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Descrizione archivistica
Biblioteca del Dipartimento di Scienze della vita e Biologia dei sistemi. Sede di Biologia vegetale. Università degli studi di Torino
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Piante inviate a Viviani.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Viviani, 379.4
  • Unità documentaria
  • 1837-03-16
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 16 marzo 1837. Lo scrivente ringrazia Moris per avergli favorito le piante secche desiderate. Ringrazia anche De Notaris per il disturbo che la spedizione del pacco gli ha procurato [De Notaris all’epoca era assistente di Moris a Torino; solo a fine anno si trasferì a Genova]. Viviani si dichiara lieto che il primo volume di Flora Sardoa sia in stampa e invita Moris a farne pervenire parecchie copie ai librai genovesi.

Manutenzione di Oncidium bifolium.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Viviani, 379.3
  • Unità documentaria
  • 1836-12-03
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 3 dicembre 1836. Come promessogli, Viviani ha spedito a Moris un esemplare di Oncidium bifolium descritto da Lindley e suggerisce le attenzioni da riservare a questa orchidacea rampicante al fine della sua conservazione.

Scambio con piante dell’Egitto.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Viviani, 379.2
  • Unità documentaria
  • 1836-07-26
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 26 luglio 1836. Viviani, ormai avanti con gli anni, ha ormai rinunciato alle sue erborizzazioni e vive nel suo studio consultando libri e ordinando il suo erbario, cui desidererebbe aggiungere le piante che gli mancano. Riporta pertanto sulla lettera un elenco dei suoi desiderata, sperando che Moris possa accontentarlo almeno in parte. In cambio potrebbe offrirgli molte piante dell’Egitto, che purtroppo sono ancora da classificare.

Pubblicazione sui Funghi di Viviani.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Viviani, 379.1
  • Unità documentaria
  • 1835-11-12
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 12 novembre 1835. Viviani approfitta del passaggio a Genova del cavalier Carena per mandare a Moris due copie del 4° e 5° fascicolo della sua pubblicazione sui funghi; una è da fare avere all’avvocato Colla. L’invio delle pubblicazioni avviene in ritardo, a causa dei funesti eventi di Genova, che l’hanno costretto a stare fuori città per due mesi [il riferimento è all’epidemia di colera che ha colpito Genova]. Spera che Moris abbia lavorato alla stesura della sua Flora Sardoa. Viviani è curioso di sapere se Moris tiene il suo corso in latino e a che punto è l’uso di tale lingua nelle scuole torinesi.

Piante, frutti e legni brasiliani.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Visiani (de), 378.9
  • Unità documentaria
  • 1841-05-24
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Padova il 24 maggio 1841. De Visiani ringrazia Moris per avergli fatto avere le piante secche, i frutti e i legni brasiliani. Gli ha spedito, tramite la diligenza Franchetti, che a Novara si cambia con quella di Bonafous, una cassa con 146 piante vive, come richiestogli. Se riesce a vedere Saint Martin, Moris dovrebbe acquistare Clematis azurea grandiflora, Verbena suaveolens e Althaea speciosa e fargliele avere a Padova.

Piante nate da semi brasiliani.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Visiani (de), 378.8
  • Unità documentaria
  • 1841-03-07
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Padova il 7 marzo 1841. Appena terminata la semina a fine mese, De Visiani spedirà a Moris le piante promesse. Tra le piante che l’esperto e diligente signor Lisa gli manderà, De Visiani gradirebbe averne qualcuna nata dai semi brasiliani. Sempre del Brasile vorrebbe poi avere un certo numero di pezzi di legno, non più grandi di uno o due pollici, possibilmente di colori molto diversi. Con pazienza è riuscito a costruire un calamaio con frutti americani; il piatto dovrebbe essere preparato con legni diversi tra di loro, che De Visiani spera di avere da Moris. Si tratta di un capriccio, cui tiene molto. Le piante spedite da Burdin sono arrivate mezze morte. Se Parlatore passa per Torino, De Visiani prega Moris di salutarlo e dirgli di scrivergli da Ginevra e da Parigi.

