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Proposta di trasferimento del giardiniere Bucco

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.29
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  • 1845-08-12
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova il 12 agosto 1845. De Notaris sta per andare in vacanza. Non si fida però di Morando e del giardiniere giornaliero, che dovrebbero raccogliere i semi. Chiede perciò a Moris di prestargli il giardiniere Bucco. Il marchese Serra è d’accordo; Bucco, vedendo il giardino genovese, potrebbe essere allettato dalla proposta di trasferimento. A causa della malattia della figlia, De Notaris ha rinunciato alla vacanza a Bobbio; si recherà a Stroppa. Successivamente andrà nel Novarese e a Milano.

Impegno sulla micetologia per l’Erbario Pedemontano Ligustico.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.3
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  • 1844-02-19
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova il 19 febbraio 1844. De Notaris è stato a Milano per acquistare a metà prezzo l’opera di Hedwig e Schwaegrichen [si tratta di Species muscorum frondosorum]. Ringrazia Moris per i semi; manderà quanto prima i pacchi di semi ai professori Parlatore e Savi. E’ tutto “ingolfato” nella micetologia per l’Erbario Pedemontano Ligustico e sta preparando una monografia sul genere Hysterium. Studierà inoltre gli Imenomiceti; a tale scopo ha acquisito l’opera di Bulliard per 350 franchi. E’ ansioso di ricevere il secondo volume della Flora Sardoa. Il catalogo dei semi dell’anno in corso probabilmente non uscirà, perché l’Università non ha ancora stanziato la somma per lo stampatore. L’anno prossimo le lezioni dovranno essere giornaliere: i professori sono malcontenti, perché quasi tutti esercitano due professioni (medici, avvocati, artisti).

Soggiorno a Milano. Visita al giardino di Monza

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.30
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  • 1845-09-24
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Milano il 24 settembre 1845. Ha lasciato Trecate, dove la sorella era malata, per andare a Milano. De Notaris è affetto da tosse che, se non avesse 40 anni, definirebbe “convulsa”. Proverà l’oppio. Ringrazia Moris per avergli mandato il giardiniere Bucco. Tornerà a Genova passando per Torino. A Milano non ha compagnia: Balsamo e Jan sono assenti e Cesati non può venire a Milano. Farà una corsa a Monza per riverire il buon Manetti e per “beccargli”, se possibile, qualche bella pianta.

Nomina ad assessore di Casaretto. Esclusione dei piemontesi.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.31
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  • 1846-06-07
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova il 7 giugno 1846. De Notaris ringrazia Moris per avere presentato all’Accademia il suo lavoro. Ringrazia Delponte per avergli mandato il primo volume della traduzione dell’opera di Jussieu. Provvederà a fare recapitare a Parigi il pacco di Moris, indirizzato a Berkley, tramite Montagne o Durieu. Casaretto è stato nominato assessore, al posto del defunto Garibaldi. All’inizio si era parlato del generale Chiodo. A Genova c’è una combricola di caporioni intesa ad escludere i piemontesi dalla presidenza delle Sezioni! De Notaris elenca i possibili candidati alla cattedra di Fisica: ci sono ben tre preti! Rosellini, cui il marchese Serra aveva promesso di comprenderlo tra i candidati, ne è stato escluso. Per sua disgrazia è di carattere fermo e sincero. Si vogliono invece avere dei servi, pieghevoli come giunchi e pronti ad ogni viltà; perciò vengono scelti i preti, che sono per la maggior parte uomini senza carattere, lupi vestiti da agnelli.

Difficoltà economiche. Rifiuto della libera professione.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.32
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  • 1846-11-25
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova il 25 novembre 1846. Si dovrebbe eleggere il nuovo Protomedico; Tavella è agitatissimo. De Notaris si è dimenticato di mandare a Moris una noterella di De Candolle, dopo la sua partenza da Genova. Ora rimedia. Spera che il cavaliere Peyron venga incontro ai suoi desideri. E’ sempre a corto di denaro, ma non vuole più chiedere aiuti alla famiglia; né vuole cominciare a svolgere la professione di medico, come fanno i suoi colleghi, anche perché dovrebbe ricominciare la pratica, frammischiandosi con gli studenti nell’ospedale. Bucco ha avuto dal t. Mussino alcuni semi portati da Ghigliani dal Parà.

