Lezioni ed esercitazioni: registri e prospetti
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Lezioni ed esercitazioni: registri e prospetti
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Istituto di Pedagogia "Giovanni Vidari"
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Registro di ingresso della Biblioteca dell'Istituto, dal n. 7135 dell'1-7-1959 al n. 8456 del 28-6-1975.
Cattedra pedagogica, poi Istituto di Pedagogia
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Due registri di ingresso della Biblioteca della Cattedra pedagogica: il primo (dal n. di inventario 1211 al n. di inventario 1470) riguarda i "libri donati dalla Biblioteca Civica e da altri"; il secondo va dal n. di inventario 2081 al n. di ingresso 7134 del 1-7-1959.
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La gran parte dei documenti è relativa all'organizzazione del Comité International pour les Etudes d'Esthétique, Torino 28-30 settembre 1967: documenti preparatori, elenchi dei partecipanti, corrispondenza coi partecipanti, inviata a ricevuta dal professor Luigi Pareyson, direttore dell'Istituto. Sono presenti lettere o risultano comunque menzionati: Jan Aler, Teddy Brunius, Mikel Dufrenne Joseph Gantner, Per Gustav Hamberg, Helmut Hungerland, Heinrich Luetzelen, Panayotis A. Michelis, Thomas Munro, Harold Orborne, Arsène Soreil, Etienne Souriau, Wladyslaw Tatarkiewicz, André Veinstein.
Sono inoltre presenti: uno scambio di lettere tra Pareyson e Luciano Anceschi nell'estate del 1967 su un concorso di Estetica e progetti di pubblicazioni; appunti dattiloscritti sulla distribuzione geografica dei voti per il concorso di Filosofia teoretica a Macerata; la segnalazione del futuro VI Congresso internazionale di Estetica, 15-20 agosto 1968, Uppsala, Svezia.
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Verbali delle adunanze del Consiglio di Facoltà
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Verbali delle adunanze del Consiglio di Facoltà
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Scuola di Magistero annessa alla Facoltà di Lettere e filosofia
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La Scuola di Magistero annessa alla Facoltà di Filosofia e lettere è istituita dal Regolamento speciale della Facoltà di Filosofia e lettere approvato con R.D. 11 ottobre 1875, n. 2743, artt. 17 ss. Della durata di tre anni, di cui due precedenti, uno successivo alla laurea, la Scuola, organizzata in sezioni disciplinari, aveva lo scopo di preparare i futuri insegnanti e conferiva i diplomi di abilitazione all’insegnamento in lingua e letteratura italiana, lingue e letterature classiche, filosofia, storia e geografia, pedagogia. «Nella scuola di magistero il professore non fa lezioni, ma occupa il tempo e dirige l’ingegno degli studenti a ritrovare nei testi e nelle osservazioni le fonti di un insegnamento maturo e preciso. Quindi gli esercizi delle scuole di magistero consistono soprattutto in lavori condotti dagli studenti sopra soggetti di libera loro scelta o prescritti dal professore, ed esaminati da questo innanzi a tutti gli studenti iscritti alla scuola …» (art. 18). Era previsto che nell’ultimo anno il candidato si recasse presso un istituto secondario classico o normale per assistere alle lezioni o per tenere le lezioni al posto del docente titolare (art. 27). La Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Torino, ritenuta in possesso dei requisiti previsti dalla legge (disponibilità di tutti gli insegnamenti necessari, uso di collezioni archeologiche e biblioteche, ma anche, più in generale, il fatto di «essere centro … di vita scientifica e letteraria, operosa e produttiva», cfr. art. 17, comma 2), attivò i primi corsi già dall’anno accademico 1875-76, con inizio effettivo delle lezioni il 2 marzo 1876 (cfr. la relazione del direttore della Scuola al ministro del 7 luglio 1876 in ASUT, Corrispondenza, Carteggio classificato, 1875-76, fasc. V 5, Scuola di Magistero).
Lezioni ed esercitazioni: registri e prospetti
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Registri prestampati riportanti sulla camicia i giorni e l'orario delle lezioni, mentre ogni pagina interna è suddivisa in riquadri giornalieri nei quali dovevano essere indicati la data e il programma della singola lezione, completati dalla firma del docente. La compilazione dei registri è prevista, sia per i professori ufficiali sia per gli insegnanti a titolo privato, dall'art.101 del Regolamento Universitario approvato con R.D. 26 ottobre 1890 che ne prevede la consegna alla fine dell'anno al rettore. La medesima previsione è confermata nei successivi regolamenti (R.D. 13 aprile 1902, n. 127 art. 79; R.D. 26 ottobre 1903, n. 465 art. 79; R.D. 21 agosto 1905, n. 638 art. 97; R.D. 9 agosto 1910, n. 796, art. 50).
Esami per il conferimento dei gradi
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L'Istituto sorse nel 1882 per impulso della Facoltà di Legge e in particolare del professor Cesare Nani, grazie all'indispensabile sostegno del Consorzio Universitario.
Istituto di Entomologia agraria e apicoltura >
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L'Istituto di Entomologia agraria e apicoltura viene creato il 17 maggio 1977 in seguito all'accorpamento degli Istituti di Apicoltura e bachicoltura e di Entomologia agraria.
All'Istituto di Apicoltura e bachicoltura era annesso l'Osservatorio di apicoltura don Giacomo Angeleri, creato nel 1969 in seguito alla donazione fatta all'Università da Maria Grada Angeleri, sorella e unica erede di don Giacomo Angeleri, con atto del 9 luglio 1969. La donazione prevedeva la cessione di edifici e terreni, siti in Reaglie e nella frazione Saucheres Basses del comune di Pragelato, con lo scopo di creare detto Osservatorio e di proseguire la pubblicazione della rivista "L'apicoltore moderno".
La gestione dell'Osservatorio e della rivista sono successivamente passate all'Istituto di Entomologia agraria e apicoltura, diventato Dipartimento di Entomologia e zoologia applicate all'ambiente "Carlo Vidano" a far data dal 1° gennaio 1992.