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Acquisto della collezione di Procaccini. Programmazione di un viaggio nel Nord-Europa.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 254.27
  • Unità documentaria
  • 1844-06-15
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il 15 giugno 1844. Parlatore ringrazia Moris per avergli donato il secondo volume di Flora Sardoa; lascerà a De Notaris il piacere di recensire l’opera sul Giornale Botanico Italiano; la pubblicazione avverrà sul quinto numero. Antinori deve avere scritto a Moris del gradimento del Granduca per il volume a lui destinato. La collezione di Procaccini è meritevole di essere acquistata: potrebbe costituire il nucleo di una flora fossile italiana. Parlatore nei prossimi giorni andrà al lago di Bientina presso Lucca, per completare il lavoro che sta preparando sulle piante acquatiche. Già Moris avrà visto su Comptes Rendus dell’Accademia delle Scienze la sua nota sull’anatomia di Aldrovanda vesiculosa. Con il placet del Granduca, a metà luglio Parlatore avrebbe intenzione di partire per Vienna, Praga, Dresda, Berlino e Monaco, per poi recarsi a Milano per il Congresso, dove spera di riabbracciare Moris.

Richiesta di contributi per il Giornale Botanico Italiano.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 254.26
  • Unità documentaria
  • 1844-05-10
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il 10 maggio 1844. Moris riceverà il terzo numero del Giornale Botanico Italiano dalle mani del signor Gionferri. Prega Moris di salutare Genè, cui ha scritto per raccomandargli il professore Breschet. Parlatore invita Moris, Colla e Delponte ad inviare qualche loro contributo al Giornale, che si sta diffondendo, specie in Germania. Per incarico del Granduca, si recherà due o tre giorni a Senigallia, per esaminare una raccolta di piante e animali fossili del defunto Procaccini e giudicare se sia meritevole di acquisto.

Diffusione del Giornale Botanico Italiano.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 254.25
  • Unità documentaria
  • 1844-02-18
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il 18 febbraio 1844. Parlatore, tramite l’avvocato Re di ritorno a Torino, manda cinque copie del primo numero del Giornale Botanico Italiano, pubblicato a gennaio, una per lo stesso Moris, una per Colla e una per Delponte; le altre due sono a disposizione di Moris. Manderà a Bonjean di Chambery un pacco di piante secche determinate.

Manifesto del Giornale Botanico Italiano.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 254.24
  • Unità documentaria
  • 1843-12-20
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 20 dicembre 1843. Parlatore non ha ricevuto conferma da Moris dell’arrivo della cassa di piante e delle 10 copie delle sue lezioni di Anatomia; spera non si tratti di impedimento dovuto a malattia. Parlatore manda a Moris quattro copie del manifesto del Giornale Botanico Italiano: prega Moris, Colla e Delponte di restituire firmata la formula. Chiede anche se può inserire nel primo numero il loro nome tra i collaboratori.

Piante di Sicilia per De Candolle, Reuter e Boissier.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 254.23
  • Unità documentaria
  • 1843-10-23
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il 23 ottobre 1843. Parlatore ringrazia Moris che gli ha spedito una cassa di belle piante. Nel frattempo Parlatore gli ha mandato una cassa contenente piante secche di Sicilia e un pacco da fare avere a De Candolle per Reuter e Boissier. Ha anche spedito, tramite Pietro Savi, 10 copie delle lezioni a Genova per De Notaris, che le farà avere a Moris. Parlatore sta lavorando sull’anatomia di alcune piante acquatiche osservate al microscopio; lo scriverà in francese, per pubblicarlo all’Istituto di Francia. Link, di passaggio a Firenze, ha apprezzato la ricerca. Parlatore spera di vedere presto il secondo volume di Flora Sardoa. Antinori e Cencio Ricasoli salutano Moris.

