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Descrizione archivistica
Archivio storico. Università degli Studi di Torino Con oggetti digitali
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Registri del protocollo generale

Protocolli della corrispondenza in entrata e in uscita gestita dal segretario dell'Università. I protocolli anteriori al 1860 sono strutturati in finche così intestate: nome dello scrivente e data della lettera; numero d'ordine; oggetto e tenore della lettera; corso della pratica; data della risposta; tenore della risposta. Presentano una rubrica. Non sono conservati i registri dal 1852 al 1940. Dal 1941 i registri si presentano strutturati in finche, con la pagina di sinistra destinata alla registrazione della corrispondenza in arrivo, quella di destra alla registrazione della corrispondenza in partenza. Il protocollo in arrivo prevede i campi: numero di protocollo; data, distinta in data della registrazione e data della carta in arrivo; numero di protocollo della carta in arrivo; provenienza; titolo delle pratiche in archivio; riassunto della lettera; classe; fascicolo. Il protocollo in partenza prevede i campi: numero delle carte in partenza, utilizzato in realtà per indicare la data della risposta; titolo della pratica in archivio; destinazione; riassunto della lettera. Si segnala che è assegnato lo stesso numero di protocollo alle lettere di risposta nonché alle successive lettere relative allo stesso procedimento.

Appunti manoscritti per una conferenza sulle principesse di Casa Savoia

  • IT ASUT EGIDI - Mafalda
  • Unità archivistica
  • 1902
  • Parte diEgidi, Pietro

Occasione della conferenza fu certamente la nascita, il 19 novembre 1902, della principessa Mafalda di Savoia, per celebrare la quale il ministro della Pubblica istruzione Nunzio Nasi dispose che in ciascuna classe degli istituti di istruzione secondaria si tenesse "una lezione per ricordare gli avvenimenti politici e biografici che si connettono al nome di Mafalda, e a quello delle altre principesse che illustrarono con singolari virtù la casa di Savoia."
Le schedine delineano lo sviluppo della conferenza, mentre le altre carte rappresentano un approfondimento sulla leggenda di Mafalda come evocata dallo storico Pietro Corelli ne "La Stella d'Italia o nove secoli di Casa Savoia" (1860).

Parini, Benedetto

Frammenti dell'archivio privato, rinvenuti all'interno di arredi a lui appartenuti.
Sono presenti: fotografie di Benedetto Parini, del padre Giovanni Luigi e probabilmente della madre Carolina Galvano Chirio;
pagelle scolastiche, dalle scuole elementari al liceo (1890-1901);
documenti relativi alla causa di separazione tra Pietro Brondi e Teresa Dogliero (1924-1927), coniugati nel 1920 (sono menzionati l'avvocato Bernardo Rippa e il procuratore Gioachino Boglione);
corrispondenza privata tra Teresa Dogliero e Benedetto Parini;
ricevute di alberghi, ristoranti, tintorie, sartorie.

Parini, Benedetto

Chiarloni, Anna

  • IT ASUT CHIARLONI
  • Fondo
  • 1975 - 2018

Corrispondenza personale di Anna Chiarloni con esponenti della scena letteraria e della germanistica tedesca: poeti, letterati, critici e accademici della Germania occidentale e orientale, con cui la studiosa ha intrattenuto vivi rapporti intellettuali e amicali, non solo epistolari, lungo tutta la propria carriera.

Chiarloni, Anna

Tesi per il conferimento del titolo di Ingegnere idraulico e Architetto civile

Tesi a stampa presentate per l'esame pubblico di Ingegnere idraulico e/o di Architetto civile. Gli elaborati sono costituiti da una o due tracce di temi (uno per conseguire un titolo, due per entrambi) di Ingegneria idraulica o/e di Architettura civile, svolti dai candidati nel corso della parte scritta dell'esame; in coda sono stampati gli argomenti estratti per la prova orale.

