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Raccomandazione per Panizzi. Visita di Carlo Alberto a Genova

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.47
  • Unità documentaria
  • 1847-11-04
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 4 novembre 1847. De Notaris segnala a Moris Panizzi di Sanremo, che ha presentato istanza al Protomedicato di aprire una farmacia. Dopo l’approvazione della riforma, a Genova c’è un entusiasmo senza pari: vi sarà illuminazione generale e la popolazione si riunirà a Pontedecimo per l’arrivo del Re Carlo Alberto, che verrà poi accompagnato in città. De Notaris elenca alcune disposizioni che a suo avviso dovrebbero trovare posto nel nuovo regolamento. La nuora del marchese Alfieri sta meglio. De Notaris prega nuovamente Moris di interessarsi per l’aumento di stipendio a Bucco.

Spedizione da Torino di piante per l’orto genovese. Prossima visita di Parlatore.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.48
  • Unità documentaria
  • 1847-11-16
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 16 novembre 1847, in cui lo scrivente ringrazia Moris per le attenzioni riservate a Berti e a Panizzi. De Notaris ritiene sia opportuno rinviare a primavera la spedizione a Genova delle piante scelte a Torino, tanto più che la nuova serra non è ancora terminata. Vorrebbe segnalare a Peveraro, a Genova per l’inaugurazione, un suo vecchio collega, Bartoli, il quale vorrebbe ottenere la conferma della laurea, senza affrontare l’esame pubblico. Si rammarica che Peveraro non gli abbia concesso un sussidio; non ha più coraggio di chiedere, ma teme che dovrà limitarsi al sostentamento della famiglia e di rinunciare ai libri, alla corrispondenza e in generale a quanto riguarda la propria vita intellettuale. Verrà a Genova il professore Parlatore, per occuparsi dell’erbario Viviani.

Proposta per i libri di testo.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.49
  • Unità documentaria
  • 1847-11-24
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 24 novembre 1847, in cui lo scrivente, interpellato da S. E., fa alcune osservazioni sul nuovo regolamento. Per quanto riguarda i libri di testo è dell’opinione che sarebbe necessario aprire alle opere degli autori stranieri, piuttosto che servirsi unicamente dei testi locali, che a volte farebbero torto al paese, se oltrepassassero i confini. S.E. ha notato che De Notaris era estremanete triste e il cavaliere Peveraro gli ha spiegato il motivo; generosamente S.E. gli ha ottenuto una gratificazione straordinaria di 400 lire. De Notaris attende con impazienza l’arrivo di Parlatore, per fargli vedere alcune Glumacee che ritiene nuove. Ha somministrato alla sua ragazzina, affetta da grippe, del tartaro emetico ed ora sta meglio. L’arcivescovo ci ha invece lasciata la pelle. La città è in esultanza, non tanto per la morte dell’arcivescovo, persona ben vista da tutti, ma per la caduta del vicario generale Guala, esecrato da tutti.

Richiesta di esporre alla mostra il quadro del fratello

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.5
  • Unità documentaria
  • 1844-04-09
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 9 aprile 1844. De Notaris ha scritto a Genè dicendogli di modificare come crede il manoscritto del Repertorium. Ha esplorato la valle del Bistagno, ma non ha trovato nulla di nuovo, mentre un giardiniere ha trovato a Ventimiglia alcune piante interessanti e alcuni bulbi. De Notaris chiede a Moris di pregare il conte Benevello di esporre il quadro di suo fratello peintre alla mostra del mese prossimo.

Centenario della cacciata dei tedeschi da Genova. Critiche alla situazione universitaria.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.50
  • Unità documentaria
  • 1847-12-13
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 13 dicembre 1847. De Notaris ha completato l’elenco dei semi. La visita di Parlatore è stata breve, poiché non ha trovato nell’erbario Viviani i giunchi che gli interessavano. E’ stato celebrato il centenario della cacciata dei tedeschi da Genova del 10 dicembre 1747, con gran tripudio di folla. Seguono alcune osservazioni di carattere generale sulle materie del piano di studi, soprattutto per quanto riguarda la Chimica. Anche il signor Peyrone è d’accordo. Occorrerebbe inoltre togliere dal regolamento della deputazione le pedanterie gesuitiche, quale l’obbligo di confessione per gli studenti. Si dice che la deputazione sarà decimata e sarà sostituita da un ispettorato, composto dal marchese Spinola e dai professori anziani della facoltà: “Misericordia!” E’ giunta a De Notaris la notizia della morte di padre Badano; a suo avviso dovrebbe essere sostituito da Fasiani.

