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Programmi del 1959-60

Programmi di sala delle proiezioni dell'anno accademico 1959-60:

  • ciclo su Michelangelo Antonioni: Cronaca di un amore, 21 nov. 1959; La signora senza camelie, 28 nov. 1959; I vinti, 5 dic. 1959; Le amiche, 12 dic. 1959; Il grido, 19 dic. 1959.
  • ciclo su Grigorij V. Aleksandrov: Ragazzi allegri, 30 gen. 1960; Il circo, 6 feb. 1960; Chiaro cammino, 13 feb. 1960; Primavera, 20 feb. 1960.
  • ciclo su "Il cinema contro il nazismo": La Bataille du Rail [Operazione Apfelkern] di René Clément, 14 mag. 1960; Ostatni etap [L'ultima tappa] di Wanda Jakubowska, 21 mag. 1960; Roma città aperta di Roberto Rossellini, 28 maggio 1960.

Programmi del 1961-62

Programmi di sala delle proiezioni dell'anno accademico 1961-62:

  • primo ciclo "I grandi film della guerra" (2 copie): La grande parata di King Vidor, 14 nov. 1961; No man's land di Victor Trivas, 21 nov. 1961; All'ovest niente di nuovo di Lewis Milestone, 28 nov. 1961; La grande illusione di René Clair, 5 dic. 1961; Orizzonti di gloria di Stanley Kubrick, 12 dic. 1961; Charlot soldato di Charlie Chaplin, 19 dic. 1961;
  • secondo ciclo dedicato a Jules Dassin (2 copie): Forza bruta, 8-9 gen. 1962; La città nuda, 15-16 gen. 1962; I trafficanti della notte, 22-23 gen. 1962; Rififi, 29-30 gen. 1962; Colui che deve morire, 5-6 feb. 1962; La legge, 12-13 feb. 1962.
  • terzo ciclo dedicato a Vsevolod Pudovkin: La madre e La fine di San Pietroburgo, 19-20 feb. 1962; L'ammiraglio Nakimov, 26-27 feb. 1962; Suvorov, 12-13 mar. 1962; Il disertore, 20 mar. 1962; Il ritorno di Vassili Bortnikov, 26-27 mar. 1962.

Vent'Anni

Il periodico nacque come numero unico in occasione della visita di Benito Mussolini a Torino (23-25 ottobre 1932): riporta la dedica degli studenti al Duce, il cui ritratto occupa la copertina. Dal dicembre 1932 iniziò ad essere pubblicato come mensile del Gruppo Universitario Fascista di Torino, mantenendo la medesima cadenza sino all’ottobre 1933. Il n. 12 funge da catalogo della Prima Mostra documentaria di vita goliardica, organizzata dal G.U.F.. La prima annata consta di 12 numeri; dalla seconda si trasforma in "Quindicinale di bonifica integrale", allentando i rapporti col G.U.F. di Torino, a favore di un deciso orientamento verso un dibattito politico dai torni accesi e violenti.
La rivista seguì le vicende del suo fondatore, Guido Pallotta: nel 1936 alcuni numeri furono stampati a Salerno, nei cui pressi era collocato il campo della 104 Legione "Santorre di Santarosa" a cui si era unita la centuria dei legionari torinesi. Al rientro di Pallotta a Torino, la pubblicazione fu ripresa nei locali dell'Ateneo. Anche se nel 1936 era stato fondato «Il Lambello», nuovo periodico ufficiale del G.U.F. di Torino, «Vent'Anni» continuò ad essere pubblicato anche dopo la morte di Pallotta, sino al 1942.

Comitato redazionale: Giudo Pallotta, Pino [Giuseppe] Stampini, Elio Bravetta, Carlo Albanese e Alberto Bairati (I, 1).
Direttore responsabile: Guido Pallotta (I, 1-12); Guido Pallotta, vice-direttore Beppi Stroppa (II, 2); dal n. 8 Stroppa non figura più come vicedirettore, mentre Alberto Bairati risulta redattore capo. Nell'agosto 1935 alla direzione e redazione si affianca S. Severino Rota (III, 18). Nel 1938 Elio Bravetta figura come direttore amministrativo (V, 23). Nel 1939 Pallotta continua a mantenere la direzione, affiancato da Giuseppe Castelli (vice-direttore) e Nicola Giua (redattore capo). Da fine anno Pallotta non figura più nella redazione: la direzione passa a Giuseppe Castelli (VII, 3); la carica di segretario di redazione è ricoperta da Ather Capelli (VII, 6). Dall’autunno 1940 risulta direttore responsabile Paolo Cesarini (VII, 22).

Consistenza:
A. I

  • n. 1, 23 ottobre 1932 (2 copie);
  • n. 2, dicembre 1932;
  • n. 3, gennaio 1933;
  • n. 4, febbraio 1933;
  • n. 5, marzo 1933 (2 copie);
  • n. 6, aprile 1933;
  • n. 9 luglio 1933 (2 copie);
  • n. 10-11 agosto-settembre 1933;
  • n. 12 ottobre 1933 (2 copie).

A. II

  • n. 2, 1° dicembre 1933;
  • n. 3, 15-30 dicembre 1933;
  • n. 4, 15 gennaio 1934;
  • n. 9, 16-30 maggio 1934;
  • n. 10-11, 1° luglio 1934;
  • n. 14-15, 1°-30 settembre 1934 (numero dedicato ai Campionati nazionali dei Fasci Giovanili di combattimento a Bari).