Il Regolamento per i corsi di Filosofia superiore, di Matematica e di Architettura, allegato al Manifesto del Magistrato della Riforma n. 629 del 4 ottobre 1847, disponeva che al termine dei corsi quadriennali di Matematica e di Architettura, dopo aver superato un esame privato su tutte le materie oggetto di studio alla fine di ogni anno accademico, si avesse accesso all'esame pubblico d’Ingegnere idraulico o di Architetto civile (art. 22). I professori di Idraulica, Costruzioni e Geometria pratica trasmettevano al preside o al vicepreside della Classe 15 argomenti estratti dai trattati spiegati durante l’anno, mentre il professore di Meccanica trasmetteva due diverse serie di 15 temi, una per l’esame pubblico d’Ingegnere idraulico e l’altra per quello d’Architetto civile, consistente in una parte limitata del programma (art. 23). Gli articoli 24-25 regolano il funzionamento della prova finale: “L’esame pubblico d’Ingegnere idraulico verserà sulla risoluzione in iscritto, accompagnato da tutti i necessarii disegni e calcoli de’ materiali, di un tema proposto alcuni mesi prima dal professore d’Idraulica, e sopra tre argomenti, uno d’Idraulica, uno di Meccanica e uno di Costruzioni [...]. L’esame pubblico di Architetto civile verserà sulla risoluzione in iscritto […] di un tema proposto al candidato alcuni mesi prima dal Professore di Architettura, e sopra tre argomenti, uno di Meccanica, uno di Costruzioni, ed uno di Geometria pratica”. Entrambi gli articoli prescrivevano che il tema e i tre argomenti dovessero essere stampati a cura del candidato.
Ai soli studenti di Matematica era concessa la possibilità di conseguire la doppia qualifica mediante un unico esame privato al termine del quarto anno e un unico esame pubblico, costituito da una prova d’Idraulica, una d’Architettura e un’interrogazione su quattro temi, Idraulica, Meccanica, Costruzioni e Geometria pratica (art. 29). Gli ingegneri potevano inoltre sostenere dopo tre mesi dal conseguimento del titolo l’esame pubblico di Architetto civile, senza obbligo di sostenere un ulteriore corso o esame privato (art. 28). Gli architetti, per essere ammessi al pubblico esame di Ingegnere idraulico, dovevano frequentare per anno la scuola di Idraulica e sostenere un esame privato aggiuntivo su Analisi e Meccanica (artt. 30-31).
Il Regolamento fu confermato dal Regio Decreto n. 1284 del 1851 (art. 4).

Annuari e guide dello studente

  • Annuario dell'Associazione universitaria torinese. Anno I (1889-96), Tip. G. Candeletti, Torino, 1896;
  • Guida per lo studente in Torino pel 1904, R. Steglio e Comp., Torino, 1904;
  • Guida dello studente con illustrazioni e una pianta topografica dell'Esposizione, Stabilimento Tipografico Dott. Guido Momo, Torino, 1910.
    La Guida dello studente è redatta da Gino Galeazzi: nei ringraziamenti è segnalato che la copertina fu realizzata da Gaetano Nave; a seguire sono riportati il comitato d’onore e i soci benemeriti dell’A.T.U. e in chiusura sono pubblicati l’annuario dell’associazione universitaria per l’anno sociale 1909-10, il programma delle iniziative per quello successivo, lo statuto e i regolamenti. L’opuscolo passa in rassegna i vari dipartimenti collegati alle Facoltà dell’Università, il Politecnico, la Scuola superiore di commercio e la Scuola superiore di veterinaria, dei quali è dato un breve profilo storico, le biblioteche e i musei di Torino. Una sezione è specificamente dedicata alle norme e ai regolamenti degli Istituti superiori e fornisce informazioni pratiche sullo svolgimento della vita accademica e sul pagamento delle tasse scolastiche, dall’immatricolazione alla laurea. Seguono varie pagine riservate alle informazioni pratiche sulla città e all’Esposizione internazionale delle Industrie e del Lavoro, tenutasi a Torino nel 1910, di cui in chiusura è fornita una mappa. All’interno è inoltre pubblicato un intervento di Francesco Ruffini (L'Ateneo Torinese) e sono riprodotte le fotografie del cortile del Palazzo del Rettorato, della facciata e del cortile della sede del Politecnico in via Cavour, del Castello del Valentino visto da corso Marconi, del Museo del Risorgimento presso la Mole Antonelliana, di Palazzo Carignano e del monumento a Carlo Alberto e dell’Armeria Reale.

Consorzio Universitario Piemontese

  • IT ASUT CUP
  • Fondo
  • 1877 - 1972

Verbali delle adunanze, corrispondenza, contabilità, patrimonio.