Timore di critiche eccessive.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.51
  • Unità documentaria
  • 1847-12-27
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 27 dicembre 1847. De Notaris ha ricevuto il sussidio di 400 lire, elargitogli da S.E. La serra è quasi finita. Teme che le sue critiche delle lettere precedenti siano state eccessive e siano dispiaciute a Moris. Auguri a Moris e famiglia per l’anno nuovo.

Nomina di Moris a senatore. Filippica contro i preti.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.52
  • Unità documentaria
  • 1848-05-11
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova l’ 11 maggio 1848. De Notaris ha ricevuto le belle piante fornite da Moris. Purtroppo non può ricambiare perché due grandinate hanno molto rovinato il giardino. Ha saputo dalla Gazzetta che Moris è stato nominato senatore e si augura che contribuisca a rigenerare le civili istituzioni, cominciando dall’Università, liberandola dalle “ignominie di cui è stata teatro e dall’abietta prosapia di birboni”, quali Ratti, Canepa, Pizzorno, Gualco e Poggi, ed eliminandola dalle gesuitiche vessazioni cui sono sottoposti studenti e professori. Occorrerebbe sbarazzarsi dei preti che, salvo alcune eccezioni, non debbono avere adito all’insegnamento, iniziando dal sovrintendente, che è tuttora sotto l’influenza del tristissimo confidente, l’ex censore Poggi. Sarebbe opportuno affidare l’insegnamento di pratica medica al dottor De Rossi e quello di pratica chirurgica al dottor Melchiori, anche se teme che a quest’ ultimo non convenga lasciare Novi, per venire a Genova a languire di inedia. Persistono difficoltà per il finanziamento dell’orto.

Escursioni a Trecate. Visita di Gioberti a Genova.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.53
  • Unità documentaria
  • 1848-05-29
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 29 maggio 1848. De Notaris ha ottenuto dal sovrintendente l’autorizzazione ad anticipare le vacanze. Andrà a Trecate dopo avere ispezionato farmacie e drogherie di Genova. Spera di venire subito pagato. Trecate è zona poco fertile per i botanici: si dedicherà a carici e graminacee. La settimana precedente è stato a Genova il sommo Gioberti. Nella mattinata sono arrivati i prigionieri austriaci. De Notaris prega Moris di chiedere al cavaliere Peveraro se sono stati spediti a Bartoli i documenti che ha richiesto.

Successi piemontesi contro l’Austria. Errore in un lavoro di Sismonda Angelo.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.54
  • Unità documentaria
  • 1848-06-11
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova l’ 11 giugno 1848. De Notaris ha ricevuto da Moris la notizia che gli è stato concesso un “confortevole assegno”. Gli emolumenti dovutigli dal Protomedicato non sono ancora pervenuti; fortunatamente gli è stata consegnata la somma per gli esami dello scorso trimestre, altrimenti non avrebbe potuto fare il viaggio a Novara. De Notaris è entusiasta dei primi successi piemontesi contro l’Austria. In un P.S. De Notaris dice di avere rilevato uno “sproposito” in un lavoro di Sismonda, che sostiene che il Toce si divide in due rami, che presso Gravellona sboccano uno nel lago Maggiore e uno nel lago d’Orta: il lago d’ Orta è di circa 50 metri più alto di Gravellona! [a difesa di Sismonda va detto che un tempo il torrente Strona, oggi affluente del Toce, scaricava le sue acque nel lago d’Orta. Successivamente il Toce, dotato di grande forza erosiva, attuò un fenomeno di cattura e le acque dello Strona invertirono il loro corso, arrivando pertanto nel lago Maggiore].

