Nata il 2 dicembre 1934.

Roma, 1939 - 2020.
Direttrice della Galleria moderna di Palazzo Pitti a Firenze dal 1969 al 1980; direttrice dell’Archivio delle collezioni asiatiche in Italia presso il Museo Nazionale d’Arte Orientale di Roma dal 1981 al 1986; soprintendente per i beni artistici e storici del Piemonte dal 1987 al 1994; funzionaria capo presso la Soprintendenza speciale per l’Arte Contemporanea con competenza sulla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma dal 1995 al 2004.

Parigi, 4 gennaio 1909 - Cantaron [Provence-Alpes-Côte d’Azur], 17 dicembre 1980.

Ruanda, 8 marzo 1961.
Perfezionamento in discipline storico-artistiche conseguito presso la Classe di Lettere e filosofia della Scuola Normale Superiore di Pisa (tesi: La tradition manuscrite des inscriptions de Brescia (Italie) au XVIe siècle, relatore Salvatore Settis).

Laureato in Medicina e chirurgia a Torino il 9 luglio 1943.

Il Groupe de sociologie politique et morale (GSPM) è fondato alla metà degli anni Ottanta da Luc Boltanski, Michael Pollak e Laurent Thévenot, come unità di ricerca (unité de recherche associée 1124) dell’École des hautes études en sciences sociales di Parigi.

Porrentruy [Cantone Giura], 1968.

Nato a Cuneo nel 1772 da Giuseppe e Giovanna Maria, spese la formazione presso la bottega del padre, anch'egli pittore, e poi a Torino. Iniziò la carriera in provincia di Cuneo, tra Fossano e Savigliano, dedicandosi anche al restauro. Attestato a Torino nel 1812 , partecipò col padre alla mostra tenuta per l'onomastico di Napoleone (opere perdute). Con le regie patenti del 15 ottobre 1814 fu nominato da Vittorio Emanuele I pittore di corte: sono riconducibili a questa data due ritratti del sovrano destinati ai pubblici uffici, conservati all'Archivio di Stato e alla Prefettura di Torino, di scarsa qualità. Parallelamente, portò avanti l'attività di restauro sulla quadreria regia: tra le opere più famose si cita l'intervento su I tre figli di Carlo d'Inghilterra e sulle opere del Castello di Moncalieri. Nel 1815 fu nominato ispettore per le opere confiscate durante le requisizioni napoleoniche, di ritorno da Parigi. Risulta documentato nel 1949, anno probabile della morte.
Sposò Dionigia Gay, dalla quale ebbe due figlie: Giovanna Maria (nata nel 1795) e Felicita (nata nel 1797), anch'essa pittrice e copista.