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Tesi del 1852

Per il titolo di Ingegnere idraulico: Alessandro Turinetti.

Tesi del 1854

Per il titolo di Ingegnere idraulico: Domenico Seimandi.
Per il titolo di Ingegnere idraulico e di Architetto civile: Camillo Bernardi.

Tesi del 1856

Per il titolo di Ingegnere idraulico e di Architetto civile: Sebastiano Scaparone e Alessandro Testore.

Tesi del 1861

Per il titolo di Ingegnere idraulico e di Architetto civile: Gaudenzio Negretti, Enrico Toppia (2 copie) e Vincenzo Crosa.

Coperte prive di dissertazione

Coperte di tesi prive della compagine. Per analogia sembrano ricollegabili agli esemplari fatti stampare dagli allievi dell'Università e della Scuola d'applicazione per gli ingegneri di Torino.

Tesi del 1865

Tesi di: Francesco Amandola (Dei ventilatori, tav.), Secondo Carena (Cenni sulle locomobili a vapore e relazione delle esperienze fatte sopra una di queste macchine della casa Barrett e C. di Londra come esercitazione del corso di Macchine a vapore e ferrovie, tav.), Giovanni Falcioni (Macchine a colonne d'acqua, tav.), Fermo Gazzi (senza titolo [Sulle acque]), Quinto Gennari (Strade ferrate. Intorno ai cambiamenti di via, tav.), Enrico Genocchi (Degli archi equilibrati, tav.), Secondo Guaschino (Archi metallici, tav.), Francesco Landini (Dei legnami), Luciano Lanino (Dell'infrenamento dei convogli sulle strade ferrate, tav.), Pasquale Lavista (Cenni sul passaggio dei convogli in curva, tav., 2 copie), Achille Lenti (Dissertazione sul nuovo scalo per le ferrovie costrutto a Porta Nuova in Torino, tav.), Clemente Mensio (Sui ponti pensili, tav.), Giuseppe Montuori (Locomotiva merci a quattro cilindri - sistema Petiét, tav.), Lanfranco Mossini (Apparecchio ortogonale parallelo per la costruzione delle volte oblique, tav.), Celso Parvopassu (Cenni sulle chiuse stabili dei fiumi), Carlo Pelliccia (Delle strade ferrate a cavalli), Ambrogio Perincioli (Sulla costruzione delle gallerie sotterranee, tav.), Tomaso Prinetti (Delle strade ferrate a cavalli. Determinazione del coefficiente di trazione sulla Tramway Centrale Canavese), Melchior Pulciano (Della trazione sulle strade ferrate), Giovanni Angelo Reycend (Influenza dell'Arco sullo stile Architettonico, tav.), Pietro Rosazza (Calci, cementi, malte), Giulio Rubini (Il metodo grafico Zeuner per lo studio della distribuzione del vapore, tav.), Giovanni Sacheri (Sulle macchine a vapori combinati. Teoria ed applicazione ad una macchina eteridrica, tav., 2 copie), Eugenio Sinistrario (Monografia storica delle macchine a vapore locomotive), Carlo Tamburelli (Osservazioni sulla costruzione del ponte metallico sul Po a Mezzanacorti *), Vittore Zoppetti (Ricerca dei punti di minima altezza di una catena di montagne, tav.) e Ferdinando Maria Zucchetti (Della curva elastica dei solidi di sezione costante sottoposti a sforzi determinati).

