Fondo IT SMAUT MOSSO fascicoli 1-472 - Mosso, Angelo

Area dell'identificazione

Codice di riferimento

IT SMAUT MOSSO fascicoli 1-472

Titolo

Mosso, Angelo

Date

  • 1861-1938 (Creazione)

Livello di descrizione

Fondo

Consistenza e supporto

7 serie, 11 sottoserie, 2 sottosottoserie, 473 unità

Area del contesto

Nome del soggetto produttore

(1846-1910)

Nota biografica

Angelo Mosso nacque il 30 maggio 1846, da padre falegname. Compì gli studi liceali ad Asti e Cuneo e nel 1864 si iscrisse alla Facoltà di Medicina presso l’ateneo torinese. Durante gli anni universitari ottenne l’incarico d’insegnamento di Scienze naturali al liceo di Chieri, dove abitava, e svolse l’internato presso l’Ospedale Mauriziano.
Fu allievo e assistente di Jakob Moleschott: grazie al suo appoggio, dopo la laurea, conseguita il 25 luglio 1870, poté perfezionarsi presso i laboratori di Fisiologia a Firenze, Lipsia e Parigi tra il 1870 e il 1874, apprendendo tecniche e conoscenze che si rivelarono fondamentali nell’ideazione dei suoi apparecchi e nella definizione del suo metodo scientifico.
L’anno successivo conseguì la libera docenza a Torino in Farmacologia e Terapia sperimentale, per ottenere la cattedra di Fisiologia quando Moleschott, nel 1879, si trasferì a Roma; nello stesso anno fu nominato membro dell’Accademia dei Licei per i suoi studi sulla circolazione e i movimenti del cervello.
Erano gli anni del maturamento di orientamenti politici sensibili alle istanze sociali, e coincidenti con l’annessione di Roma all’Italia, nel clima scientifico-culturale positivista. Mosso aderì all’atteggiamento degli intellettuali dell’epoca, che nutrivano fiducia nella scienza come strumento del progresso dell’umanità e fu in politica un conservatore moderato attento alle istanze e alle problematiche sociali, come si evince nel suo scritto “Vita moderna degli italiani”.
La sua opera scientifica spazia dalla fisiologia all’anatomia, dalla psichiatria alla psicologia; comprende studi sulla respirazione, sulla fisiologia ad alte quote, sulla pulsazione delle arterie, sulla circolazione cerebrale e sui movimenti dell’esofago e della vescica, ma anche sulla paura (grazie alle sue osservazioni in “La paura”, pubblicato nel 1884, viene considerato uno dei precursori della medicina psicosomatica), sulla relazione tra emozioni e circolazione periferica, sullo sport e sull’educazione fisica.
Nel 1882 fondò la rivista “Archives italiennes de biologie”, pubblicata in francese perché diffusa anche all’estero, con lo scopo di raccogliere e far conoscere gli studi italiani di fisiopatologia sperimentale.
Attrezzò un Laboratorio di Fisiologia, all’avanguardia per strumentazione e studi, dapprima in via Po 18 e poi, dal 1893, nei locali del complesso scientifico-universitario di C.so Raffaello.
Molti degli strumenti in dotazione del laboratorio furono ideati da Mosso; si ricordano: l’ergografo (misura il lavoro e la fatica muscolare), il pletismografo (misura le variazioni di volume degli arti in relazione al flusso sanguigno, ma anche le variazioni del flusso sanguigno in correlazione a pensieri e emozioni), lo pneumografo (registra i movimenti respiratori del torace), lo sfigmomanometro (misura la pressione arteriosa). Egli fu anche il primo in Italia a usare gli strumenti di registrazione dei fenomeni biologici nel loro divenire temporale, con la produzione dei tracciati sperimentali grazie all’uso del chimografo di Karl Ludwig.
Nel 1893 entrò in funzione un secondo laboratorio presso la Capanna Regina Margherita sulla Punta Gnifetti del Monte Rosa, per lo studio della fisiologia e anche della meteorologia e della fisica terrestre e perfezionò le ricerche sulla fisiologia umana e sul mal di montagna presso i Laboratori Scientifici del Col d’Olen, dove condusse anche gli esperimenti sull’acapnia (la riduzione della quantità di anidride carbonica nel sangue), che considerava la causa del mal di montagna e che portò a una accesa polemica con altri fisiologi famosi.
Angelo Mosso fu nominato rettore dell’Università nell’Anno accademico 1899-1900 e nel 1904 divenne senatore del Regno: i suoi studi di fisiologia in relazione allo sport e all’educazione fisica ebbero implicazioni politico-sociali allorquando, in polemica con una proposta di legge sul tiro a segno, Mosso promosse la ginnastica non come attività da palestra a fini militari, bensì come educazione del popolo all’igiene e alla salute.

