La lettera è spedita da Firenze il 26 marzo 1842. In essa l’Antinori si rammarica che non sia pervenuto al Moris il volume degli Atti dell’Accademia del Cimento. Esprime poi perplessità sulla chiamata, da parte del Granduca di Toscana, del Prof. Targioni alla direzione del nuovo Erbario Centrale Toscano, poiché ne ritiene preferibile l’affidamento al Prof. Parlatore. (Nella lettera del 22 dicembre riportata al 6.1 riferisce a Moris che è stato nominato il Prof. Filippo Parlatore).
Lettera del 22 dicembre 1842, in cui l’Antinori (Direttore del Museo fiorentino di Fisica e Storia Naturale) ringrazia Moris per avere contribuito ad assegnare la cattedra di Botanica a Filippo Parlatore, del quale riferisce la calda accoglienza riservatagli al suo arrivo a Firenze, già dopo le prime lezioni.
Lettera del 15 dicembre 1854 spedita da Cagliari, in cui Antonielli esprime al cugino Prof. Moris una vibrata protesta per la nuova sistemazione del laboratorio di Chimica in un malsano scantinato, pregandolo di far pervenire tale protesta al Ministro della Pubblica Istruzione.
Lettera del 27 febbraio 1858 spedita da Mentone, in cui Ardoino esprime a Moris il desiderio di far parte della Société Botanique de France, pregandolo di raccomandarlo ai sigg. Decaisne e Gay.
Lettera del 9 agosto 1858 spedita da Mentone, in cui Ardoino ringrazia Moris per l’appoggio avuto, unitamente a quello del sig. J. Gay, per essere stato accettato a far parte della Société Botanique de France. Inoltre chiede a Moris quali siano a suo avviso i 20 principali botanici europei. Gli spiegherà in seguito il motivo della richiesta; nel frattempo lo prega di inviargli l’elenco di 19 (ovviamente il 20° è Moris!).
Lettera del 7 luglio 1858, spedita da Cagliari, in cui l’Arnoux chiede al senatore Moris di segnalare una sua richiesta all’Intendente generale conte di Cossilla.
Lettera del 13 luglio 1858, spedita da Cagliari, in cui l’Arnoux chiede al senatore Moris di interessarsi affinché gli venga assegnato il posto del defunto signor Piredda ragioniere.
Lettera del 26 marzo 1859, spedita da Cagliari, in cui l’Arnoux si lamenta con il senatore Moris di un grave sopruso subito: il posto ai Regii Archivi, che gli era stato promesso dal Conte della Rosa, è stato invece assegnato al figlio del deputato Pes. Il Moris viene pregato di far sapere del torto subito al Conte della Rosa.
Lettera inviata dalla vedova di Arnoux Pietro, spedita da Cagliari l’8 novembre 186? [l’ultima cifra è incerta], in cui si ringrazia il senatore Moris per l’interessamento avuto per farle ottenere una pensione. Lo prega di seguire una supplica inviata al Ministero per ottenere una revisione della contabilità.
Lettera del 3 giugno 1859, spedita da Biella, in cui viene chiesta al Moris una raccomandazione per lo studente di Medicina Flaminio Dionisio, prossimo alla laurea, per essere esentato dal servizio militare.
Lettera spedita da Berlino l’11 novembre 1864, in cui si ringrazia Moris per le “bellissime cose” inviate tramite l’amico Cesati. Ascherson si rammarica per gli ostacoli esistenti al previsto viaggio in Spagna e passa poi a disquisire su alcune specie di Umbellifere, in particolare sulla Myrrhis bulbosa enumerata da Allioni nella Flora Pedemontana. Ricorda poi l’illustre compatriota Koch e parla di Gras, che dovrebbe pubblicare la sezione prima di una flora torinese, pregando Moris di salutarlo. Ascherson ricorda anche il suo maestro Braun e ringrazia Moris, a nome di Reinhardt, per i saluti inviati a quest’ultimo in precedenza.