Tesi del 1866

Tesi di: Vincenzo Adorni (Degli strumenti anemometrici e della misura dei loro coefficienti, tav., 2 copie), Vittorio Antonino (L'odontografo di R. Willis. Sua teoria ed uso, tav.), Lodovico Barbò (Cenni sui concimi), Giuseppe Bernasconi (Delle incavallature per Tetti e per Tettoie, tav.), Giovanni Berruti (Dei volanti applicati alle macchine, tav.), Giovanni Botto (Teoria elementare delle macchina ad aria calda, tav.), Giovambattista Bovo (Cenni di voltimetria, tav., 2 copie), Alberto Burzio (Sulle ferrovie in montagna e specialmente sul nuovo sistema Fell di locomozione a guida centrale pel valico del Moncenisio, tav.), Antonio Cao Pinna (Cenni generali sulla teoria dell'urto ed in particolare delle macchine a pestare e dei magli, tav.), Giuseppe Chiaraviglio (Cenni sulla fabbricazione del gaz. Relazione di una visita fatta dagli allievi della R. Scuola d'Applicazione degli ingegneri all'Officina della Società dei Consumatori in Torino, tav.), Giacomo Dematteis (Cenni intorno alla fabbricazione ed alle condotte di gaz-luce), Emilio Gorgo (Flessione di solidi rettilinei appoggiati in più punti e gravati di pesi uniformemente distribuiti nella loro lunghezza, tav.), Giovanni Gribodo (Cenni sulla trazione nelle forti pendenze coi sistemi funicolari, tav.), Giovanni Marsaglia (Cenni sui Motori idraulici in generale e sulle Turbini in particolare, tav.), Luigi Mascaretti (Della spinta delle terre contro i muri di sostegno, tav.), Adolfo Mattirolo (Pompe a forza centrifuga, tav., 2 copie), Gaspare Mazza (Cenni sui molini a grano, tav.), Silvio Mosca (Relazione delle esperienze fatte dagli allievi del Corso di Macchine a vapore e Ferrovie sopra una macchina ad aria calda di Ericson [Ericsson] senza rigeneratore. Conclusioni circa l'uso delle Macchine ad aria calda in generale, tav.), Enrico Mottura (Sulla costruzione delle strade, tav.), Giovanni Neri (Dei ponti e viadotti per strade ferrate, tav.), Enrico Pani Panzali (Delle incavallature in ferro, tav.), Fortunato Pautrier (Dei principali meccanismi di Trazione per superare le forti pendenze sulle Strade Ferrate, tav.), Giovanni Quaglio (Principii di termodinamica, tav.), Giuseppe Rocca Pakiody (Cenni sui minerali di piombo in generale e sulla Galena in particolare), Lodovico Scarabelli (Cenni sulla irrigazione dei fondi rustici, tav.), Vittorio Sclopis (Del Planimetro Polare di Amsler. Teoria ed uso, tav.), Giuseppe Tonta (Cenni sulla flessione piana dei solidi inizialmente curvi, tav., 2 copie) e Germano Vogliano (Cenni sopra alcune importanti applicazioni di termodinamica).

Tesi del 1867

Tesi di: Francesco Casati (Degli argini, tav.) e Giuseppe Jacod (Cenni sulle ferrovie atmosferiche).

Tesi del 1876

Tesi di: Cesare Abbati (Acquedotto in ferro, tav.), Francesco Maria Cabella (Studio sul progetto Minghetti di una perequazione fondiaria nel Regno d'Italia applicato alla Sardegna), Giuseppe Castagneri (Studio del progetto di un tronco di strada carreggiabile, tav.), Francesco Cavenago (Cenni sul drenaggio), Giuseppe Dulio (Cenni sulla fabbricazione del ferro), Carlo Giovara (Dell'aria compressa e sue applicazioni, tav.), Felice Giuseppe Pelliti (Degli archi equilibrati, tav.), Silvio Puecher-Passavalli (Considerazione intorno ai principii fondamentali di termodinamica, tav.), Vittorio Robello (Connessioni metalliche, tav.) e Domenico Rolla (Dei movimenti di terra, tav.).

Università di Padova, Facoltà di Giurisprudenza e Medicina

Documenti relativi al conferimento dei gradi accademici presso l'Univerisità di Padova:

  • Argomentazioni discusse da Anton Cornelius Parmantier di Amburgo a seguito della laurea conseguita presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Padova, 9 lug. 1690. Parmentier si laureò il 22 giugno 1690 innanzi al Collegio Veneto giurista. La disputa di cui si conserva copia si tenne invece "in florentissima Academia V.C. Joannis Baptistae Castelli", professore dell'Università di Padova: è dedicata al principe vescovo di Münster Friedrich Christian von Plettenberg-Lenhausen e richiama ripetutamente la laurea, in particolare nei tre componimenti poetici, dedicati al candidato, che precedono le questioni discusse.
  • Passi del De Rerum Natura di Tito Lucrezio Caro tradotti da A. Tolomei e dedicati a Carlo Faccioli in occasione della laurea (Giurisprudenza, 1863).
  • Sonetti dedicati in occasione della laurea a:
    • Federigo Barnaba (Giurisprudenza, 1837);
    • Luigi Mazzon (Medicina, 1840);
    • Carlo Tian (Medicina, 1842).