3 fototipi (positivi su carta) relativi alla gita a Roma degli studenti del Gruppo Universitario Fascista e dell'Istituto superiore di Scienze economiche e commerciali di Torino, maggio-giugno 1934.

A. III

  • n. 1-2, 15 novembre 1934;
  • n. 4, 15 dicembre 1934;
  • n. 6, 15 gennaio 1935;
  • n. 8, 16 febbraio 1935;
  • n. 10-11, 15-31 marzo 1935;
  • n. 12-13, 16 aprile-1° maggio 1935;
  • n. 18, 1° agosto 1935.

A. V

  • n. 23, 1° ottobre 1938.

A. VI

  • n. 8, 15 febbraio 1939;
  • n. 12, 15 aprile 1939;
  • n. 16, 15 giugno 1939;
  • n. 18, 15 luglio 1939;
  • n. 19, 1° agosto 1939.

A. VII

  • n. 1, 1° novembre 1939;
  • n. 2, 15 novembre 1939;
  • n. 3, 2 dicembre 1939;
  • n. 4, 16 dicembre 1939;
  • n. 6, 20 gennaio 1940;
  • n. 8, 17 febbraio 1940;
  • n. 9, 2 marzo 1940;
  • n. 10, 16 marzo 1940;
  • n. 11, 6 aprile 1940;
  • n. 12, 20 aprile 1940;
  • n. 13, 5 maggio 1940;
  • n. 14, 18 maggio 1940;
  • n. 22, 21 settembre 1940;
  • n. 24, 19 ottobre 1940.

A. VIII

  • n. 6, 18 gennaio 1941;
  • n. 24, 25 ottobre 1941.

A. IX

  • n. 1, 8 novembre 1941;
  • n. 3, 6 dicembre 1941.

Terza Italia

Materiali relativi alla Terza Italia, Alleanza per la difesa dell'italianità e delle nazionalità oppresse:

  • opuscolo Attività sociale. Anni 1914-15-16, Torino, Tip. Baravalle e Falconieri, 1917 (3 copie);
  • mozione per la promozione e l'organizzazione del I Congresso internazionale per i diritti delle nazionalità oppresse, 3 febbraio 1918;
  • manifesto per la Celebrazione della festa nazionale tenutasi a Roma il 2 giugno 1918, stampa R. Stab. Lito-Tipografico dell'Impresa generale di affissioni e pubblicità di Roms, 1918, 720x1015 mm;
  • manifesto celebrativo la liberazione di Trieste e delle terre irredente, stampa Antica Tip. fratelli Lobetti-Bodoni di Saluzzo, s.d. [post 1918], 1305x920 mm;
  • ristampa dell'indirizzo di benvenuto rivolto a Cesare Battisti in occasione della conferenza da lui tenuta a Torino il 12 ottobre 1914, s.d. [seconda metà anni Dieci XX sec.] (2 copie).

Manifesti e diplomi di laurea goliardici

Torino:

  • Diploma di laurea goliardico di Francesco Salvati, 1944 (Università ?);
  • Diploma di laurea goliardico di Armando Mussa, luglio 1944 (Facoltà di Medicina e chirurgia);
  • Manifesto per la laurea di Paolo Benevelli, [1989] (Facoltà di Giurisprudenza) (2 copie);
  • Manifesto per la laurea di Franco Ressa, 12 nov. 1990 (Facoltà di Lettere e filosofia);
  • Manifesto per la laurea di Manlio Collino, 23 ott. 1991 (Facoltà di Lettere e filosofia, 3 copie);
  • Manifesto per la laurea di Ruggero Lamparelli, s.d. (Politecnico ?) (2 copie).

Padova, manifesti per la laurea di:

  • Elena Simonetti, 31 ott. 1933 (Facoltà di Lettere e filosofia);
  • Corneglio Fabris, 8 nov. 1934 (Facoltà di Ingegneria);
  • Fanny Benedetti, 9 nov. 1946 (Facoltà di Farmacia);
  • Gabriella Gobbin, 29 nov. 1977 (Facoltà di Medicina e chirurgia);
  • Mauro Marchesin, 16 mar. 1990 (Facoltà di Scienze statistiche ed economiche);
  • Paola Concato, 20 mar. 1990 (Facoltà di Giurisprudenza, Scienze politiche);
  • Alessandra Refatto, 20 mar. 1990 (Facoltà di Medicina e chirurgia, Odontoiatria);
  • Armando Tanturri, 21 mar. 1990 (Facoltà di Medicina e chirurgia).

Da Il Commiato ad Addio giovinezza!

Nel 1909 i laureandi in Giurisprudenza dell’Università di Torino richiesero a Giuseppe Blanc un inno per la cena d’addio agli studi. Per il testo fu coinvolto Angelo Agostino Adolfo (Nino) Oxilia: entrambi erano iscritti alla Facoltà di Legge. Dalla loro collaborazione nacque Il Commiato. Già nel 1913 Blanc ne ripropose il motivo nell’operetta La festa dei fiori; fu però durante la Prima Guerra Mondiale che la canzone trovò la sua consacrazione, adottata con modifiche al testo dagli arditi come canto di vittoria e poi dai fascisti come proprio inno. Nel dopoguerra si contano più riscritture, tra cui quelle dell'editore Marcello Manni (Giovinezza giovinezza o Canto degli arditi, 1918; riedita con modifiche al testo come Canto dei fascisti, 1919) e dello stesso Blanc (Giovinezza! Giovinezza! Inno italico, con modifiche al testo di Vittorio Emanuele Bravetta). In seguito Blanc avviò una causa legale che sancì il riconoscimento, nel 1921, della sua paternità; nel 1926 curò una nuova versione, con i versi di Salvator Gotta: Giovinezza! Inno trionfale del Partito fascista. In questa sola versione il ritornello dell'inno del 1909 (Giovinezza, giovinezza / Primavera di bellezza / Della vita nell'asprezza / Il tuo canto squilla e va!) è riproposto senza modifiche.