Elogio del giardiniere Bucco. Giudizi critici su alcuni professori.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.55
  • Unità documentaria
  • 1848-10-02
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 2 ottobre 1848, La spedizione di De Notaris a Bobbio è fallita a causa del cattivo tempo. Ha ricevuto dal marchese Spinola una nuova disposizione per la quale i direttori di giardino potranno avere in anticipo le somme destinate all’acquisto di piante. Peccato che sia necessario il preventivo consenso del sovrintendente! Il terreno del giardino è passato all’erario. Le 700 lire annualmente dovute ai Gesuiti potrebbero essere destinate all’aumento di stipendio dei giardinieri e alle spese di manutenzione. Meriterebbe attenzione particolare Bucco, mai abbastanza lodato, che dovrebbe anche essere nominato custode, nonché assistente. De Notaris non vorrebbe come assistente Casaretto, che gli sta in uggia per quel suo fare statuario, che gli ricorda il convitato di pietra. Bucco verrà a Torino dai suoi parenti; De Notaris lo ha autorizzato a fare acquisti di piante. In assenza di Spinola, è incaricato come sovrintendente il nobile professor Grillo; ha un piglio di inquisitore ed è villanamente arrogante. Si dice che diverrà censore. De Notaris risponde a vari quesiti di Moris, dicendogli che De Rossi è certamente preferibile a Felice. Bisognerebbe mettere a riposo Gherardi perennemente avvinazzato. De Notaris non crede che Arrighetti sia il successore adatto, anche perché è di vista debolissima. Per la chirurgia vi sarebbe il solito Melchiori. Si potrebbe tentare un esperimento con Battolla per due o tre anni. E’ morto il professore di Logica Valentini. “Che non venga un altro prete o frate!”

Difficoltà ad acquisire nuovo terreno per l’orto botanico. Elogio di Cesati.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.56
  • Unità documentaria
  • 1848-12-29
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 29 dicembre 1848. De Notaris auspica che nel prossimo anno si intraprenda finalmente la via del progresso, nonostante le peripezie attuali. Vi sono intoppi per l’acquisizione della totalità del terreno necessario per l’ampliamento del giardino: è l’attuale presidente f. f., il gesuitico Grillo, ad essere contrario poiché, essendo protettore e compare della moglie dell’attuale conduttore della villa, vuole che venga assunto come giardiniere il conduttore stesso, come ha tentato di fare altre volte. De Notaris manda a Moris una pianta che Ardoino ha definito Potentilla saxifraga. Cesati verrà a Genova per collocare un figlio nel collegio di Marina. Sarebbe la persona adatta a presiedere l’Università.

Grave malattia di De Notaris. Bombardamento di Genova.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.57
  • Unità documentaria
  • 1849-04-18
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da S. Siro di Struppa [val Bisagno, Genova] il 18 aprile 1849. Dopo oltre tre mesi, De Notaris scrive a Moris e lo ringrazia per essergli stato vicino nei giorni più aspri della sua disgrazia. Continua ad avere tosse e catarro e si sente estremamente debole. La malattia è stata triplice: pleuro-pneumonia, ematemesi e migliare. Ha rischiato di morire. De Notaris accenna agli ultimi avvenimenti di Genova, quando una palla di cannone colpì un’alloggio attiguo al suo [si tratta di un tentativo di ribellione dei genovesi al governo, iniziato l’ 1 aprile, dopo l’ abdicazione di Carlo Alberto del marzo 1849, e rapidamente stroncato da Alfonso Lamarmora, che ordinò il bombardamento della città dal mare]. Il giardino e le vetrate hanno avuto danni considerevoli. De Notaris si duole per la morte in giovane età del fratello di Moris.

Restituzione dell’erbario di Biroli.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.58
  • Unità documentaria
  • 1849-05-10
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 10 maggio 1849. De Notaris è rientrato a Genova, ma è ancora convalescente e molto debole sulle gambe. L’umore è pessimo, anche per la morte del suo giovane fratello arciprete a Trecate. Nelle settimana seguente andrà a passare qualche giorno a Cambiasca sopra Intra sul lago Maggiore. Ha saputo da Bucco che l’alloggio dell’orto è stato dato a De Negri, preparatore del museo. Seguono alcune considerazioni su alcune specie di Potentilla. De Notaris restituisce a Moris i pacchi dell’erbario di Biroli.

Assegnazione all’orto botanico della villa dei Gesuiti.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.59
  • Unità documentaria
  • 1849-07-02
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Cambiasca il 2 luglio 1849. De Notaris è ancora a Cambiasca con il fratello pittore ed ha iniziato a compiere qualche breve escursione. Seguono osservazioni su qualche specie di Parietaria. Il presidente dell’Università avrebbe l’intenzione di destinare all’Orto botanico tutta intera la villa posseduta un tempo dai Gesuiti.

