Cartolina postale di Enrico Ferri a Cesare Lombroso in cui lo informa di essere a Carpi perché è stato impegnato come libero docente in Diritto penale e di non attendersi altro da Parigi poiché Jean Finot gli ha scritto "che là tutto è in tempesta". Scrive di essere già impegnato ad Asti il primo di marzo, ma di aver detto a Ugo Lombroso che accettava volentieri l'invito dell'Associazione Anticlericale di Roma che contatterà a breve e ringrazia per l'invio di un ritaglio di giornale che userà nel dossier che sta preparando per questioni politiche
Lettera di Enrico Ferri a Cesare Lombroso in cui lamenta il ritardo nell’invio di denaro a quest’ultimo: scrive che il 30 e il 31 sarà a Roma e provvederà personalmente nel caso in cui l’amministratore non l’avesse fatto dopo le sue sollecitazioni. Aggiunge di aver ricevuto una lettera da Gina Lombroso che ha scritto di lui “col solito gran cuore intelligente” e che le risponderà presto, informandolo che non si trova bene nel luogo in cui è, ma che partirà presto per Taranto
Lettera di Enrico Ferri a Cesare Lombroso cui scrive di aver incontrato il giorno precedente Edmondo Mayor Des Planches il quale spera che Francesco Crispi "prenda abbonamento a 10 Archivi", chiede se il prossimo numero dell'«Archivio di psichiatria» stia per uscire, gli invia manoscritti bibliografici e giudica come "insensatissima" l'idea di pubblicare l'«Archivio di psichiatria» a volume e non regolarmente. Lo informa di stare scrivendo la prolusione per Pisa da pubblicarsi sull'«Archivio giuridico» di Filippo Serafini ed una recensione di un libro per la rivista di Giuseppe Albini. Accenna al proprio atteggiamento contro Zanardelli, alla relazione che farà per Agostino Berenini nella seconda metà di marzo e al fatto che è certo di avere la cattedra a Pisa
Lettera di Enrico Ferri a Cesare Lombroso con la quale lo aggiorna su un articolo relativo ad ospedali e manicomi che il Parlamento ha approvato; invia una bibliografia di Scipio Sighele ed uno studio di Castelli su un processo di Roma. Scrive che Napoleone Colajanni "si è ritirato dal campo per la facoltà di Catania o Messina", chiede al professore di dire ad [Alfredo] Frassati di inviargli la sua bibliografia, in modo da poterla aggiungere alla propria nella terza edizione de "I nuovi orizzonti del diritto e della procedura penale" e di dire a Giacomo Lerda che ha ricevuto i fogli stampati. Domanda notizie di Adolfo Zerboglio e lo informa che il Ministero ha incamerato 40 volumi di manoscritti della confraternita di S. Giovanni Decollato "sulle agonie dei giustiziati" e vuole farli studiare a [Giuseppe] Mariotti insieme ai 6000 corpi che si trovano al cimitero. Conclude con notizie della famiglia
Lettera di Lino Ferriani a Cesare Lombroso in cui gli chiede spiegazioni in merito ad un giudizio poco benevolo dato da quest'ultimo nei suoi confronti parlando con Ferri
Cartolina postale di Lino Ferriani a Cesare Lombroso cui scrive che, anche volendo, non avrebbe modo di studiare i criminali come fa il professore: egli ritiene che la psicologia criminale studiata dal vivo possa dare un contributo agli studi iniziati da Lombroso e spera pertanto che egli possa apprezzare il suo "Delinquenti che scrivono"
Lettera di un impiegato presso le Ferrovie dell'Alta Italia a Cesare Lombroso con informazioni sulla pratica per ottenere uno sconto comitiva per il viaggio dei suoi allievi con le Ferrovie dell'Alta Italia
Lettera di Angiolo Filippi a Cesare Lombroso con ringraziamenti per la benevolenza dimostratagli in occasione del concorso per la cattedra di professore straordinario di Medicina legale presso l'Università di Bologna, nonostante avesse mostrato delle lacune nella parte relativa alla freniatria dovute alla grande vastità del campo di studi della medicina legale; si congratula inoltre con Lombroso per la carriera fatta e per il metodo sperimentale usato
Lettera di Gioele Filomusi Guelfi a Cesare Lombroso che ringrazia per la sua lettera, dalla quale gli sembra di capire che non abbia ricevuto l'invito per la prima riunione della commissione d'esame per la libera docenza del dott. Binda; scrive che, in caso non possa recarsi a Pavia, dovrà avvisare il rettorato, che lo inviterà a presentare una proposta di tema