice (2 copie), Michele Longo, Giuseppe Marcellino, Domenico Sappa e Giovanni Saviotti.

Tesi del 1862

Tesi di Giorgio Vaccarino (Dissertazione inaugurale sulla stibina).

Tesi del 1862

Per il grado di laurea in Lettere: Spirito Garneri (titolo della dissertazione: Uffizi della letteratura. Seguono gli argomenti delle tesi libere, suddivisi per disciplina).

Scuola superiore di Metodo

La Scuola di Metodo normale fu istituita presso l’Università con il R. Biglietto del 4 giugno 1844, reso esecutivo col Manifesto del Magistrato della Riforma n. 444 del 10 luglio 1844, allo scopo di formare i maestri della Scuola elementare. A seconda dell'abilità dimostrata in sede d'esame, gli allievi conseguivano le Patenti di maestro di prima o di seconda scuola elementare; solo ai candidati più meritevoli erano concesse le Patenti di professore di Metodo, in previsione dell’apertura di scuole di Metodo provinciali. La scuola inaugurò il 26 agosto: fu Ferrante Aporti a tenere le lezioni, concluse il 30 settembre e seguite dagli esami scritti e orali.
Le R. Lettere-Patenti n. 515 del 1° agosto 1845 istituirono, a fianco della prima Scuola superiore di Metodo, le Scuole provinciali di Metodo, destinate a formare i maestri elementari; diversamente, alla Scuola superiore presso l’Ateneo rimaneva in capo la sola formazione dei professori di Metodo. Il regolamento annesso stabiliva per il corso superiore di Metodo la durata di un anno scolastico, da novembre a giugno. Le lezioni erano tenute da un professore, coadiuvato da due assistenti e da un maestro di disegno lineare. Per accedere all'esame di ammissione era necessario aver già frequentato un corso presso una Facoltà (per gli ecclesiastici non graduati era sufficiente l’attestato vescovile di frequenza al corso teologico nella diocesi d’appartenenza) e i corsi di Zoologia, Mineralogia, Botanica e Chimica Generale (la Patente di professore di Filosofia era accettata come titolo equipollente). L’esame orale verteva su queste quattro discipline e sulla Filosofia razionale ed era sostenuto con i rispettivi docenti e il professore di Metodo. A fine corso era previsto un esame scritto e uno orale alla presenza del professore, dei due assistenti, del maestro di disegno e di tre membri del Collegio di Scienze e Lettere: chi conseguiva le patenti era abilitato al ruolo di assistente presso le Scuole di Metodo provinciali e dopo due anni al ruolo di professore.
A partire dal 1849-50 il «Calendario scolastico» indica come biennale la durata del corso per conseguire il grado di professore di Metodo: "Nel 1° anno si studiano la Chimica generale, la Mineralogia, la Botanica e Zoologia, sostenendo poscia un esame di promozione su tutte le materie che formano l’argomento degli studi delle quattro classi elementari. Nel 2° anno gli alunni frequentano le lezioni teorico-pratiche sulla Pedagogia e sul Metodo generale e speciale proprio delle scuole elementari. Di questo insegnamento sono incaricati un professore e un assistente” (divenuti due a partire dall'anno seguente).
Il R.D. n. 1281 del 24 ottobre 1851 aggiunse alle cinque materie previste per l’esame di ammissione gli Elementi di Aritmetica e Geometria, suddividendo lo svolgimento della prova in due sedute con votazione distinta: il superamento della prima costituiva requisito di accesso alla seconda. Il R.D. n. 1306 del 17 dicembre 1851 separò la cattedra di Metodo generale dalla classe di Lettere, per ascriverla a quella di Filosofia.
La “legge Casati” (R.D.Lgs. n. 3725 del 13 nov. 1859, art. 357) istituisce infine nove Scuole normali per gli allievi maestri, facendo venir meno le Scuole provinciali di Metodo. Non risulta più prevista la Scuola superiore di Metodo presso l'Università.