Consorzio Universitario Piemontese

Istituto di Medicina legale

Dal 1878 al 1903 è direttore del Laboratorio Cesare Lombroso; dal 1904 Mario Carrara. A partire dal 1878 i fascicoli consentono di seguire con continuità le acquisizioni di strumentazione scientifica, di preparati e forniture necessarie all’attività sperimentale, di reperti destinati alla didattica e al museo, nonché il pagamento di prestazioni d’opera finalizzate alla loro preparazione. La preparazione di crani e scheletri è documentata per almeno vent’anni (1879-1899) e risulta affidata a Carlo Bonino (1879), Felice Peraldo (1881 e 1882), Battista Bricco, custode del Museo Anatomico (1896), Giovanni Cabria, inserviente del Gabinetto di Medicina legale (1896 e 1899). Frequenti anche le attestazioni relative alla preparazione di maschere di cadaveri, tra le quali si segnala il «modello del capo dell’assassino Cavaglià appesosi» per cui ricevette £ 20 Edoardo Bonanate, formatore dell’Accademia, o di «getti in plastica» di cranî e cervelli. Ventitré oggetti, tra cui il cavo craniano in due parti di Villella, il cranio di Volta, il cervello di Gatti, una testa di prostituta sono elencati in una quietanza del 31 dicembre 1878 a firma di Agostino Caudana, che ricevette per il suo lavoro £ 368 (1879). Numerosi sono i pagamenti concernenti la ritrattistica e fotografia di criminali, carcerati, epilettici, alienati (1881-92). Vanno inoltre segnalati due ambiti di interesse di Lombroso non meno significativi: gli studi sull’origine della pellagra, a cui vanno ricondotti gli acquisti di mais sano e avariato, nonché il pagamento delle spese per la panificazione, affidata a panetterie sempre diverse (anni 1881-1888) e quelli su ipnotismo e spiritismo, cui è riferibile il pagamento di trenta lire a vantaggio di tale Achille Regis «per n. 6 sedute di ipnotismo, fakirismo e divinazione del pensiero» (anno 1892).
Nei conti del 1909 figurano il rimborso di £ 18 a Maria Clotilde Bertetti per 3 tavole murali ad acquerello con disegni di ferite; e di £ 20 a Ignazio De Fraja per un disegno acquerallato a colori. Nei conti del 1914 figura il rimborso di £ 120,05 al pittore Carlo Thermignon per l'esecuzione di sei tavole murarie ad acquerello.
Negli anni dal 1916 al 1920 è presente il solo elenco degli oggetti che si intende acquistare.

CESMEO – Istituto Internazionale di Studi Asiatici Avanzati

  • IT ASUT CESMEO
  • Fondo
  • 1982 - 2016
  • Verbali del Consiglio di Amministrazione dal 30 luglio 1982 al 23 febbraio 2016.
  • Documentazione relativa alle attività di promozione della ricerca scientifica e della conoscenza delle lingue asiatiche - cinese, giapponese, hindi, indonesiano, thai, tibetano.
  • Carte relative all'acquisizione, nel 1985, della biblioteca del professor Jean Boisselier (1912-1996), di cui è conservato anche il catalogo a stampa.
  • Documentazione amministrativa e contabile.

CESMEO - Centro Piemontese di Studi sul Medio ed Estremo Oriente

Lezioni di Meccanica razionale 1862-63

Testo delle 140 lezioni tenute dal 17 novembre 1862 al 30 giugno 1863, corrispondenti al corso completo.
E' presente il sommario dalla lezione 33.a all'ultima, mentre il sommario delle precedenti, relative alla Cinematica, è stato omesso dallo stesso Erba.

Tesi del 1905

Per il grado di laurea: Pietro Torriano (La violenza nella formazione del diritto. Le teorie dello Stricker, Menger, Gumpiowicz, Nietzghe [sic!]).

Tesi del 1896

Per il gradi di laurea: Saverio Fino (Del diritto di tener banchi in chiesa).

Tesi del 1871

Per il grado di laurea: Giovanni Antonio Gallizio (Le autonomie locali ed il governo centrale).

Tesi del 1867

Per il grado di laurea: Giovanni Aliora ed Enrico Chicco.

Tesi del 1845

Per il grado di licenza: Adolfo De Foresta.
Per il grado di aggregazione al Collegio: Giorgio Anselmi.

Tesi del 1843

Per il grado di licenza: Cesare Aluffi, Flaminio Baudi di Selve, Federico Giuseppe Biesta, Carlo Caire, Bernardo Casalis, Ferdinando Crola, Claudio Nicola Gerbore, Giovanni Ravera, Alessandro Scozia di Calliano, Edoardo Tagliacarne e Carlo Felice Theseo.
Per il grado di laurea: Angelo Aymeri, Ferdinando Bertecca, Ignazio Canevali, Augusto Cauvin, Felice Enrico Isnardi, Giovanni Battista Olivero, Paolo Panera e Carlo Francesco Viancino.

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