Università di Pavia, Facoltà di Giurisprudenza, Medicina e Scienze MFN

Tesi discusse presso le Facoltà di Giurisprudenza e Medicina dell'Università di Pavia da:

  • Giovanni Calvi di Cremona: tesi di Medicina razionale discusse sotto gli auspici del Senato di Milano e con l'appoggio del professore di Medicina Paolo Valcarenghi di Cremona, mag. 1745;
  • Maria Pellegrina Amoretti: tesi di laurea in Giurisprudenza dedicate all'arciduchessa d'Austria Maria Beatrice d'Este, 25 giu. 1777; risulta promotore dell'Amoretti il professor Luigi Cremani e figurano come sue sostenitrici la contessa Enrichetta Bolognini, moglie del decano della Facoltà Giovanni Silva, e la marchesa Maria Ordogno di Rosales, moglie del professor Giuseppe Belcredi.
  • Giacomo Attilio Cenedella: tesi di laurea in Chimica, sotto gli auspici del professore ordinario di Storia naturale Giovanni Maria Zendrini (Sul fuoco-greco. Ricerche storico-sperimentali, Facoltà di Medicina), 4 ago. 1841;
  • Giovanni Volpi: tesi di laurea in Medicina, sotto gli auspici del professore ordinario di Botanica Giuseppe Moretti (Delle acque minerali di S. Pellegrino), mag. 1837.

Le tesi di Amoretti sono parte di un volume miscellaneo stampato da Porro e Bianchi di Pavia che raccoglie materiali vari relativi alla cerimonia di laurea:

  • dedica di Giuseppe Antonio Menagliotti, che raccolse i componimenti editi nel volume, alla marchesa Maria Ordogno di Rosales Belcredi;
  • dettagliato resoconto della cerimonia;
  • componimenti poetici dedicati alla laureata (autori nominati: Carlo Amoretti, Francesco Amoretti, Pietro Annovi, Ferdinando Bellini, Alessandro Biancoli, Giovanni Maria Bicetti de’ Buttinoni, Francesco Bocci, Antonio Maria Borgognini, Luigi Boschi, Paolo Emilio Campi, Ambrogio Candiani, Francesco Carcano, Giuliano Cassani, Francesco Saverio Catani, Riccardo Cellesi, Antonio Cerati, Alfonso Coccapani, Francesco Contoli, conte Delci, Angelo Maria Durini, Giacomo Fantone, Girolamo Ferri, Giuseppe Friggi, Adelmo Fugazza, Agostino Gambarelli, Giacinto Gandini, Giuseppe de’ Giorgi, Antonio Laghi [Lachius], Antonio Lambertenghi, Francesco Maccabelli, Luigi Maino, Giasone Maino, Luigi Marliani, Giuseppe Antonio Menagliotti, Pagnini (carmelitano), Agostino Papa, Giuseppe Parini, Giuseppe Pasquali, Gian Carlo Passeroni, Giuseppe Antonio Pessani, Giulio Piani, Giuseppe Pierotti, Claudio del Poggio, Mario Ranteri Bianchi, Paolo Sappa, Giuseppe Sarchiani, Giovanni Sartirana, Luigi Targioni, Giambattista Tosi, Francesco Saverio Vai, Giovanni Battista Vicini, Angelo Teodoro Villa, Bernardo Zamagna, Siro della Zoppa, “Sergesio Cretense”).
  • traduzione dell’orazione latina di Luigi Cremani, professore di Giurisprudenza criminale (se ne conserva anche un secondo esemplare privo di coperta, di differente edizione);
  • catalogo degli associati.

Diplomi e certificati conferiti dall'Università di Pavia a:

  • Giambattista Nicorini di Abbiategrasso [Milano], certificato d’iscrizione alla Facoltà di Giurisprudenza per l’anno 1859-60, 30 dic. 1859;
  • Giuseppe Masini (?) di Sale [Alessandria], diploma di laurea in Chimica e farmacia, 11 lug. 1898.

Dispute filosofiche e teologiche

Argomentazioni filosofiche e teologiche organizzate per punti, destinate alla discussione pubblica da parte del candidato. Esemplari per lo più relativi a Torino e Moncalieri, con alcune copie da Alessandria, Tortona e Vercelli, XVIII sec. La dicitura "Theses", spesso presente, non rimanda al conferimento di un grado accademico. Generalmente le dispute si tenevano pubblicamente presso chiese di ordini religiosi (francescani, domenicani e agostiniani), segnalate in coda al testo unitamente alla data.