Cattive condizioni del giardino genovese

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.6
  • Unità documentaria
  • 1844-04-17
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 17 aprile 1844. Purtroppo il fratello di De Notaris non fa in tempo a mandare il quadro [vedi 241.2] prima del 20 aprile. Il quadro rappresenta Diomede ed Ulisse che rubano il Palladio. De Notaris prega Moris di dire a Bonquin che, dopo il IV, non ha più ricevuto alcun volume accademico. Si lamenta che gli sia stato aumentato il numero delle lezioni. Il giardino non migliora, anzi continuano a morire parecchie piante pregiate. Ha acquistato per 600 franchi piante, di cui elenca i generi. Si continua a parlare dell’ingrandimento del giardino, però non se ne fa nulla.

Assegnazione dell’alloggio a De Notaris.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.60
  • Unità documentaria
  • 1849-11-06
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 6 novembre 1849. Lo scrivente ha saputo che gli è stato assegnato dal ministro l’alloggio dell’Università. Moris gli manderà le piante doppie e verrà ricambiato con esemplari scelti sul catalogo inviatogli da De Notaris. Ricorda a Moris di interessarsi della richiesta a Peveraro di aumentare lo stipendio a Bucco. De Notaris richiederà presto un nuovo sottogiardiniere, poiché il vecchio G. B. Morando è passato a miglior vita. Propone un lavorante, nel giardino già da dieci anni, Giuseppe Canepa.

Proposta di chiamata a Genova di Cesati.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.61
  • Unità documentaria
  • 1849-12-02
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 2 dicembre 1849. De Notaris ringrazia Moris del sussidio di 125 lire mandato a Bucco. Cesati è perplesso se accettare l’incarico cui Moris vorrebbe designarlo. E dire che taluni impudenti, come il dottor Bruna, senza nulla sapere di Storia Naturale, vorrebbero succedere a Casaretto dimissionario, all’insegnamento alle scuole civiche! Cesati sarebbe contento del trasferimento a Genova, da Vercelli, che è troppo vicino all’Austria; inoltre si avvicinerebbe volentieri con moglie e figlia al figlio che studia nel Regio Collegio di Marina. Per gli altri aspiranti rimarrebbero scoperti i collegi di Asti e di Vercelli; potrebbe aspirarvi meritevolmente Artesani di Milano. Anche nell’Università di Genova si potrebbe collocare qualcuno, separando la Mineralogia dalla Zoologia. De Notaris suggerirebbe Gennari, bravo giovane con difficoltà economiche. Purtroppo l’alloggio a lui destinato non gli è ancora stato consegnato.

Mancato trasferimento di Cesati.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.62
  • Unità documentaria
  • 1849-12-11
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova l’ 11 dicembre 1849. Purtroppo il trasferimento di Cesati non può avvenire; il consiglio universitario ha proposto Bruna. Dovrebbe intervenire il ministro, perché il predetto consiglio è costituito quasi per intero dalle “più sfolgoranti incapacità del paese”. De Notaris fa seguire una serie di lagnanze sul funzionamento del consiglio.

Viaggio di Gennari a Torino.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.63
  • Unità documentaria
  • 1849-12-18
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 18 dicembre 1849. Il dottor Gennari, professore di Botanica e Materia Medica all’Università di Macerata, si recherà a Torino per conoscere Moris, cui De Notaris lo raccomanda caldamente.

Trascorsi politici e difficoltà economiche di Gennari.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.64
  • Unità documentaria
  • 1849-12-20
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 20 dicembre 1849, come continuazione della lettera 241.63. De Notaris descrive in dettaglio le traversie della vita di Gennari e delle sue attuali difficoltà. [Dopo la caduta della Repubblica Romana, in cui fu deputato, Gennari dovette lasciare la cattedra di Botanica di Macerata. Si rifugiò a Genova come assistente di De Notaris, sino al 1857, quando quest’ultimo ottenne la cattedra di Botanica a Cagliari]. De Notaris prega Moris di aiutare Gennari a diventare suo assistente, tenendo conto che Savignone, non voluto da De Notaris ma appoggiato dal professor Grillo, reggente del Consiglio Universitario, aspira ad ottenere il posto. A Genova il “chiarissimo camaleonte” professore Bo ha assunto autonomamente l’iniziativa di fare rivivere la società di Medicina, estintasi anni prima poco dopo la nascita. De Notaris e alcuni suoi colleghi avrebbero in mente un progetto analogo, però sotto il controllo dello stato. Come direttore proporrebbe il dottor Carlo Varese.

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