Poteri del Protomedico.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.33
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  • 1847-02-10
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova il 10 febbraio 1847. De Notaris racconta a Moris di avere casualmente conosciuto il signor Bertini, banchiere torinese, che si era offerto di tentare il ricupero di una somma notevole, che il padre aveva prestato a un tale Novelli, torinese domiciliato a Manchester. In Inghilterra non è stato però riconosciuto il decreto del tribunale di Milano. E’ stato nominato il nuovo protomedico. De Notaris vorrebbe conoscere con esattezza quali sono i suoi poteri. A suo parere esistono nel regolamento alcune parti poco chiare. Il Tavella a volte deve essere condotto a briglia; Parodi e Arrighetti sono animati dal desiderio di procacciare crediti e decoro al magistrato.

Nomina a consigliere del Protomedicato

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.34
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  • 1847-02-18
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova il 18 febbraio 1847. De Notaris è stato nominato Consigliere ordinario del Protomedicato. Prega Moris di ritirargli la relativa patente presso la segreteria degli Interni. Si sta preparando il nuovo regolamento, con specificate le incombenze del capo e i casi in cui il magistrato debba dipendere dalla deputazione. Il censore Pizzorno è stato promosso deputato; al suo posto vi sarà il prete Poggi, che De Notaris non conosce. De Notaris spera che non sia di umore “atrobiliare” come il predecessore. Sarebbe bene assegnare un piccolo assegno ai Consiglieri Straordinari, per evitare le continue querimonie di Parodi il quale, pur essendo dotato di molti mezzi, è affetto dall’endemia ligure: fare i denari e nulla più. De Notaris ha deciso per l’anno in corso di percorrere la campagna in cerca di piante. Deve riposare la vista, poiché i suoi occhi si sono indeboliti con le prolungate osservazioni al microscopio. Riuscirà così a sostituire le piante di cui gli insetti hanno fatto baldoria.

Severa critica a Bertoloni

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.35
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  • 1847-03-08
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova l’8 marzo 1847. De Notaris ringrazia Moris e Peveraro per avergli spedito la regia patente del consiglierato. Manderà a Moris i semi richiesti e quelli per De Candolle, assieme ai fascicoli di Flora Neapolitana di Tenore, quando gli saranno pervenuti. Nella settimana seguente andrà ad erborizzare su per il Bisagno. Bertoloni gli ha spedito il quinto e ultimo fascicolo del tomo VI. Il botanico bolognese ha criticato numerose determinazioni di piante inviategli da De Notaris, che però non è assolutamente d’accordo e afferma che Bertoloni non riesce neppure più a distinguere i generi: “Povera Flora Italica”!

Ricerca di Voyage en Espagne di Boissier e di Flora di Zante di Reuter.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.36
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  • 1847-04-11
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova il 16 marzo 1847. Tenore ha mandato a De Notaris dei semi per Moris e per Boissier. Approfitta dell’occasione per fare avere a Boissier e a Reuter alcune sue pubblicazioni. Lo stesso Boissier dovrebbe fargli sapere se gli può inviare la continuazione di Voyage en Espagne. Gradirebbe anche avere da Reuter la continuazione della Flora di Zante. Andrà a Struppa per fare qualche escursione nell’alta valle del Bisagno. De Notaris dovrà prossimamente andare a visitare le spezierie in provincia [era uno dei compiti del Protomedicato], perché Arrighetti, Silvestri e Parodi non ritengono conveniente lasciare la città per via della clientela. E’ vero che lui non ha clientela, ma gli spiace lasciare sole la moglie e la bambina.

Invio a Bucco dell’elenco delle felci torinesi.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.37
  • Item
  • 1847-04-11
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova l’ 11 aprile 1847. De Notaris manderà a Tenore i semi di Moris e i propri. Inoltre farà avere a Bucco l’elenco dei duplicati delle felci di cui è ricco l’orto torinese. Ha provato il nuovo inchiostro per i cartellini di zinco, di cui acclude la camposizione, ma l’esito è stato infelicissimo, per cui è tornato alla biacca e all’inchiostro ad olio. La Deputazione e l’architetto Casati Foppiani avevano assicurato a De Notaris che il presidente capo marchese Spinola era stato avvisato del problema della nuova serra da costruire. Per vari motivi, Spinola ha messo da parte i problemi dell’Università, che è stata abbandonata in balia di Gualco e Ratti; parlare loro di serre e di giardini è come parlare di eresie al papa.