  • Proposizioni filosofiche dedicate alla duchessa Giovanna Maria Battista di Savoia Nemours e discusse da Giuseppe Bernardo Mombello di Moncalieri presso la chiesa dello Spirito Santo di Moncalieri nell'agosto 1715, Torino 1715.
  • Proposizioni teologiche discusse presso la chiesa di San Francesco di Moncalieri nell'aprile 1727 (anonimo; moderatore Giuseppe Ottaviano De Marchi, lettore di Teologia), [Torino 1727].
  • Proposizioni teologiche dedicate a padre Pietro Paolo Quaglino (dell’Ordine degli Eremitani di Sant'Agostino) e discusse da frate Giuseppe Nicolao Gloria di Vercelli (studente del medesimo ordine) presso la chiesa di Sant'Agostino di Torino nell'aprile 1729 (sostenuto da Giuseppe Maria Rofredo), Torino 1729.
  • Proposizioni filosofiche dedicate alla memoria di Giovanni Duns Scoto e a Ludovico da Carcano e discusse da Marcello da Cherasco presso la chiesa di San Tommaso di Torino (sostenuto da padre Abbondio [Abundio] di Vigone), Torino 1736.
  • Proposizioni filosofiche discusse da frate Angelo Vincenzo Torre di Torino (dell’Ordine dei Predicatori Domenicani) presso la chiesa di San Domenico di Torino nel giugno 1761 (sostenuto da Vittorio Tommaso Melani di Cuneo, professore di Filosofia nel Collegio dei frati predicatori di Torino), Torino 1761.
  • Proposizioni teologiche “De re sacramentaria” dedicate al cardinale Enrichetto Virginio Natta (vescovo di Alba e conte) e discusse dal chierico Pietro Giraudi di Alba il 21 giugno 1763 (sostenuto da Giuseppe Rovasenda, presbitero della Chiesa di Fruttuaria [San Benigno Canavese, TO?], professore di Teologia del Regio Liceo di Alba e prefetto degli studi), Torino 1763.
  • Proposizioni filosofiche dedicate a Ottavio Isidoro Mossi, abate dell’abbazia di San Mauro di Pulcherada a San Mauro Torinese (TO), e discusse da frate Serafino "Molinetensis" (dell’Ordine francescano dei Frati minori) presso la chiesa di Santa Maria degli Angeli di Torino nel luglio 1763 (sostenuto da padre Edoardo di Torino, lettore di Filosofia), Torino 1763.
  • Proposizioni di fisica generale e speciale discusse da Giovanni Battista Rossignoli di Vercelli, alunno del Seminario di Vercelli, nel 1764.
  • Proposizioni teologiche discusse da Basilio Rolando (monaco dell’Ordine cistercense della Congregazione di San Bernardo) presso la chiesa di Santa Maria della Consolazione di Torino [Santuario della Consolata] nel 1772 (sostenuto dal lettore di Teologia Ilario Sibilla), Torino 1772.
  • Proposizioni filosofiche discusse da Vincenzo Pullini (dell’Ordine dei Predicatori domenicani) presso la Chiesa di San Marco di Alessandria nel luglio 1774 (sostenuto da Vincenzo Teccio, lettore di Filosofia), Alessandria 1774.
  • Proposizioni filosofiche discusse da Ilario [Hilarion] Bertolotti, Ludovico Randon, Filippo Tempia e Romualdo Zampa (monaci dell’Ordine cistercense della Congregazione di San Bernardo e studenti di Filosofia del monastero di Santa Maria di Testona) presso la chiesa di San Francesco di Moncalieri il 29-30 giugno 1777 (sostenuti da padre Basilio Rolando, lettore di Filosofia nel medesimo Monastero), Torino 1777.
  • Proposizioni teologiche dedicate a Carlo Maurizio Pejretti (vescovo di Tortona) e discusse da Giovanni Battista Carante di Mornese (studente del seminario e del collegio di Tortona), presso la chiesa di San Marziano di Tortona nel 1787, Tortona 1787.
  • Proposizioni teologiche “De verbo nomine facto sanctorumque cultu” discusse da Anselme Guichard di Aosta (dell’Ordine francescano dei Frati minori conventuali) presso la chiesa di San Francesco di Torino (sostenuto da Gabriele Nava), Torino s.d..

Si conserva inoltre una tavola, frutto dell'assemblaggio di due carte, recanti rispettivamente le proposizioni teologiche discusse da Carlo Agostino Stoppani di Bologna presso la chiesa di Santa Maria del Popolo di Roma nel 1763 (sostenuto da Fulgenzio Richiardi di Chivasso) e l'incisione dell'episodio biblico di Mosè che difende le figlie del sacerdote Jetro al pozzo Madian (Esodo 2,16-21).