Tesi del 1862

Tesi di: Vincenzo Crosa (Motore a gaz-luce e ad aria dilatata) e Ottavio Moreno (Trasformazione del calore in lavoro dinamico e principii di termodinamica applicati alle macchine a vapor d'acqua, tav.).

Tesi del 1862

Per il grado di aggregazione al Collegio della Facoltà di Scienze fisiche e matematiche: Giovanni Curioni (Sulla misura di una base geodetica).

Esami verbali pubblici de' Professori di Metodo

Registro degli esami esami pubblici (1846-62).
Secondo quanto disposto negli articoli 3-7 del Regolamento annesso alle R. Lettere-Patenti n. 515 del 1° agosto 1844, che disciplinano lo svolgimento degli esami finali della Scuola superiore di Metodo, al termine del corso si tenevano una prova scritta su un argomento proposto dal professore di Metodo e un'interrogazione orale su tutte le materie del corso: la Metodica generale, la Metodica speciale, "i doveri dei professori di Metodo", "i principii della disciplina scolastica e delle regole con cui si governano le scuole" (art. 1).
Con rubrica.

Tesi del 1861

Per il titolo di Ingegnere idraulico e di Architetto civile: Gaudenzio Negretti, Enrico Toppia (2 copie) e Vincenzo Crosa.

Tesi del 1861

Tesi di Carlo Cerruti (Intorno alla respirazione delle piante) e Giuseppe Manfredi (Analisi chimica. Sostituzione del carbonato di barite al solfuro d'ammonio per separare dalla loro soluzioni il ferro, lo zinco, il cromo, il manganese, l'allumina, il niccolo ed il cobalto).

Tesi del 1861

Per il grado di laurea in Chimica: Giuseppe Assandria (Degli alcoli in generale).

Tesi del 1861

Per il grado di laurea: Carlo Bolla (2 copie), Carlo Alberto Bonsignore, Giannetto Cavasola, Giuseppe Colomiatti, Luciano Darbesio, Giovanni Antonio Gallo (2 copie), Giovanni Giacomelli, Gaspare Gloria, Giovanni Goria, Vincenzo Isasca, Casimiro Martini (2 copie), Francesco Molinari, Lorenzo Odetti di Marcorengo, Giuseppe Orsi, Luigi Radicati Talice di Passerano, Carlo Reinolfi (2 copie), Siro Sacchi, Marco Sacerdote e Tommaso Simondi.

Tesi del 1861

Per il grado di laurea: Carlo Berri, Michele Carasso, Domenico Cottini, Carlo Fortina, Francesco Garello, Andrea Mottura, Aronne Noce, Giovanni Pagella, Carlo Antonio Saglione e Celio Erasmo Vercellini.

Esami d'ammessione alla Scuola superiore di Metodo dal 13 luglio 1852

Registro degli esami d'ammissione alla Scuola superiore di Metodo (1852-61).
Ogni pagina presenta, per lo stesso candidato, i verbali delle due sedute in cui è diviso l'esame di ammissione, sulla base del R.D. 1281 del 24 ottobre 1851. Le materie oggetto d'esame nella prima seduta sono Botanica, Mineralogia e Zoologia; nella seconda Chimica, Filosofia razionale ed Elementi di Aritmetica e Geometria.
Con rubrica.

Tesi del 1860

Per il grado di laurea: Michele Amerio, Pietro Audo, Luigi Cotta-Ramusino e Jérome-Frédéric Rossi.

Tesi del 1860

Tesi di Felice Albertoletti, Celestino Bellardoni e Giovanni Savio.

Tesi del 1860

Per il grado di laurea: Paolo Boselli e Luigi Verrone.
Per il grado di aggregazione al Collegio: Orazio Spanna.

Tesi del 1859

Per il grado di laurea: Francesco Delsignore, Pietro Scaliti e Gioachino Toesca di Castellazzo (2 copie, bifoglio manoscritto allegato).
Per il grado di aggregazione: Giovanni Ronga.

Tesi del 1859

Per il grado di laurea: Carlo Arullani, Francesco Clerici, Giovanni Gavina, Giorgio Rigoletti e Giovanni Spantigati.

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