Congresso degli Scienziati a Pisa.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Visiani (de), 378.7
  • Unità documentaria
  • 1841-03-28
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Padova il 28 marzo 1841. Lo scrivente ringrazia Moris per i chiarimenti su Hypericum tomentosum. Lo ringrazia altresì per le attenzioni dedicate alla sua memoria e a quella di Zanardini. La lettera inviata a Bertoloni ha ottenuto l’effetto di una risposta gentile: in pratica si è trattato di una implicita ritrattazione di quanto sgarbatamente espresso in precedenza [vedi lettera n. 378.5]. Sua Maestà ha acconsentito di effettuare a Pisa il Congresso degli Scienziati del 1842. Prega Moris di fargli avere esemplari sicuri di Dianthus alpestris, furcatus e tener di Balbis. Lo invita, se possiede esemplari di Dianthus integer, a confrontarlo con D. alpestris, facendogli sapere il suo parere.

Viaggio di De Visiani.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Visiani (de), 378.53
  • Unità documentaria
  • 1840-10-27
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova senza data. Il timbro postale recita “Genova 27 ott.” De Visiani farà avere a Moris i testi delle relazioni tenute al congresso. Egli stesso ha avuto da Moretti l’incarico di lasciare il testo della sua relazione su Mattioli a Pavia; penserà lui a farlo pervenire a Moris. Ringrazia Moris per le piante ricevute e lo prega di spedire con urgenza i semi al vicerè [si tratta di Rainer d’Absburgo Lorena, vicerè del Lombardo-Veneto ed appassionato botanico]. Su richiesta di Moris, De Visiani descrive il viaggio che sta effettuando con Moretti. Si è fermato a Ginevra per 10 giorni, lavorando indefessamente. E’ stato poi a Lione con Seringe per due giorni, proseguendo in seguito lungo il Rodano sino ad Avignone e con la strada ferrata sino a Nimes, dove ha visitato le belle antichità. A Montpellier erano purtoppo assenti sia Delile sia Dunal. Ha erborizzato nei dintorni del ponte Juvenal, reso famoso da Delile per le rare piante ritrovate. A questo punto Moretti è ritornato a Ginevra e De Visiani è sceso a Marsiglia, dove dopo quattro giorni ha trovato un battello a vapore che lo ha portato a Genova [da dove è stata scritta la lettera], dove De Notaris gli ha consegnato le carte destinategli da Moris. Ora è a Genova e dopo avere consultato l’erbario di Viviani, tornerà a Padova, dove ha saputo che gli sono state spedite in dono due piante, che ha solo sempre viste disegnate, la Dionaea muscipula e la Nepenthes distillatoria. Nel P.S. De Visiani chiede a Moris se sia possibile avere in prestito la Crepis niceaensis dell’erbario Balbis, assicurandolo che gli verrà religiosamente restituita.

Piante citate da Allioni.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Visiani (de), 378.52
  • Unità documentaria
  • 1864-06-12
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Padova il 12 giugno 1864. De Visiani si è impegnato con un botanico straniero per procurargli una raccolta di piante fresche del Piemonte, in particolare di quelle citate da Allioni in Flora Pedemontana. Prega Moris di aiutarlo nell’impresa, valendosi anche di collaboratori. Lo prega anche di anticipare la spesa, che verrà prontamente rimborsata. In uno spazio libero della lettera vi è un appunto di Moris: “28 luglio scritto al Rostan, 2 agosto scritto a De Visiani”.

Visita a Torino della baronessa Bertolini.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Visiani (de), 378.51
  • Unità documentaria
  • 1861-09-28
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Padova il 28 settembre 1861. De Visiani approfitta del viaggio a Torino della baronessa Bertolini, sua “figlioccia e comare”, per fare avere a Moris due sue pubblicazioni. Chiede a Moris di facilitare alla signora la visita dei pubblici stabilimenti e degli edifici regi. De Visiani ha saputo che Moris ha dato al signor Ball un certo numero di piante sarde e piemontesi; anche lui avrebbe piacere di averne, desiderando arricchire il suo erbario.