Bloccata la proposta di una nuova serra. Critiche ad alcuni professori.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.38
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  • 1847-04-21
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova il 21 aprile 1847. De Notaris ha spedito a Moris le felci dell’orto di Genova. Della serra non si parla; purtroppo Ratti l’ha dichiarata inutile. Al posto del defunto professore di Logica è stato messo un frate. “Evviva il progresso!” Non si parla ancora del nuovo professore di Chirurgia. Bisognerebbe mettere a riposo Molfino e Gherardi: uno è quasi ogni giorno ubriaco e l’altro è ormai rimbambito.

Trattazione delle graminacee ligustiche.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.39
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  • 1847-05-01
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova l’ 1 maggio 1847, in cui lo scrivente ringrazia Moris per le belle piante ricevute. Solo la Parkinsonia è morta; è la terza o la quarta volta che la compera. Boissier e Reuter gli hanno scritto che gli manderanno le pubblicazioni richieste [vedi lettera n. 241.36]. Pare che Arrighetti abbia chiesto di essere esonerato dalla carica di consigliere del Protomedicato; Parodi lo sostituirebbe. De Notaris si sta occupando delle Graminacee ligustiche e si sta esercitando a disegnare i fiori.

Orario delle lezioni.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.4
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  • 1844-03-02
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova il 2 marzo 1844. De Notaris restituisce a Moris le bozze corrette; lo prega però di dare ancora un’occhiata. Comincerà a fare lezione quattro volte la settimana, come l’anno scorso.

Raccomandazione per Melchiori, Gozzo e Ardoino.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.40
  • Item
  • 1847-05-14
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata il 14 maggio 1847. Il dottor Melchiori vorrebbe rinnovare la domanda per potere esercitare la professione nei Regi Stati. Dopo la richiesta precedente [vedi lettera 241.23] gli è stata restituita solo una parte dei documenti. De Notaris si è già rivolto al signor Persiani e successivamente a Dellepiane. I documenti non si trovano. De Notaris non vorrebbe che si fossero vaporizzati negli archivi della segreteria, come accade quando si vuole che una pratica non abbia corso. Se Moris potesse aiutarlo … Viene segnalato anche il signor Gozzo di Ovada, che ha frequentato a Genova il triennio di Farmacia e la pratica nella farmacia del celeberrimo Canobbio. Il Gozzo, per pecoraggine, non ha richiesto a suo tempo l’attestato di frequenza e pertanto dovrà completare la pratica ancora per due anni, prima di potere lavorare nella propria farmacia. La situazione familiare di Gozzo è economicamente disastrosa e De Notaris prega Moris di aiutarlo in qualche modo. Seguono alcune variazioni del piano studi che De Notaris vorrebbe proporre. De Notaris segnala ancora a Moris il cavaliere Ardoino di Mentone, che gradirebbe avere il diploma di una qualche società per potere partecipare al congresso di Venezia.

Preparazione di un nuovo piano di studi. Paragone dei professori con animali.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.41
  • Item
  • 1847-05-26
  • Part of Orto botanico

Lunghissima lettera di otto facciate inviata da Genova il 26 maggio 1847. Il signor Gozzo di Ovada ha informato De Notaris che, con l’aiuto di Moris, è riuscito a risolvere il suo problema [vedi lettera 241.40]. Durieu gli ha fatto avere due esemplari di Catapodium dell’Algeria; ne manderà uno a Moris. De Notaris, esortato dal cavaliere Ricasoli, ha ripreso a studiare i licheni. Esorterà Ardoino a preparare una memoria per l’Accademia. Tramite il generale Quaglia ha fatto avere a Delponte un fascicolo di alghe e una memoria del suo discepolo Piccinelli per l’Accademia di Medicina. Il censore dell’Università gli ha chiesto di esaminare e di fare osservazioni sul nuovo piano di studi attualmente in preparazione. Una proposta che gli starebbe a cuore sarebbe quella di insegnare alle ostetriche a praticare la vaccinazione antivaiolosa, che la popolazione in genere rifiuta, e che sarebbe forse meglio accettata se proposta dalle ostetriche. L’usanza è già adottata in Francia e in altri paesi. Ovviamente le norme che verranno adottate determineranno variazioni nelle incombenze di molti professori, attualmente tenuti in scarsa considerazione dagli studenti: segue un elenco di animali cui sono stati paragonati dagli studenti stessi molti professori. De Notaris e Parodi sono stati classificati nel gruppo homo e De Notaris ne è fiero. Seguono due facciate di osservazioni e perplessità sul valore di molti professori.