Da Il Commiato a Giovinezza! Inno trionfale del Partito Nazionale Fascista:

  • partitura per canto e pianoforte: Il Commiato. Inno dei laureandi. Parole di Nino A. Oxilia. Musica di Giuseppe Blanc, Torino, Gustavo Gori, s.d. [1909];
  • opuscolo di sala: Festa di fiori. Operetta-idillio in tre atti di A. Carelli e J. Weiss [Arturo Talleri e Giuseppe Blanc ?]. Musica di Giuseppe Blanc, Torino, Stabilimento Tipografico Nazionale, 1913;
  • partitura per canto e pianoforte: Giovinezza! Giovinezza! Inno italico. Parole di V.E. Bravetta. Musica di G. Blanc, Torino, Gustavo Gori, s.d. [1921?];
  • partitura per canto e pianoforte: Marcello Manni, Canto dei fascisti. Inno ufficiale (Giovinezza, giovinezza primavera di bellezza...). Riduzione di G. Castaldo su motivi di G. Blanc, Firenze, Manno Manni, 1921 (2 copie);
  • volantino a stampa con il testo di Giovinezza Giovinezza (Inno ufficiale dei fascisti) con indicazione della Banda ardita Strucchi e Brioglio di Torino, s.d. [anni Venti XX secolo];
  • partitura per canto e pianoforte: Giovinezza! Inno trionfale del Partito Nazionale Fascista. Edizione ufficiale approvata ed autorizzata dal direttorio del P.N.F. Versi di Salvator Gotta. Musica di Giuseppe Blanc, Milano, Carisch, s.d. [post 1925].

A breve distanza da Il Commiato, il tema della gioventù che passa fu sviluppato da Oxilia e Alessandro (Sandro) Camasio in un altrettanto fortunata commedia. Addio giovinezza! debuttò nel 1911 al teatro Manzoni di Milano e fu subito ripresa al teatro Carignano di Torino. Nel 1913 fu portata sul grande schermo dallo stesso Camasio (produzione Itala Film, Torino) e nel 1915 fu ridotta da Alessandro De Stefani per l’operetta di Giuseppe Pietri. Seguirono due versioni cinematografiche di Augusto Genina (1918, 1927) e una di Ferdinando Maria Poggioli (1940). Nel dopoguerra la commedia fu anche trasposta in tre sceneggiati televisivi (1959, 1965, 1968); in alcune versioni è proposto l'inno Il Commiato come colonna sonora.

Addio Giovinezza! e le riprese teatrali e cinematografiche:

  • cartolina di Nino Oxilia a un “Gentilissimo signor Professore” a cui inviava copia della commedia Addio giovinezza!; reca l'intestazione della rivista torinese «La Donna» e una nota a matita non coeva “a Domenico Lanza”, s.d. [1909];
  • opuscolo di sala: Addio giovinezza! Opera comica in tre atti. (Dalla commedia di Sandro Camasio e Nino Oxilia). Versi di Alessandro De Stefani. Musica di Giuseppe Pietri, Milano, Casa Musicale Sonzogno, s.d. [1914];
  • opuscolo di sala: Addio giovinezza! Opera comica in tre atti. (Dalla commedia di Sandro Camasio e Nino Oxilia). Versi di Alessandro De Stefani. Musica di Giuseppe Pietri, Milano, Casa Musicale Sonzogno, 1918;
  • cartolina non viaggiata illustrata da Aurelio Bertiglia per le Edizioni d’Arte Chierichetti di Milano, relativa all’operetta Addio giovinezza!, s.d. [anni Dieci XX secolo].
  • 2 volumi: Sandro Camasio, Nino Oxilia, Addio giovinezza! Commedia in tre atti, Ivrea, Stabilimento Tipografico Ditta Francesco Viassone, 1915 e ristampa 1916;
  • estratto dal periodico «Cirenaica Illustrata», 1935, n. 3: Leo Torrero, Dagli archivi della goliardia. Vent'anni dopo;
  • 2 volumi: Sandro Camasio, Nino Oxilia, Addio giovinezza! Commedia in tre atti. Prefazione di Salvator Gotta, Milano, Casa editrice Bietti, 1942 e ristampa 1950;
  • opuscolo di sala relativo alla trasposizione cinematografica di Ferdinando Maria Poggioli: Addio giovinezza! Storia di un amore ideata da Sandro Camasio e Nino Oxilia, studenti. Presentata dalla S.A. Industrie cinematografiche italiane-1940 XIX, Roma, Menaglia, s.d. [1940] (2 copie); illustrazioni di Vittorio Calvino, reca il bollo delle Industrie Cinematografiche Italiane;
  • riproduzione fotomeccanica dello studio fotografico Arturo Bragaglia montata su cartoncino, con gli attori del film Addio giovinezza! di Ferdinando Maria Poggioli (Maria Denis, Adriano Rimoldi, Carlo Campanini, Carlo Minello e Bianca Della Corte), s.d [1940] (2 copie);
  • 2 fotografie di scena (positivi su carta) dello studio fotografico Arturo Bragaglia relative al film Addio giovinezza! di Ferdinando Maria Poggioli (nn. 118, 135), s.d. [1940];
  • 2 manifesti pubblicitari del film Addio giovinezza! di Ferdinando Maria Poggioli, s.d. [1940]; uno fa riferimento alle case di produzione SAFIC (Società Anonima Finanziamento Industrie Cinematografiche) e ICI (Industrie Cinematografiche Italiane), l'altro alla casa di distribuzione Scalera Film; 1080x790 mm (stampa Grafiche Gigli di Roma), 1035x735 mm (senza indicazioni dello stampatore);
  • disco (78 giri): contiene i valzer Appassionatamente di Dino Rulli e Malombra di Giuseppe Blanc, Italia, Cetra, s.d. [post 1940], n. DC. 4017;
  • copione dattiloscritto della commedia Addio giovinezza!, s.d.
  • volume: Sandro Camasio, Nino Oxilia, Addio giovinezza! Commedia in tre atti; presentazione di Edoardo Sanguineti, Roma, Il sigillo, 1982;
  • volume: Sandro Camasio, Nino Oxilia, Addio giovinezza! Commedia in tre atti; a cura e con prefazione di Pier Massimo Prosio, Torino, Centro studi piemontesi, 1991.