Invio di Flora Sardoa a Venezia.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Visiani (de), 378.50
  • Unità documentaria
  • 1860-08-08
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Padova l’ 8 agosto 1860. De Visiani informa nuovamente Moris come fare avere a Venezia il volume di Flora Sardoa. Il modo migliore è indirizzarlo al signor G. Curioni, segretario del Reale Istituto Lombardo, che si incaricherà di farlo pervenire all’Istituto di Venezia. I libri di Francia e Inghilterra giungono con questo mezzo, senza rischio di smarrimento. Ha confrontato il carpello del Ranunculus inviatogli da Moris con quelli mandati da Tenore e da Gasparrini, ma ritiene che non appartengano alla stessa specie. De Visiani chiede a Moris se riesce a procurargli il Tesoro di Brunetto Latini.

Diatriba con Bertoloni.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Visiani (de), 378.5
  • Unità documentaria
  • 1840-12-11
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Padova l’ 11 dicembre 1840. De Visiani è contento che Moris abbia approvato la stesura dei verbali del Congresso degli Scienziati. E’ seccato dell’acre commento di Bertoloni sulle sue osservazioni su Satureja montana di Linneo, anche perché si è basato esclusivamente sul sommario del lavoro, senza avere letto in extenso il testo stampato negli Atti del congresso pisano. De Visiani attende un cenno di Moris per spedire tavole e testo del lavoro sulle alghe adriatiche del dottor Zanardini, che dovrebbe essere pubblicato sugli Atti dell’Accademia torinese. Invia saluti a Colla, Delponte, Lisa e al cavalier Genè.

Richiesta di Ranunculus brutius.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Visiani (de), 378.49
  • Unità documentaria
  • 1860-06-19
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Padova il 19 giugno 1860. De Visiani approfitta della gentilezza di una delle più amabili dame padovane, la contessa Lucrezia Dolfin, per mandare a Moris i suoi saluti ed avvertirlo che è in attesa dei volumi di Flora Sardoa. Desidererebbe avere un esemplare di Ranunculus brutius di Tenore, per confrontarlo con una specie affine.

Ricerca del Tesoro di Brunetto Latini.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Visiani (de), 378.48
  • Unità documentaria
  • 1860-05-26
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Padova il 26 maggio 1860. De Visiani comunica a Moris l’indirizzo esatto dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, cui inviare il volume terzo di Flora Sardoa. De Visiani vorrebbe studiare un carpello ben maturo di Ranunculus brutius. Vorrebbe acquisire, se gli riesce di averlo, il libbricino del Tesoro.

Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Visiani (de), 378.47
  • Unità documentaria
  • 1859-12-14
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Padova il 14 dicembre 1859. De Visiani vuole combinare l’acquisto di Flora Sardoa, non per la biblioteca di Padova che non compera opere di Botanica, perché esiste la Biblioteca dell’Orto Botanico che ha già ricevuto in dono l’opera di Moris, ma per l’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti di Venezia. De Visiani ringrazia Moris che gli ha offerto piante doppie della Sardegna e del Piemonte.

Invio di Piante moltiplicate.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Visiani (de), 378.45
  • Unità documentaria
  • 1858-05-27
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Padova il 27 maggio 1858. Tramite l’amico Marini, De Visiani fa avere a Moris tre suoi opuscoletti, uno per lui e gli altri per De Notaris e il cavalier Paleocapa. Gli manda anche l’elenco delle piante moltiplicate, affinché scelga quelle che gli interessano. Chiede se la stampa della Flora terziaria di Novale è completata. Saluti al cavalier E. Sismonda.

Proposte di scambio.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Visiani (de), 378.44
  • Unità documentaria
  • 1858-02-08
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Padova l’ 8 febbraio 1858. De Visiani coglie l’occasione della richiesta di alcuni semi per porgere a Moris i suoi saluti e gli propone uno scambio di piante moltiplicate [si intendono piante coltivate in numerosi esemplari].

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