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Collezione "Marco Albera" With digital objects
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Padova, goliardia universitaria

Numeri unici prodotti dagli studenti:

  • 8 Febbraio 1848-1948. Universa Patavina-Universis Libertas, Padova, Stediv, 1948 (sulla prima carta: "Pubblicazione edita a cura del Tribunato Universitario di Padova in occasione del 1° centenario dell'8 febbraio 1848");
  • L’iperbole di sorbole, Padova, Tip. Aquila, 1963.

Roma, goliardia universitaria

Numeri unici prodotti dagli studenti della Scuola d'Applicazione per gli ingegneri, poi Scuola d'ingegneria di Roma, editi annualmente in occasione della ricorrenza goliardica del “Mac π 100”. L’espressione Mak P 100 (o Mak π 100, Mac π 100) deriva dal piemontese “mach pì” (solo più) e trova origine nell’ambito delle accademie militari: indica la cerimonia che ancora oggi si tiene a cento giorni dal diploma. Ad inizio Novecento la tradizione passò anche alle scuole non militari, trasformandosi in una ricorrenza a carattere goliardico.

  • Fugit iucunditas, s.d. [1913];
  • Mac π 100. Roma 1914, Roma, Tipo-litografica Ferri, 1914;
  • Mac π 100 MCMXV, 1915;
  • Mac π 100. R. Scuola d’ingegneria, Roma. Anno 1927, Roma, Tip. Vittorio Ferri, 1927;
  • Mac π cento. R. Scuola di ingegneria, Roma 1928, Roma, Tip. Vittorio Ferri, 1928;
  • Mac π 100. R. Scuola d'ingegneria di Roma 1929, A. VII, Roma, Tip. Vittorio Ferri, 1929;
  • Mac π 100. Numero unico dei laureandi di ingegneria. Anno XVII, Roma, Novagrafia, 1939;
  • Mac π 100. Numero unico della Scuola degli ingegneri di Roma. Anno accademico 1951-52, Roma, Scuola ingegneria, 1952.

Si conserva inoltre un numero unico pubblicato dagli studenti dell'Università di Roma a seguito della crociera in Tripolitania (26 marzo-7 aprile): S.S.S.S.S. Goliardia. Roma, maggio 1928, 1928 (redattori: José Carlo Ponti, Giuseppe Valentini; stampa a ciclostile). Oltre a brani degli studenti, presenta testi di Gioacchino Volpe, professore di Storia politica moderna dell’Università di Roma; in coda reca la lista dei partecipanti.

«La Tribuna illustrata della domenica»

Numeri che presentano notizie e illustrazioni relative a iniziative studentesche.

  • A. VII, n. 27, 2 luglio 1899: illustrazione “Scenette romane. Il primo giorno degli esami all’Università”;
  • A. X. n. 46, 16 novembre 1902: illustrazione “Il grave conflitto di Innsbruck fra studenti italiani e tedeschi”;
  • A. XVI, n. 49, 6 dicembre 1908: illustrazione “I disordini di Vienna. Gli studenti italiani soverchiati dagli studenti viennesi”; trafiletto Dopo i dolorosi fatti di Vienna e fotoriproduzioni a corredo.

Copie sciolte e ritagli vari

Ritagli di periodici che presentano illustrazioni e articoli relativi a iniziative giovanili e studentesche.