Pavia, goliardia universitaria

Al termine della Grande Guerra, nel 1921, il primo numero unico prodotto dagli studenti nell’Università di Pavia è intitolato Riso e crape. Con cadenza annuale, uscirono Musi e muse, Gogla migogla, Putiferio. Nel 1925 fu la volta di Finimondo: nell’editoriale, che ripercorre le vicende dei primi quattro numeri unici, la redazione prende congedo dai lettori. L’anno successivo fu dato alle stampe Tlà di (1926): nella presentazione il comitato di redazione sottolinea la nuova investitura. Dal 1927 al 1931 le pubblicazioni furono curate dalla Compagnia del Torchio addominale: nelle ultime pagine di Ciapam ca vuli ne sono ripercorse le vicende, con l'elenco dei membri della redazione. Almeno dal 1931, il numero unico passò sotto la responsabilità del Gruppo Universitario Fascista “Manlio Sonvico”, senza particolari svolte nei contenuti. La tradizione rimase viva ancora nel secondo dopoguerra, almeno sino alla fine degli anni Quaranta.
I numeri unici furono per lo più pubblicati per il carnevale, quando si teneva la festa delle matricole, ricordando il programma dei festeggiamenti. Nel 1925 l’uscita di Finimondo fu invece posticipata al maggio 1925, per l’anniversario dell’Ateneo.

  • Gogla e magogla, Pavia, Soc. An. Bruni Marelli, 5 febbraio 1923 (sottotitolo: “Numero unico dell’Associazione Studenti Universitari Pavia”. Contiene il libretto della rivista Torna la gioventù di I. Zuffardi, con le musiche di Tancredi Fabris);
  • Putiferio, Pavia, Litografia Cucchi, Pellegrini, Pieroni e C., 28 febbraio 1924 (sottotitolo: “Numero unico dell’Associazione Studenti Universitari Pavesi, figlio illegittimo e non degenere dei coniugi: «Riso e crape», «Musi e muse», «Gogla e Magogla»”. Contiene il libretto della rivista goliardica Ma non vedi come l’albero pende, di Pino Pinetti e Rindo Villa, con le musiche di Tancredi Fabris);
  • Finimondo, Pavia, Tip. Ed. Anon. Mutilati, 21 maggio 1925 (sottotitolo: “Numero unico dell’Associazione Studenti Universitari Pavesi per la celebrazione dell’XI centenario dell’Ateneo”. Direttore responsabile: Pietro Malcovati; contiene il programma delle celebrazioni dell’XI centenario dell’Università);
  • Tlà di, Pavia, Soc. An. Bruni Marelli, 11 febbraio 1926 (sottotitolo: “Numero unico dell’Associazione Studenti Universitari Pavesi discendente per li rami della gloriosa stirpe di Riso e crape, Gogla magogla, Putiferio, Finimondo". Direttore responsabile: Rindo Villa; contiene il libretto della rivista goliardica: Largo vecchi che passano i giovani ovverossia colle punte rivolte all’insù”, scritta da G.B. Cottini e G.B. Pellegrini, con le musiche di Tancredi Fabris);
  • Ciapam ca vuli, Pavia, Soc. An. Bruni Marelli, febbraio 1931 (sottotitolo: “Numero unico del Gruppo Universitario Fascista Pavese «Manlio Sonvico»”. Direttore: Umberto Biancoli; responsabile: Gigi Fuardo; contiene il libretto della rivista: Quand che la barca la rullalla di Biancolli, Fuardo e Borlandi);
  • Chi mi vuole. Mi chiamo Lulù, Pavia, Tipografia Luigi Rossetti, 1935 (sottotitolo: “Numero unico degli studenti pavesi. Gruppo dei fascisti univ. M. Sonvico”. Direttore responsabile: Mario Protti; reca l’annuncio pubblicitario della rivista Suta a mông);
  • La m’è scapà, Pavia, Tip. M. Ponzio, 1949 (sottotitolo: “Numero unico dell’Associazione Studenti Universitari Paversi”; contiene il libretto dell’opera teatrale Una partita a scacchi).

