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Descrizione archivistica
Canobbio, Giambattista
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Finanziamento delle Decadi di De Notaris. Necessità di ingrandire l’orto genovese

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.19
  • Unità documentaria
  • 1845-02-18
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 18 febbraio 1845. De Notaris ringrazia Moris per i semi e per la memoria di Duby. Spedirà quanto prima il pacco al “Parlatore di Palermo”. De Notaris spera che l’Accademia abbia denari sufficenti per pubblicare le tavole della sua decade. Occorrerebbe trovare un altro terreno per ingrandire l’orto; ha saputo infatti da Canobbio che i Gesuiti non hanno intenzione di vendere il terreno a monte dell’orto stesso. Per De Notaris è meglio così, perché lo ha sempre considerato un cattivo acquisto. Segnala alcune carenze dell’orto genovese, che hanno contribuito a fare morire parecchie piante durante il rigidissimo inverno. I signori dello stabilimento agrario-botanico non si sono più fatti vivi. De Notaris ritiene comunque che non se ne farà nulla, data la tirchieria dei genovesi, che stanno addirittura facendo una questua presso la popolazione per costruire un monumento a Cristoforo Colombo!

Possibilità di trasferimento da Torino del giardiniere Battista.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.23
  • Unità documentaria
  • 1845-07-02
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 2 luglio 1845. Ripensando all’eventuale trasferimento da Torino a Genova del giardiniere Battista [lettera 241.22], De Notaris elenca alcuni motivi, per cui la cosa non gli sembra conveniente per l’interessato, tenendo conto anche della probabile ostilità dei colleghi. De Notaris ringrazia Moris per avergli favorito una nuova onorificenza. Vi saranno strepiti da parte di Sassi e Canobbio, che avevano pretese sul Protomedicato. De Notaris si aggiornerà, leggendo qualche trattato sulla chimica e sulle droghe. Segnala a Moris il dottor Melchiori, chirurgo primario all’ospedale di Novi, che chiede di potere esercitare nei Regi Stati.

Incompetenza dei giardinieri genovesi

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.26
  • Unità documentaria
  • 1845-07-20
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 20 luglio 1845. Il protomedico si è congratulato con De Notaris per la sua nomina a consigliere. Il marchese Serra gli ha fatto sapere che il presidente capo non ritiene di aumentare lo stipendio destinato al giardiniere e intenderebbe trovarne uno in paese. Purtroppo i giardinieri genovesi sono solo capaci a zappare, a malmenare le piante e nulla sanno di nomenclatura. Tornerà alla carica con la sua proposta. Ha saputo dal carotaio [sic!] Canobbio della nomina di due nuovi membri della Deputazione, Camillo Pallavicini e Marcello Durazzo. Vi sono già mormorii. Qualcuno vorrebbe Lorenzo Pareto.

Raccomandazione per Melchiori, Gozzo e Ardoino.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.40
  • Unità documentaria
  • 1847-05-14
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata il 14 maggio 1847. Il dottor Melchiori vorrebbe rinnovare la domanda per potere esercitare la professione nei Regi Stati. Dopo la richiesta precedente [vedi lettera 241.23] gli è stata restituita solo una parte dei documenti. De Notaris si è già rivolto al signor Persiani e successivamente a Dellepiane. I documenti non si trovano. De Notaris non vorrebbe che si fossero vaporizzati negli archivi della segreteria, come accade quando si vuole che una pratica non abbia corso. Se Moris potesse aiutarlo … Viene segnalato anche il signor Gozzo di Ovada, che ha frequentato a Genova il triennio di Farmacia e la pratica nella farmacia del celeberrimo Canobbio. Il Gozzo, per pecoraggine, non ha richiesto a suo tempo l’attestato di frequenza e pertanto dovrà completare la pratica ancora per due anni, prima di potere lavorare nella propria farmacia. La situazione familiare di Gozzo è economicamente disastrosa e De Notaris prega Moris di aiutarlo in qualche modo. Seguono alcune variazioni del piano studi che De Notaris vorrebbe proporre. De Notaris segnala ancora a Moris il cavaliere Ardoino di Mentone, che gradirebbe avere il diploma di una qualche società per potere partecipare al congresso di Venezia.

Elenco di orchidee per Moris. Antennaria claeophila.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 242.29
  • Unità documentaria
  • 1853-05-06
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 6 maggio 1853. De Notaris ha ricevuto da Moris i libri e i semi del professore Fée, le piante vive e il mandato per l’orto. Elenca le orchidee esotiche presenti nel giardino genovese, invitando Moris a scegliere quelle che gli interessano. E’ morto Canobbio, quasi da derelitto, accompagnato dai sarcasmi di persone invidiose e cattive. L’unico che potrebbe sostituirlo è il dottor Finollo. Il tempo è sempre piovoso. Un nuovo flagello devasta gli ulivi nei dintorni di Nizza. Si tratta di un micromicete, già descritto da Montagne come Antennaria claeophila.

Chiamata di Fieschi alla scuola di Medicina legale. Successione di Canobbio.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 242.30
  • Unità documentaria
  • 1853-06-07
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 7 giugno 1853. De Notaris ha ricevuto i semi di Koenigsberg. Bucco spedirà quanto prima le orchidee richieste da Moris. E’ ricomparso l’Oidium sulla vite e la ruggine esaurisce i cereali. Comprerà il libro di Payen sui parassiti vegetali. De Notaris pensa che non vi troverà niente di nuovo, come già accaduto con le opere di Oudard e di Gasparrini. Vorrebbe sapere se lo stipendio a Gennari come assistente gli verrà retribuito da inizio anno, oppure soltanto dopo la nomina. La chiamata di Fieschi alla scuola di Medicina Legale è stata accolta favorevolmente. Al posto di Canobbio, starebbe bene Clementi. Pare che il Consiglio non abbia concesso al professore Fasiani la supplenza alla facoltà di Scienze Fisiche.

De Notaris trattiene le Crittogame di Casaretto.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 245.16
  • Unità documentaria
  • 1858-04-09
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 9 aprile 1858. Di ritorno da S. Siro di Struppa De Notaris ha ricevuto da Tenore un plico contenente uno scritto da fare pervenire a Moris e un altro da mandare, tramite lo stesso Moris, a Seringe. De Notaris, dietro suggerimento del segretario dell’Università, aspetterà la fine delle vacanze per presentare domanda per ottenere il trattenimento rimasto disponibile nella facoltà di Scienze Fisiche e Matematiche dopo la morte del cavaliere Foppiani. Tale trattenimento dipende infatti dalla predetta facoltà, essendo De Notaris, con Sassi, Peyrone e Canobbio, stato obbligato a trasferirvisi da Medicina. Casaretto dovrebbe avere mandato a Moris le piante brasiliane; De Notaris ha trattenuto i licheni per esaminarli. Nella cappella destinata all’erbario è stato levato l’altare ed è stata chiusa la comunicazione con l’alloggio del professor Grillo [vedi lettera n. 242.26]. De Notaris teme che nel presente anno l’Oidium attaccherà i vigneti, i cereali e i maggenghi.