Escursioni in Maremma e all’isola del Giglio.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 254.22
  • Unità documentaria
  • 1843-06-10
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il 10 giugno 1843. Parlatore da tempo non ha notizie dirette di Moris; ha soltanto ricevuto i suoi saluti da Baruffi. Ha compiuto un faticoso viaggio in Maremma, dove ha fatto un buon raccolto di piante, molte simili a quelle di Sicilia e Sardegna, alcune molto rare, altre trovate in Toscana per la prima volta. Ne cita alcune. E’ anche stato all’isola del Giglio. Parlatore spedisce a Moris una copia delle sue lezioni di Botanica comparata. Se a qualcuno interessasse, potrebbe mandarne altre copie a Torino per la vendita, senza passare per i librai e lasciare loro l’alta percentuale richiesta. Il direttore del Museo, Antinori, ringrazia Baruffi per la cassa di piante che gli ha mandato. Parlatore prega Moris di sollecitare a Colla l’invio delle piante promesse, possibilmente prima del 3° Congresso degli Scienziati, per avere la possibilità di parlarne.

Raccomandazione per Ferrante e Franchini.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 254.21
  • Unità documentaria
  • 1843-02-02
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il 2 febbraio 1843. Parlatore segnala a Moris due suoi amici, il marchese Ferrante e il signor Franchini, che vorrebbero conoscerlo durante il loro soggiorno a Torino. Ringrazia per le notizie sui giornali di Torino e per il catalogo dei semi. Le lezioni proseguono, “onorate da numeroso e scelto concorso”.

Prolusione di Parlatore.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 254.20
  • Unità documentaria
  • 1842-12-22
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il 22 dicembre 1842, in cui lo scrivente porge a Moris gli auguri per Natale e per l’anno nuovo. Gli ha spedito la sua prolusione. Le lezioni sono frequentatissime. Parlatore chiede a Moris l’elenco dei giornali che si stampano a Torino, con il nome dell’editore e gli argomenti trattati.

Prossima partenza per Parigi.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 254.2
  • Unità documentaria
  • 1841-05-18
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Ginevra il 18 maggio 1841, in cui Parlatore fa alcune precisazioni su parecchie piante dubbie dell’Italia meridionale e su una varietà di Fumaria officinalis della Sardegna. Ha avuto da Heldrich notizie di De Notaris, che spera di vedere a Firenze assieme a Moris per il congresso degli scienziati. Spera che gli venga prolungato il congedo dall’Orto Botanico di Palermo. A giorni Parlatore partirà per Parigi; è commosso per le gentilezze ricevute da De Candolle a Ginevra.

Prima lezione di Moris. Fallimento del fidanzamento.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 254.19
  • Unità documentaria
  • 1842-12-10
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviiata da Firenze il 10 dicembre 1842. L’ 1 dicembre Parlatore ha letto la sua prolusione dal titolo “Come possa considerarsi la Botanica nello stato attuale delle Scienze Naturali”. Descrive in dettaglio l’enorme successo avuto e quello ancora maggiore della sua prima lezione, durata un’ora e quaranta minuti. Sono intervenute le persone di Firenze distinte in lettere e scienze, i professori dell’ospedale di S. Maria Nuova, alte cariche di corte, magistrati. Non aveva mai provata una simile emozione. La Granduchessa lo ha voluto vedere; ne aveva già scritto al Granduca, che in quel periodo era a Napoli. Parlatore manda a Moris alcuni esemplari di Filago e di Ewax richiestigli; purtroppo si tratta di frantumi non molto utili. Risponde ai quesiti di Moris sulla Flora Greca, riportando in dettaglio descrizione e sinonimie di alcune piante. Gli manderà la stampa della sua prolusione e la monografia su Fumaria. Purtroppo il suo fidanzamento è andato a monte: la decisione è stata sua, perché costretto da una circostanza su cui un uomo d’onore non può passare sopra. Il pubblico fiorentino ha approvato la sua decisione.