Pisa, goliardia universitaria

Numeri unici prodotti dagli studenti:

  • Procul magistris, Pisa, Stabilimento tipografico toscano, 1910 (nell’intestazione a p. 2: “Pisa-Parma dic. 1910”; gerente responsabile: Vicleffo Scamuzzi);
  • Vieni, piccina vieni. Super festissima delle matricole, Pisa, Industrie grafiche V. Lischi, 1931 (tit. in copertina: “Vieni, piccina vieni. Festissima delle matricole, settimana universitaria, Pisa 1931 A. IX. Numero unico, edizione Nistri-Lischi”);
  • Carnevale universitario, anno XII, numero unico, Pisa, Industrie grafiche V. Lischi, 1934 (in copertina: C.G.S.-G.U.F.; reca la pubblicità dell’operetta Crema di chic di Hennequin e Weber, con musica di Carlo Lombardo).
  • Numero unico, anno XVI, Pisa, Industrie grafiche V. Lischi, 1938 (tit. in copertina: “Manifestazioni goliardiche. Numero unico A. XVI”; reca la pubblicità degli spettacoli presentati da La brigata dei Dottori: Francesca da Rimini di C. Corsani con musiche di G. De Velnes; La merenda delle burlette di C. Corsani con musiche di Tito Petralia; Otello ovvero er moro di Pisa di A. Pescatori e C., musiche di G. De Velnes).

Torino, istituti scolastici

Periodici prodotti dagli studenti di vari Istituti medi superiori di Torino, dal primo dopoguerra agli anni Sessanta.

Istituto industriale

  • 7 numeri del periodico «La zanzara suvecina»; consistenza: nn. 1-7, anno scolastico 1929-30 (stampa a ciclostile);
  • atto di fondazione dell’associazione S.U.V.E.C.I., istituita nella classe V, sezione meccanica, il 18 ottobre 1929; in calce sono apposte le firme degli studenti aderenti (non è stato possibile sciogliere la sigla). La rivista si presenta come organo ufficiale dell'associazione.

Istituto magistrale serale “Arnaldo Mussolini”

  • Vox clamantis in deserto. Numero unico, [1934] (gerente responsabile: Carlo Costamagna; stampa a ciclostile, Arti Grafiche E. Gili di Torino);
  • Lux in tenebris. A. Mussolini 1935 XIII. Numero unico, 1935 (stampa a ciclostile, Arti Grafiche E. Gili di Torino).

Istituto tecnico “Germano Sommeiller”

  • 6 numeri del periodico «La bandiera. Quindicinale illustrato dell'Associazione studentesca “G. Sommeiller”»; consistenza: A. II, nn. 1-2, 4-7, anno scolastico 1919-20 (direttore: Vincenzo Chiarello; gerente responsabile: Angelo Garrone);
  • 3 numeri del periodico «Il pupo. Giornale studentesco del R. Istituto G. Sommeiller Torino»; consistenza: 1 gennaio 1928 (numero unico), A. VI, nn. 2-3, 1928 (gerente responsabile: Remondino Delfino; stampa a ciclostile, Lit. A Virotto di Torino);
  • C’era una volta… 1939 XVII. Numero unico del R. Istituto tecnico G. Sommeiller, 30 aprile 1939 (stampa a ciclostile, Arti Grafiche E. Gili di Torino);
  • cartoncino del “Gruppo giornalistico L’asino organo dell’Ist. Sommeiller”, s.d..

Istituto tecnico commerciale “Quintino Sella”

  • «Nuova Sellazione. Rassegna dell’Istituto tecnico commerciale “Quintino Sella” di Torino»; consistenza: A. I, dicembre 1956 (direttore: Maurizio Maggiora; redattore capo: Carlo Camera).

Liceo-Ginnasio “Vittorio Alfieri”

  • Il setaccio. Numero più unico che raro del R. Liceo V. Alfieri, [1934-35?] (illustrazioni di Eugenio Gentili e testi di Luigi Marzocchi; stampa a ciclostile, Arti Grafiche A. Viretto di Torino).

Liceo-Ginnasio “Massimo D’Azeglio”

  • «Il brivido della serietà. Organo ufficiale della I B»; consistenza: n. 2, [1930-31] (stampa a ciclostile);
  • I Sanssôssì (Gli spensierati). Numero unico del Liceo D’Azeglio, 1930 (direttore: Franco Pivano; testi di Pivano e Valdo Fusi; stampa a ciclostile, Tip. e Lit. Artigianelli di Torino);
  • Il vecchio D’Azeglio. Numero unico 1932, 1932 (direttore: Luigi Firpo; stampa a ciclostile, Tip. Checchini di Torino);
  • 10 numeri del periodico «Zibaldone del D’Azeglio»; consistenza: A. V, nn. 1-4 (1955-56); A. VI, nn. 2-5 (1956-57); A. XII, n. 1 (1961-62).

Liceo-Ginnasio “Vincenzo Gioberti”

  • Numero unico 1934 XII. Liceo Ginnasio V. Gioberti Torino, 1934 (direttore responsabile: Sandro Satta; stampa a ciclostile, Litografia Gili di Torino);
  • Giobertide. Ultimo canto. Numero unico, maggio 1935 XIII, 1935 (stampa a ciclostile, Litografia Gili di Torino);
  • Gioberteide 1940 XVII, 1940 (direttore responsabile: Giacomino Contessa; redattore capo: Aldo Bartolomeo; stampa a ciclostile, Litografia Gili di Torino);
  • Gioberteide 1949, 1949 (direttore responsabile: Guido Reduzzi; stampa a ciclostile, Litografia Viretto di Torino);
  • Gioberteide 1950, 1950 (direttore responsabile: Giuseppe Del Colle; redattore capo: Giorgio Castello; stampa a ciclostile);
  • Gioberteide 1951, 1951 (direttore responsabile: Giovanni Gallino; stampa a ciclostile, Arti Grafiche E. Gili di Torino).