Acquisto di nuove piante.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.42
  • Item
  • 1847-06-10
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova il 10 giugno 1847. De Notaris aveva intenzione di avvalersi di Bentham per fare avere a Moris un manoscritto da presentare all’Accademia, ma gli è mancato il tempo di concluderlo. De Notaris è soddisfatto per il numero e la qualità delle piante del giardino. Tra i nuovi acquisti vi sono parecchie piante grasse. Bentham gli ha detto che il Solanum fragrans è stato traslocato in un altro genere da Dunal, Meisner, Sendtner, oltre che dallo stesso De Notaris. La priorità dovrebbe essere di Sendtner. Unisce alla lettera una breve memoria sui licheni.

Assegnazione di 8.000 lire per le serre

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.43
  • Item
  • 1847-07-13
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova il 13 luglio 1847. Peveraro, arrivato a Genova, gli ha fatto avere le graminacee mandategli da Moris. Con Peveraro ha incontrato il Presidente capo e con loro ha discusso del nuovo regolamento. Alcune sue proposte sono state accettate. Molti sono scontenti, ma Cristo stesso si dispererebbe se dovesse governare questa gente irrequieta e maligna. Peveraro gli ha dato le 125 lire per Bucco, che sarà di ritorno dall’Appennino la settimana seguente e gli ha detto che sono state assegnate 8.000 lire per le serre. A settembre De Notaris visiterà le spezierie di Levante.

Problemi delle farmacie liguri di levante.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.44
  • Item
  • 1847-09-01
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova l’ 1 settembre 1847. De Notaris è tornato da Chiavari, Spezia e Sarzana e conta di partire per Gozzano per passarvi il settembre. Non è riuscito a completare il giro delle spezierie, perché disturbato da “molestissimi sconcerti di basso ventre”. E’ stato criticato il fatto che sia stato accompagnato dalla moglie e da Bucco. Ha trovato una situazione disastrosa per la sporcizia, il disordine, l’incapacità e a volte l’insolenza di taluni speziari. Molti di loro si lamentano dell’abuso di vendita di medicinali da parte dei minutanti. Bisognerebbe stabilire che si limitassero alla vendita di prodotti utili all’economia domestica, quali zucchero, caffè, spezie, gomma, amido e poco altro. Anche la vendita di coloranti può a volte portare gravissimi inconvenienti. La cosa migliore sarebbe abolire i minutanti. De Notaris ritiene che il Protomedico di Chiavari, Mazzini, meriti qualche distinzione. Il Presidente capo verrà promosso ad affari superiori. Si spera non venga sostituito da un altro Papa!

Richiesta a Reuter della Flora di Zante

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.45
  • Item
  • 1847-09-23
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Stresa il 23 settembre 1847. De Notaris ha trascorso 15 giorni a Stresa; andrà a Gallarate e poi a Milano per rivedere i suoi parenti. Spera che Peveraro gli ottenga il sussidio promesso; vorrebbe un riconoscimento del fatto che si occupa interamente dell’Università, senza esercitare la professione, come fanno i suoi colleghi.
Di Orobanche e Lathyrus non ha esemplari da mandare a Reuter. Moris potrebbe prestargli i suoi, con preghiera di restituzione, ricordandogli anche di spedirgli la seconda parte della Flora di Zante. De Notaris ha trovato abbondante Polypodium phegopteris, che manca in Liguria. Ha mandato a Bucco rizomi e parecchie felci; ne farà parte a Moris, che spera di rivedere presto, passando per Torino.

Scambio di piante

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.46
  • Item
  • 1847-11-03
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova il 3 novembre 1847 e recata a Moris dal dottor Berti, che viene a Torino per laurearsi in chirurgia. E’ un appassionato botanico e vorrebbe visitare l’orto torinese. De Notaris ha preso nota di varie piante presenti al Valentino, che Bucco a Genova sarebbe pronto a ricevere. Elenca alcune piante che sono a disposizione di Moris.

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