Storia archivistica

Modalità di acquisizione

Area del contenuto e della struttura

Ambito e contenuto

La maggior parte del materiale presso la Biblioteca dell’ex Istituto di Fisiologia consiste in manoscritti di Angelo Mosso: studi e osservazioni destinati a pubblicazione, la produzione scientifica (quaderni di laboratorio con i tracciati sperimentali conservati nelle loro cartelline originali), gli appunti di archeologia; il fondo è poi costituito da lettere (di Mosso e altri medici e scienziati), composizioni letterarie di Angelo Mosso, documentazione didattica e amministrativa riconducibili alla sua attività di docenza, pubblicazioni diverse, fotografie e materiali provenienti dal Laboratorio al Col d’Olen: gli Atti del Laboratorio Scientifico Internazionale del Monte Rosa, i volumi rilegati di altre esperienze di Fisiologia e anche alcuni oggetti. Ci sono infine manoscritti di Spallanzani e di Traube, che erano pervenuti a Angelo Mosso e da lui custoditi.

Valutazione e scarto

Incrementi

Sistema di ordinamento

Le carte, in parte conservate in scatole di legno, si erano nel tempo molto impolverate ed erano state sistemate in modo disordinato: le copertine o le pagine di molti fascicoli di manoscritti si sono lacerate o scomposte, in modo da rendere difficile la ricomposizione dei fascicoli per argomenti di studio e osservazione.
Non sono stati ritrovati precedenti inventari della documentazione ma solo alcuni elenchi delle pubblicazioni di Angelo Mosso o di volumi della biblioteca dell’Istituto Mosso.
Un primo intervento è stato quindi di ricomposizione fisica dei fascicoli o dei gruppi documentari; con la schedatura si sono poi volute individuare la tipologia e la funzione dei manoscritti, per accorpare in un secondo momento i documenti in serie che rispecchiassero sia il percorso di vita, gli interessi e le attività di Angelo Mosso, sia il suo progetto scientifico.

Area delle condizioni di accesso e uso

Condizioni di accesso

Condizioni di riproduzione

Lingua dei materiali

Scrittura dei materiali

Note sulla lingua e sulla scrittura

Caratteristiche materiali e requisiti tecnici

Strumenti di ricerca

Area dei materiali collegati

Esistenza e localizzazione degli originali

Esistenza e localizzazione di copie

Unità di descrizione collegate

Descrizioni collegate

Area delle note

Identificatori alternativi

Punti di accesso

Punti d'accesso per soggetto

Punti d'accesso per luogo

Punti d'accesso per nome

Punti d'accesso relativi al genere

Area di controllo della descrizione

Codice identificativo della descrizione

Codice identificativo dell'istitituto conservatore

Norme e convenzioni utilizzate

Stato

Livello di completezza

Date di creazione, revisione, cancellazione

Riordino e inventariazione a cura di Caterina Testa, 2005.
Intervento realizzato con i contributi del Ministero per i beni e le attività culturali. Soprintendenza per i beni archivistici del Piemonte e della Valle d’Aosta.
Nel gennaio 2015 l’Archivio storico dell'Ateneo ha curato la migrazione dei dati dal software Guarini Archivi alla piattaforma AtoM.

Lingue

Scritture

Fonti

Area dell'acquisizione

Soggetti collegati

Persone ed enti collegati

Generi correlati

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