Liceo scientifico “Galileo Ferraris”

  • Questo e quello. Rivista umoristica per gli studenti del R. Liceo scientifico G. Ferraris. A.S. 1936-37 XV, [1937] (direttore responsabile e redattore: Carlo Fanti; redattori e illustratori: Umberto Curcio, Renato Dellaferrera; stampa a ciclostile, Arti Grafiche E. Gili di Torino);
  • Solletico. R. Liceo scientifico 1938, 1938 (direttore responsabile e redattore: Fernando Gorret (Zac!); redattori e illustratori: Luciano Trabucco (Trab), Giovanni Marchisio (Mar), Glauco Signetto (Glock); stampa a ciclostile, Arti Grafiche E. Gili di Torino);
  • La gazzosa. Numero unico del Liceo scientifico, 1940-41 (direttore responsabile Gianni Goitre; stampa a ciclostile, Tipo Litografia Antonio Viretto di Torino).

Accademie militari, battaglioni e corsi preparatori universitari

Numeri unici prodotti dagli allievi di accademie militari, battaglioni e di corsi preparatori universitari.

Modena, Scuola militare:

  • Ricordo del carnevale di Modena 1892, 1892 (stampa a ciclostile, Lit. G. Pizzolotti di Modena).

Fano, Scuola allievi ufficiali di complemento (A.U.C.):

  • 3° corso universitario A. XVIII. Scuola A.U.C. Fano, Bologna, Arti grafiche Guidastri & Roncagli, 1940 (redazione: Ezio Suppini; in coda l’elenco degli allievi del I e del II battaglione).

Aosta, Scuola centrale militare d’alpinismo:

  • La va a strappi... Scuola centrale militare d’alpinismo, I° btg universitari. Aosta - Porta Littoria 15 marzo 15 giugno 1941-XIX, Torino, La Grafica Moderna, 1941 (direttore responsabile: Piero Cremese; in coda l’elenco dei partecipanti della I-II-V compagnia);
  • cartolina illustrata della Scuola centrale militare di alpinismo - Battaglioni universitari Aosta, stampa Istituto geografico De Agostini di Novara, 1941.

Torino, Reale Accademia di artiglieria e genio, corso preparatorio del 92° reggimento fanteria, corso nazionale di perfezionamento per insegnanti di educazione fisica:

  • Mac π 100. 116 corso, Torino, Arti grafiche Castello, s.d. [1936?];
  • Siamo fiaccole di vita. 92° reggimento fanteria “veni nec recedam”, marzo-giugno 1941, Torino, Tip. Roggero e Tortia, 1941 (sottotitolo: “Numero unico del Battaglione universitario di addestramento”; in coda l’elenco dei membri del Battaglione universitario di addestramento);
  • Corso di perfezionamento di educazione fisica - Torino. Anno XX, agosto 1942 (stampa a ciclostile, Litografia Biamino Candido di Torino).

Vercelli, Corso preparatorio del I reggimento carristi:

  • 10^ compagnia. 1° reggimento carristi, corso preparatorio universitari, Vercelli, Tip. Chais, 1941 (direttore responsabile: Antonio Fichelett; in coda l’elenco degli allievi della X compagnia).

Verona, Battaglione universitario del 32° reggimento fanteria carrista:

  • Mille lire costava la copertina. Numero unico del battaglione universitario 32° reggimento fanteria carrista, Verona, Arti grafiche Albarelli-Marchesetti, 1941.

«Il Secolo illustrato»

Numeri che presentano illustrazioni e articoli relativi a iniziative giovanili e studentesche.

  • A. II, n. 27, 1890, p. 112: illustrazione “Il veglione studentesco del 22 marzo in Napoli – disegno dal vero di E. Matania”;
  • A. VII, n. 285, 1895, pp. 77-78: trafiletto e illustrazione “Le feste di beneficenza dell’Associazione Universitaria Genovese – schizzi dal vero di P. Gamba”;
  • A. XIV, n. 663, 28 settembre 1902, copertina e p. 305: illustrazione “Ricevimento di Marconi nell’Archiginnasio di Bologna”;
  • A. XVII, n. 795, 9 aprile 1905, copertina e p. 114: illustrazione “Il congresso degli studenti a Pavia. Le feste in città – disegno di a. Bonamore”.

Si conserva inoltre Bologna nel 1888. L’esposizione, il Centenario dell’Università (supplemento straordinario a «Il Secolo», A. XXII, n. 7966 (10 giugno 1888).

Pier Giorgio Frassati, Adelaide Ametis

  • pagina del quotidiano «La Stampa» recante l'articolo "In memoria di Pier Giorgio Frassati", 10 luglio 1925;
  • fotografia ritagliata da un periodico illustrato, accompagnata dalla didascalia "Torino - Gli imponenti funerali del figlio del senatore Frassati", senza data;
  • 9 cartoline commemorative, con riproduzioni di ritratti di Pier Giorgio Frassati, della casa in cui ha vissuto (corso Galileo Ferraris 70, Torino), della tomba a Pollone (Biella) e della lapide commemorativa posta nella parrocchia di Nostra Signora delle Grazie a Torino; una è in bianco, le altre sono compilate da Adelaide Ametis: si tratta per lo più di saluti e ringraziamenti in risposta a lettere inviate dai coniugi Collo, l'ingegnere Paolo e la moglie Lidia Baggio, in occasione dell'anniversario della morte di Pier Giorgio (4 luglio 1925), 1935-48;
  • lettera di Adelaide Ametis in risposta alla missiva di Lidia Baggio sulla difficile situazione lavorativa del marito Paolo Collo, 13 febbraio 1941.