Monografia su Fumaria.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 254.18
  • Unità documentaria
  • 1842-10-26
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il 26 ottobre 1842 tramite il cavaliere Carena. Il costo dei ritratti eseguiti dal signor Batelli è di 25 paoli toscani. Parlatore aspetta una Fumaria di Gasparrini, e poi la monografia sull’argomento sarà pronta. Sta preparando la prolusione al suo insediamento. Manda i saluti a Genè, Plana e Baruffi, che si era impegnato a spedire piante per l’erbario di Firenze.

Escursione in Sicilia.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 254.17
  • Unità documentaria
  • 1842-09-28
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Padova il 28 settembre 1842. Tramite l’amico Gaetano Durando, Parlatore fa avere a Moris la pagina mancante del terzo Congresso degli Scienziati [vedi lettera n. 254.16]. Non ha tempo di scrivere molto, perché è segretario del Congresso. Durando potrà informarlo in dettaglio. Parlatore andrà in Sicilia e al ritorno manderà a Moris le piante interessanti.

Fidanzamento di Parlatore. Congresso degli Scienziati a Padova.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 254.16
  • Unità documentaria
  • 1842-08-20
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il 20 agosto 1842. Parlatore prega Moris di dire alla moglie che i suoi desideri sono stati appagati: è fidanzato con la figlia maggiore del marchese Morelli. Moris ha avuto occasione di conoscere la famiglia. La giovane è bella e saggia, niente civetta, prova piacere negli studi e nei lavori di casa, del tutto diversa dalle giovanette alla moda, che pensano solo alle vanità, alle feste e alle danze. L’ideale per uno scienziato! De Notaris ha gradito il ritratto di Moris; alla biografia Parlatore ha aggiunto alcune note, che Moris aveva tralasciato per modestia. Spera che Moris venga al Congresso di Padova. Verranno Pietro Savi, Mussotti, Pilla, Masi, Antinori, Ridolfi, Bufalini e tanti altri. Gli manderà le Ewax e le Filago richieste. Gli farà avere a Padova la pagina 461-462 degli Atti del Congresso degli Scienziati.

Nascita del terzo figlio di Moris. Escursione sull’Appennino pistoiese.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 254.15
  • Unità documentaria
  • 1842-07-22
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il 22 luglio 1842. I ritratti sono pronti; Parlatore li ha affidati al signor Berti, giovane botanico, amico e allievo del professore De Notaris, che li porterà a Livorno e poi a Genova. Il testo della biografia non è ancora pronto; Parlatore vuole vederlo quando sarà stampato, come pure vorrà controllare quella del professore Genè. Si congratula con Moris e con la moglie per la nascita del terzo figlio; ha avuto la notizia dal cavaliere Carena. Prega Moris di ricordare a Colla di inviare per l’erbario di Firenze le piante che aveva promesso. E’ andato con Pietro Savi per qualche giorno ad erborizzare sull’Appennino pistoiese.

Nomina a professore di Botanica e direttore dell’orto botanico.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 254.14
  • Unità documentaria
  • 1842-04-22
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il 22 aprile 1842. Il Granduca ha nominato Parlatore professore di Botanica, con lo stipendio di 400 francesconi all’ anno, più altri 100 come direttore dell’Orto botanico. Ringrazia Moris per l’influenza avuta nel fargli avere il posto. Il ritratto di cui l’ha incaricato Moris, è già dipinto sulla pietra; se ne potranno al massimo tirare una cinquantina di copie. L’editore Coni vorrebbe avere notizie biografiche di Moris.