Pier Giorgio Frassati, Adelaide Ametis

  • pagina del quotidiano «La Stampa» recante l'articolo "In memoria di Pier Giorgio Frassati", 10 luglio 1925;
  • fotografia ritagliata da un periodico illustrato, accompagnata dalla didascalia "Torino - Gli imponenti funerali del figlio del senatore Frassati", senza data;
  • 9 cartoline commemorative, con riproduzioni di ritratti di Pier Giorgio Frassati, della casa in cui ha vissuto (corso Galileo Ferraris 70, Torino), della tomba a Pollone (Biella) e della lapide commemorativa posta nella parrocchia di Nostra Signora delle Grazie a Torino; una è in bianco, le altre sono compilate da Adelaide Ametis: si tratta per lo più di saluti e ringraziamenti in risposta a lettere inviate dai coniugi Collo, l'ingegnere Paolo e la moglie Lidia Baggio, in occasione dell'anniversario della morte di Pier Giorgio (4 luglio 1925), 1935-48;
  • lettera di Adelaide Ametis in risposta alla missiva di Lidia Baggio sulla difficile situazione lavorativa del marito Paolo Collo, 13 febbraio 1941.

Pietro Maria Fioretta

Componimento poetico "Al Cav. Pietro Dott. Fioretta", a lui dedicato dal nipote Bartolomeo Fioretta in data 29 giugno 1877 per lo scampato pericolo di morte dovuto a una grave malattia, 1877.

Scuola superiore di Metodo

La Scuola di Metodo normale fu istituita presso l’Università con il R. Biglietto del 4 giugno 1844, reso esecutivo col Manifesto del Magistrato della Riforma n. 444 del 10 luglio 1844, allo scopo di formare i maestri della Scuola elementare. A seconda dell'abilità dimostrata in sede d'esame, gli allievi conseguivano le Patenti di maestro di prima o di seconda scuola elementare; solo ai candidati più meritevoli erano concesse le Patenti di professore di Metodo, in previsione dell’apertura di scuole di Metodo provinciali. La scuola inaugurò il 26 agosto: fu Ferrante Aporti a tenere le lezioni, concluse il 30 settembre e seguite dagli esami scritti e orali.
Le R. Lettere-Patenti n. 515 del 1° agosto 1845 istituirono, a fianco della prima Scuola superiore di Metodo, le Scuole provinciali di Metodo, destinate a formare i maestri elementari; diversamente, alla Scuola superiore presso l’Ateneo rimaneva in capo la sola formazione dei professori di Metodo. Il regolamento annesso stabiliva per il corso superiore di Metodo la durata di un anno scolastico, da novembre a giugno. Le lezioni erano tenute da un professore, coadiuvato da due assistenti e da un maestro di disegno lineare. Per accedere all'esame di ammissione era necessario aver già frequentato un corso presso una Facoltà (per gli ecclesiastici non graduati era sufficiente l’attestato vescovile di frequenza al corso teologico nella diocesi d’appartenenza) e i corsi di Zoologia, Mineralogia, Botanica e Chimica Generale (la Patente di professore di Filosofia era accettata come titolo equipollente). L’esame orale verteva su queste quattro discipline e sulla Filosofia razionale ed era sostenuto con i rispettivi docenti e il professore di Metodo. A fine corso era previsto un esame scritto e uno orale alla presenza del professore, dei due assistenti, del maestro di disegno e di tre membri del Collegio di Scienze e Lettere: chi conseguiva le patenti era abilitato al ruolo di assistente presso le Scuole di Metodo provinciali e dopo due anni al ruolo di professore.
A partire dal 1849-50 il «Calendario scolastico» indica come biennale la durata del corso per conseguire il grado di professore di Metodo: "Nel 1° anno si studiano la Chimica generale, la Mineralogia, la Botanica e Zoologia, sostenendo poscia un esame di promozione su tutte le materie che formano l’argomento degli studi delle quattro classi elementari. Nel 2° anno gli alunni frequentano le lezioni teorico-pratiche sulla Pedagogia e sul Metodo generale e speciale proprio delle scuole elementari. Di questo insegnamento sono incaricati un professore e un assistente” (divenuti due a partire dall'anno seguente).
Il R.D. n. 1281 del 24 ottobre 1851 aggiunse alle cinque materie previste per l’esame di ammissione gli Elementi di Aritmetica e Geometria, suddividendo lo svolgimento della prova in due sedute con votazione distinta: il superamento della prima costituiva requisito di accesso alla seconda. Il R.D. n. 1306 del 17 dicembre 1851 separò la cattedra di Metodo generale dalla classe di Lettere, per ascriverla a quella di Filosofia.
La “legge Casati” (R.D.Lgs. n. 3725 del 13 nov. 1859, art. 357) istituisce infine nove Scuole normali per gli allievi maestri, facendo venir meno le Scuole provinciali di Metodo. Non risulta più prevista la Scuola superiore di Metodo presso l'Università.

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