Pietro Maria Fioretta

Componimento poetico "Al Cav. Pietro Dott. Fioretta", a lui dedicato dal nipote Bartolomeo Fioretta in data 29 giugno 1877 per lo scampato pericolo di morte dovuto a una grave malattia, 1877.

Università di Genova, Facoltà di Giurisprudenza e di Lettere e filosofia

Tesi discusse presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Genova da:

  • Pio Giuseppe Cavalleri, tesi di licenza, 25 lug. 1829;
  • Costantino Radicati, tesi di laurea, 1833 (3 copie);
  • Stefano Roverissi, tesi di laurea, 1832.

Diplomi conferiti dall'Università di Genova a:

  • Pietro Della Rocca, diploma di magistero per lo studio della Giurisprudenza, il 10 ago. 1843;
  • Angelo Balestrini, diploma di baccellierato in Giurisprudenza, 3 ago. 1847;
  • Giacomo Piccone, diploma di laurea in Giurisprudenza, 30 giu. 1854;
  • Francesco Ravetti, diploma di laurea in Lettere, 16 lug. 1887.

Università di Macerata

Documenti relativi agli studi di Luigi Burocchi da Castro Clementino presso l'Università di Macerata:

  • diploma che attesta il primo premio della Scuola di Fisica, 27 giu. 1842;
  • certificato d’iscrizione al secondo anno del corso di Matematica applicata per l’anno 1842-43, 14 nov. 1842;
  • diploma di agrimensore, 25 feb. 1847.

Libretti di iscrizione e tessere di riconoscimento

Tessere di riconoscimento e libretti d'iscrizione di Università e Istituti superiori italiani, dagli anni Dieci agli anni Sessanta del XX secolo.

Tessere di riconoscimento:

  • Alessandro Baggio, Istituto superiore di Studi commerciali di Torino (1914-10-31);
  • Giacomo Bianco, Politecnico di Torino, Ingegneria (1943-11-05);
  • Lidia Carletti, Università di Pisa, Chimica e farmacia (1925-10-30);
  • Giovanni Dolcino, Istituto superiore di Medicina veterinaria di Torino (1934-01-03);
  • Carlo Gallotti, Università di Pavia, Farmacia (1936-10-27);
  • Ada Garaventa, Accademia Albertina di Belle Arti e Liceo Artistico di Torino (1940-05-07);
  • Mario Mairano, Università di Torino, Medicina e chirurgia (1916-03-01);
  • Annetta Pironetti, Università di Torino, Farmacia (1922-10-09);
  • Metello Rossi, Università di Torino, Giurisprudenza (1921-10-10).

Libretti d'iscrizione:

  • Alberto Vincenzo Chiamberlando, Università di Torino, Facoltà di Economia e commercio (1963-64);
  • Dino Colombani, Università di Torino, Facoltà di Scienze Economiche e commerciali (1935-36);
  • Mario Del Piano, Università di Torino, Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali, Matematica (1918-19);
  • Antonio Lantrua, Politecnico di Torino, Ingegneria industriale (1947-48);
  • Alberto Pesce, Istituto superiore di Architettura di Torino (1934-35), confluito nella Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino (1937-38);
  • Antonietto Rolfo, Istituto universitario di Economia e commercio di Venezia, Lingue e letterature straniere (1943-44);
  • Mario Stella, Politecnico di Torino, Ingegneria industriale meccanica (1913-14).

Ballo dell'orso del 1755

Materiali relativi ai fatti occorsi a Torino alla fine di novembre del 1755, quando gli studenti si opposero con la forza allo svolgimento del ballo dell'orso e di un combattimento tra animali nel cortile dell'Ateneo, ritenendo tali manifestazioni lesive dell'onore dell'istituzione e proprio. Lo spettacolo, proposto da un "ciurmadore", era stato autorizzato da Carlo Luigi Caissotti, capo del Magistrato della Riforma. Dopo la distruzione delle palizzate montate per il circo, gli studenti respinsero un corpo di guardia inviato sul posto dalle autorità, che desistettero dall'intento e disposero il trasferimento dello spettacolo al Valentino.

Si conservano:

  • fascicolo recante le Composizioni poetiche sul fatto seguito nella Regia Università di Torino nel 1759, post 1759;
  • opuscolo: Efisio Giglio Tos, Il ballo dell'orso, Tipografia degli Artigianelli, Torino, 1902 (4 copie).