Proposta di cattedra a Firenze.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 254.13
  • Unità documentaria
  • 1842-04-13
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il 13 aprile 1842. Parlatore ha lasciato Torino con dispiacere ed è passato a Genova: De Notaris era assente. Si è poi imbarcato per Livorno sul vapore Virgilio, per poi arrivare a Firenze. Ha subito contattato Antinori, che non era ancora riuscito a parlare con il Granduca dell’eventuale nomina di Parlatore all’erbario fiorentino. Dopo che Antinori ebbe parlato con il Granduca, chiese a Parlatore se si sarebbe fermato volentieri a Firenze. La sua risposta fu assolutamente affermativa. Per quanto riguardava il compenso, lo stipendio dei professori del museo era di 400 francesconi, da aumentare a 500 se il docente era straniero. Parlatore non ha fatto obiezioni, ma si è limitato a dire che non gli interessava possedere più denaro, ma servire la scienza e il Granduca. La domenica seguente il Granduca lo ha ricevuto e trattenuto amabilmente per oltre un’ora. Parlatore è anche contento per l’accoglienza ricevuta nella famiglia Targioni: evidentemente non si pensa che lui abbia nuociuto al professore in alcun modo. Tutta la famiglia, la signora Lenzoni, la famiglia Morelli, Antinori e Amici inviano a Moris i loro saluti. Anche il Granduca gli ha fatto molti elogi di Moris.

Soggiorno a Parigi.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 254.12
  • Unità documentaria
  • 1842-03-06
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Parigi il 6 marzo 1842. Parlatore pensa di lasciare Parigi a fine mese. Si fermerà due o tre giorni a Torino, dove sottoporrà a Moris il piano di una sua opera, che parlerà di un nuovo modo di considerare l’anatomia e la fisiologia botanica.

Morte di Guillemin.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 254.11
  • Unità documentaria
  • 1842-02-15
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Parigi il 15 febbraio 1842. Parlatore ha spedito gli opuscoletti di Decaisne e di Richard. Invia a Moris anche un esemplare da lui desiderato, Evax heldreichii. Seguono osservazioni su un esemplare di Anethum di De Candolle. Parlatore ritiene che Moris abbia già saputo della morte di Guillemin,

Nomina a socio dell’Accademia delle Scienze di Torino.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 254.10
  • Unità documentaria
  • 1842-01-03
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Parigi il 3 gennaio 1842, in cui lo scrivente fa alcune osservazioni su una Asperula di Moris, paragonandola a una pianta dello stesso genere raccolta da Bory sul Sinai. Parlatore ringazia Moris dell’opuscolo dove è descritto il nuovo genere Ridolfia, diverso da Anethum. Per quanto riguarda la sua nomina a Firenze, non ha ritenuto opportuno farsi avanti, e neppure ha scritto a Tenore a Napoli. Ringrazia Genè per la nomina a socio corrispondente della Reale Accademia di Torino. Prega Moris di salutare Colla e la sua famiglia, e trasmette a Moris i saluti di Webb. Spedirà quanto prima alcuni opuscoletti del signor Decaisne e del professore Richard. Guillemin è portatore di aneurisma aortico, che si ingrandisce rapidamente e presto lo porterà alla fine.

Viaggio a Chambéry e Ginevra. Preparazione di una monografia su Fumaria.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 254.1
  • Unità documentaria
  • 1841-05-10
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Ginevra il 10 maggio 1841. Parlatore ringrazia Moris per l’accoglienza riservatagli a Torino. Nel suo viaggio da Torino a Chambéry e a Ginevra ha trovato brutto tempo; al Moncenisio c’era solo neve. A Ginevra ha incontrato il buon De Candolle e gli ha portato i saluti di Moris. Il Catapodium tuberculatum non esiste nell’erbario di De Candolle; probabilmente si tratta di una nuova specie. Prega Moris di ringraziare Colla, la figlia Tecofila e la famiglia. Ha consegnato la lettera di Tecofila a De Candolle, che risponderà presto. Parlatore spera di pubblicare a Parigi una monografia sul genere Fumaria. Genè ha promesso di patrocinare la sua nomina a socio corrispondente dell’Accademia delle Scienze. Prega Moris di chiedere all’editore signor Fontana se è sempre intenzionato a stampare nella Collezione di autori scelti italiani del secolo XIX i racconti popolari del suo amico Vincenzo Linares. Scriverà prima di partire per Parigi. Nel P.S. chiede se sia possibile avere una foglia e un frutto di una Medicago dell’erbario Balbis, citata nel Prodromus di De Candolle.

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