- IT ASUT ALBERA - Poesie Giurisprudenza. 1791
- Unità archivistica
- 1791
Parte diCollezione "Marco Albera"
Per la licenza di Ludovico Pacifico Piossasco de Feys, epigrammi di Giovanni Giulio De Beniolis.
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Per la licenza di Ludovico Pacifico Piossasco de Feys, epigrammi di Giovanni Giulio De Beniolis.
Parte diCollezione "Marco Albera"
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Per la laurea di Alessio Tempia, 4 componimenti poetici di Giovanni Giulio De Beniolis, Giuseppe Massa e Luigi Richeri.
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Luigi Filippo Paoletti del Melle
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Patente di nomina a socio corrispondente dell'Accademia delle Scienze di Torino, classe di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali, rilasciata a Luigi Filippo Paoletti del Melle, 18 novembre 1803; reca la firma del segretario dell’Accademia Giovanni Antonio Giobert.
Paoletti del Melle, Luigi Filippo
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Per la licenza di Luigi Amedeo Bottilia-Savoulx, 1 sonetto.
Seminario di Torino, Facoltà di Teologia
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Tesi di laurea discusse presso la Facoltà di Teologia del Seminario di Torino da:
Sembrano invece argomentazioni dibattute da allievi nell'ambito di corsi quelle di:
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Carriera di Filiberto Avogadro di Collobiano
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Si compone di un certificato ufficiale, sul recto della prima carta, e di due memorie non coeve tra di loro, sul verso della seconda.
Il certificato di buona condotta è relativo a Filiberto Avogadro di Collobiano, firmato dal rettore della Regia Università Antonio Del Carretto di Lesegno, con il visto del riformatore Giovanni Battista Incisa Beccaria di Santo Stefano, 1° giugno 1815. Riporta che il suddetto, insieme ad altri studenti, prese parte ai disordini nel ghetto verificatisi il 1° marzo 1815, in seguito ai quali fu arrestato e interruppe gli studi senza sostenere alcun esame, ma ciò nonostante era uno studente meritevole e mantenne una "lodevole condotta" dopo quell'episodio.
Come risulta dalla prima delle due memorie, a firma di B. Morra di Lavriano, questo certificato, insieme a un secondo "più favorevole", fu richiesto da Morra medesimo all'Università poiché, essendosi egli speso col ministro della Guerra Giuseppe Maria Galleani di Agliano per far ottenere ad Avogadro "una sottotenenza in un Reggimento di cavalleria", dovette poi fornirgli di che rassicurare il re sulla natura e la condotta di Avogadro, quando si diffuse la notizia del suo precedente arresto, per evitarne la destituzione. Nei fatti, il presente certificato fu trattenuto presso di sé da Morra, ritenendo che "avrebbe fatto cattivo effetto agli occhi del re", mentre consegnò al ministro solo il secondo.
La seconda memoria, anonima, probabilmente aggiunta nel 1842, ricorda che Avogadro di Collobiano poté proseguire la propria carriera, divenendo uomo di fiducia e favorito del re Carlo Felice ("ne era il segretario particolare, l'amico, il confidente ed il volea continuamente presso di sé in tutti gli affari. Dicesi ne abbia ricevuti regali vistosissimi") e, dopo la sua morte nel 1831, conservatore della Casa ed Azienda della regina vedova Maria Cristina e suo cavaliere d'onore nel 1842.
Parte diCollezione "Marco Albera"
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Per la laurea di Luigi Cerruti, 4 componimenti poetici di Carlo Antonio Nasi.
Università di Pisa, Facoltà di Giurisprudenza
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Diplomi conferiti dall'Università di Pisa a:
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L’11 gennaio 1821, al Teatro d’Angennes, alcuni studenti indossarono un berretto di lana rossa con fiocco nero, colori delle insegne carbonare. Nonostante si trattasse di un gesto goliardico, furono arrestati dai carabinieri in violazione del privilegio del foro. Il giorno seguente, per protesta, l'Università fu occupata; nonostante la mediazione di Prospero Balbo, ministro dell'Interno e capo del Magistrato della Riforma, Ignazio Thaon di Ravel, governatore militare della città di Torino, ordinò di sedare con la forza il tumulto. Le truppe, abbattuto il cancello su via Po, irruppero nel cortile e ferirono una trentina di giovani: numerosi furono gli arresti e i ricoveri presso l'Ospedale di San Giovanni. Seppur la protesta sia sorta spontaneamente, contro la violazione di antichi privilegi, i fatti assunsero un forte significato politico, in virtù del malcontento per le condizioni dell’Università. Nel 1814 erano stati allontanati alcuni tra i migliori docenti, a causa della loro partecipazione alle vicende rivoluzionarie e alla collaborazione con il regime napoleonico, sottoponendo l'Ateneo a un controllo ideologico soffocante.
Molti studenti, insieme ad alcuni docenti e numerosi “ripetitori” del Collegio delle Province, presero parte al movimento insurrezionale sorto a marzo. Dopo la sconfitta di Novara a opera dell’esercito austriaco alcuni fuggirono esuli in Spagna, tra cui tre degli studenti che avevano indossato il berretto rosso; altri furono invece arrestati. L’Università restò a lungo chiusa e furono adottati provvedimenti per evitare gli assembramenti dei giovani in città, stabilendo che si istruissero almeno per i primi anni nelle città di provenienza. Nel 1822 fu abolito il privilegio del foro, soppresso il Collegio delle Province e approvato un Regolamento in cui i doveri religiosi e il controllo costante su abitudini di vita e condotta suscitano un forte malcontento.
Si conservano:
Si conservano inoltre alcuni estratti in fotocopia di studi storici dedicati ai fatti di Pietro Egidi, Arturo Segre e Pierangelo Gentile.
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Per la laurea di Giovanni Battista Zuccotti, 1 sonetto di Pietro Gallina.
Università di Modena, Facoltà di Giurisprudenza e di Medicina e chirurgia
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Documenti relativi al conferimento dei gradi accademici presso l'Univerisità di Modena:
Università di Genova, Facoltà di Giurisprudenza e di Lettere e filosofia
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Tesi discusse presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Genova da:
Diplomi conferiti dall'Università di Genova a:
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Lettera della Direzione de' Luoghi Pii Elemosinieri ed Uniti di Milano (n. 6650) a Cesare Correnti, 24 settembre 1833.
Con la presente, la Direzione concede a Correnti la pensione annua di 600 lire milanesi, da trarsi dal legato disposto da Martino Cazzaniga, a partire dall'anno scolastico 1833-34 sino al termine degli studi di Giurisprudenza presso l'Università di Pavia.
Università di Siena, Facoltà di Giurisprudenza
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Diploma di laurea in Giurisprudenza conferito dall'Università di Siena a Angelo Mazzoni di Torrita di Siena, 3 lug. 1835.