Tumulti del 1791-1792

Le agitazioni del 1791 scoppiarono a seguito dell'arresto di Giuseppe Parena, studente di Chirurgia apprendista presso il chirurgo Verna. Il ragazzo aveva schiaffeggiato una prostituta, Vittoria Fontana detta "bella Cabassina", dopo che questa lo aveva derubato. Le fonti e la storiografia propongono almeno due ricostruzioni dei fatti: la prima identifica come protettore della donna il sostituto assessore Antonio Zappa, che servendosi delle false accuse del parrucchiere e spia del Vicariato Lorenzo Oddono fece arrestare il giovane. La seconda vede invece come complice della donna solamente Oddono, che tramite una denuncia fraudolenta fece ordinare l’arresto del giovane da parte di Zappa, vittima anch’egli del raggiro. In entrambi i casi era violato il privilegio del foro: a difesa di questa immunità giuridica si levò la violenta sommossa armata degli studenti universitari e del Collegio delle Provincie, spalleggiati dagli artigiani e dai commercianti al minuto, che fu fronteggiata dall'esercito e si placò solamente dopo le pubbliche scuse di Zappa, la sua rimozione dalla carica e l'arresto di Oddono e della prostituta, esposti alla pubblica gogna. Il manoscritto in esame riporta la versione che incrimina Zappa come reo del misfatto, citando i nomi di varie autorità accademiche e della pubblica sicurezza cittadina, ma non quelli dello studente e della donna.
Il 25 marzo 1792 scoppiarono nuovi tumulti: dopo aver solidarizzato l’anno precedente, gli studenti - in particolare quelli del Collegio delle Provincie - si scontrarono con gli "Artisti" (gli artigiani), fiancheggiati dai “Bottegai”. Alla base, il malcontento suscitato dalla concessione di speciali privilegi agli studenti, non parimenti accordati ad artigiani e commercianti. Una banale rissa nei pressi della Porta Nuova degenerò nei giorni seguenti in scontri armati per le vie della città: sono segnalati morti e feriti, nonché l'intervento dell'esercito.

Si conserva un opuscolo manoscritto sui tumulti studenteschi scoppiati a Torino tra il 6 e il 10 giugno 1791 e il 25 marzo 1792, post 1792:

  • I fasc.: presenta una relazione in prosa, intitolata Relazione De' fatti seguiti a Torino Li 6, 7, 8, 9 e 10 del mese di Giugno 1791 e datata 11 giugno 1791;
  • bifoglio sciolto: dà un resoconto in versi del medesimo episodio, senza titolo e data; mutila della prima parte;
  • II fasc.: reca una cronaca in versi, intitolata Lettera informativa de' passati tumulti e datata 27 marzo 1792.

Proteste in occasione della commemorazione di Carducci

Il 16 febbraio 1907 morì Giosuè Carducci. Nei giorni seguenti l’Università di Torino ne affidò la commemorazione ad Arturo Graf, ordinario di Letteratura italiana. Sollecitato allo stesso scopo dal ministro della Pubblica istruzione Luigi Rava e dagli studenti romani, Graf rifiutò l’invito di tenere la propria lectio magistralis in Campidoglio. La conferenza si sarebbe tenuta piuttosto presso l’aula magna dell’Ateneo torinese, nell’orario abituale del suo corso, e avrebbe avuto un taglio prettamente accademico. La data prescelta fu il 26 febbraio: segnalando l’appuntamento, la cronaca locale ribadiva che, a causa dell’esigua disponibilità di posti, la cerimonia sarebbe stata aperta in primo luogo agli allievi. Tale disposizione fu invece disattesa: la sala era stata riservata per la maggior parte ad ospiti invitati. Si innescò quindi la protesta, che impedì lo svolgimento della commemorazione.
Nei giorni successivi l’agitazione non si affievolì, anche perché «La Stampa» aveva pubblicato una serie di articoli molto critici verso gli studenti, accusandoli per l’indisciplina e per l’offesa alla memoria di Carducci. Nacquero manifestazioni contro il quotidiano, che proseguirono sino all’inizio del mese successivo. Il 1° marzo un corteo raggiunse la sede del giornale: dispersi dalla polizia, i partecipanti tornarono nel cortile dell’Ateneo, disturbando le lezioni e dando alle fiamme alcune copie del giornale. A causa della sommossa l’Università fu quindi chiusa. Alla versione data da «La Stampa», gli studenti risposero con la pubblicazione di un manifesto e di fogli volanti, nei quali offrirono la loro ricostruzione dei fatti.

Si conservano due numeri unici, prodotti dagli studenti:

  • La campana degli studenti, Torino, Tip. Sartori, 3 marzo 1907 (sottotitolo: “Voi suonate le vostre trombe, noi suoneremo le nostre campane”);
  • Campana a stormo, Torino, Tip. Sartori, 4 marzo 1907 (sottotitolo: “Voi suonate le vostre trombe, noi suoneremo le nostre campane”).

Associazione "Galileo Ferraris", poi Sindacato nazionale allievi ingegneri - S.N.A.I.

Materiali relativi all'Associazione "Galileo Ferraris", poi sezione torinese del Sindacato nazionale allievi ingegneri:

  • biglietto d'invito "al trattenimento musicale" indirizzato a "Avv. Riva e fam.", stampa Wolf e & di Torino, s.d. [anni Dieci XX secolo];
  • cartolina non compilata relativa al I congresso internazionale degli allievi ingegneri di Torino (3-6 maggio 1911) illustrata da E. Musso, stampa Tip. Vincenzo Bona di Torino, 1911;
  • opuscolo: 50° anniversario della fondazione della Scuola d'applicazione degli ingegneri al Valentino. La scuola e le sue glorie, Torino, Fiandesio e C., 1911. In testa: "Associazione Galileo Ferraris"; trattasi del numero speciale della rivista «Il Valentino», A. I (2 copie);
  • «Il Valentino. Rivista tecnica mensile illustrata dell'associazione Galileo Ferraris», A. II, n. 3, marzo 1912 (2 copie);
  • «Il Politecnico italiano. Organo ufficiale del Sindacato nazionale allievi ingegneri», A. I, n. 1, dicembre 1921.
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