  • «Il mondo illustrato. Giornale universale», A. I, n. 35, 28 agosto 1847, pp. 551-54: articolo di Gioachino Sereni Teatro e museo di anatomia in Modena corredato da tavole illustrate; A. II, n. 5, 22 gennaio 1848, pp. 53-54: illustrazione e articolo relativi ai moti del 1848 presso l’Università di Pavia e alle manifestazioni di solidarietà verso i compagni caduti degli studenti torinesi;
  • «L’Illustrazione universale», A. I, n. 14, 15 marzo 1874, pp. 109-10: illustrazione “La balanzoneide ovvero gli etruschi a Bologna 1874” (di Cantagalli Sabatini); A. II, n. 39-40, 6 giugno 1875, copertina: illustrazione “Napoli. I tumulti degli studenti all’Università” (di Francesco Paolo Michetti);
  • «Le monde illustré», A. XXIII, n. 1143, 22 marzo 1879, pp. 117-18: illustrazione relativa a una manifestazione studentesca tenutasi a San Pietroburgo; A. XXIII, n. 1150, 12 aprile 1879, pp. 235-36: illustrazione relativa alla festa del “Point Gamma” presso l’École polytechnique di Parigi il 15 marzo; A. XXIII, n. 1162, 5 luglio 1879, p. 16: illustrazione relativa al cinquantenario dell’École Centrale di Parigi presso l’Hôtel Continental;
  • «San Carlino. Giornale eccentrico», A. XVI, n. 3, 23-26 febbraio 1899: illustrazione e componimento in versi Berretti studenteschi;
  • «Il Faro. Novelliere illustrato settimanale», A. III, n. 10, 7 marzo 1889: novella Il carnevale di “Yorick” e illustrazione centrale a piena pagina Brindisi al carnevale 1889;
  • «La lettura. Rivista mensile del Corriere della Sera», A. XIV, n. 3, marzo 1914, pp. 229-37: articolo In Goliardia di Vittorio Cian;
  • «La lettura. Rivista mensile del Corriere della Sera», A. XX, n. 6, giugno 1920, pp. 447-48: articolo La SUCAI prima e durante la guerra di G.B.;
  • «La rivoluzione liberale. Rivista storica settimanale di politica», A. I, n. 34, 23 novembre 1922 (2 copie): articolo sulla situazione economica dei docenti universitari in Italia, sulle modalità della loro selezione da parte dello Stato, sui loro compiti e sul pagamento della ricerca accademica, di Luigi Einaudi, Divisione di lavoro universitaria;
  • «Life», 4 giugno 1925: presenta illustrazione e contributi sugli studenti;
  • «La domenica sportiva. Settimanale illustrato de “La Gazzetta dello Sport”», A. XX, n. 6, 5 febbraio 1933: numero dedicato ai Giochi d’inverno universitari internazionali, i Littoriali della neve e del ghiaccio (Bardonecchia, 24 gennaio-5 febbraio 1933);
  • «Giovani. Settimanale per la scuola secondaria italiana», A. VI, n. 15, 23 gennaio 1955: immagine di copertina con giovani che indossano la feluca goliardica;
  • «La Stampa», 8 marzo 1964, p. 3: inchiesta sugli studenti universitari, sull'assistenzialismo e sui collegi e sugli Atenei di Milano di Francesco Rosso, Gli studenti ribelli si Milano denunciano la crisi dell'Università;
  • «Quattrosoldi», A. VI, n. 7, luglio 1966: inchiesta Gli studenti, i soldi e il tempo libero, corredata da fotoriproduzioni, svolta a partire da interviste agli studenti universitari di Milano, Perugia e Napoli;
  • «La Mole 1848», A. XXI, n. 9, 28 aprile 1968: numero dedicato alle elezioni politiche del 19-20 maggio, con appelli ai giovani e agli studenti; reca il sottotitolo: Quattordicinale monarchico indipendente;
  • «Medioevo. Un passato da scoprire», A. I, n. 10, novembre 1997: la sezione “Tema del mese” è dedicata alla nascita e allo sviluppo delle prime Università e ai loro studenti;
  • «La Stampa», 3 maggio 1998, inserto "Spazio affari", p. IV: pagina dedicata alla cerimonia inaugurale dell'associazione Amici dell'Università degli Studi di Torino (Palazzo Carignano, 15 giugno 1998).

Si conservano inoltre:

  • illustrazione ritagliata da una rivista non identificata, s.d.: “Il palazzo dell’Università Luigi Bocconi in Milano (Da una fotografia dello stab. Varischi Artico e C. di Milano)”;
  • pagina di una rivista non identificata che offre un fotoreportage dei festeggiamenti studenteschi per il carnevale, 1922: il veglione presso il Circolo artistico di Roma e il corteo goliardico di Torino, con Pier Carlo Dondona negli abiti del pontefice.

Luigi Filippo Paoletti del Melle

Patente di nomina a socio corrispondente dell'Accademia delle Scienze di Torino, classe di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali, rilasciata a Luigi Filippo Paoletti del Melle, 18 novembre 1803; reca la firma del segretario dell’Accademia Giovanni Antonio Giobert.

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Stefano Perrier

  • Uniforme di Stefano Perrier composta da pantaloni e giubba a doppio petto in panno nero, con maniche bordate di velluto bordeaux. La giacca presenta controspalline in panno recanti i gradi di tenente colonnello medico e decorazioni cucite sul petto. L'uniforme è corredata dai seguenti accessori: 3 sciarpe azzurre, 1 dragona per sciabola, 1 bandoliera con giberna (decorate con un'aquila coronata e scudo crociato sabaudo e uno scudetto con le iniziali di Vittorio Emanuele III coronate), 3 coppie di spalline in metallo (decorate con caducei), 1 paio di ghette; si conserva inoltre una giberna in pelle verde con cintura.
  • Cassetta in legno con ferri chirurgici prodotti dalla ditta Bachheimer & Schreiner (Franz Marconi's Nachfolger) di Vienna, appartenuta a Stefano Perrier; sul coperchio del cofanetto è presente una targhetta: "Kleiner Chirurg. Instrumentenkasten M. 1895".

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Calendari accademici

Calendari accademici dell'Università di Torino, con indicazione dei giorni di lezione e di ferie, ed elenchi dei professori con indicazione delle rispettive materie e dell'orario delle lezioni:

  • Calendarium Archigymnasij Taurinensis In quo praestituiti sunt dies, quibus DD. Professores, Antecessores, & Magistros docere, sive a consuetis paelectionibus vacare oporteat in decursu proximi anni Scholastici MDCCXX, 1720;
  • Nomina Clarissimorum DD. Professoroum, Antecessorum, & Magistrorum Taurinensis Achigymnasij, 1720;
  • Calendarium Archigymnasii Taurinensis. Praescribuntur dies, quibus a DD. Artecessoribus, & Magistris docebitur studiosa Iuventus, quibusque Academiae solemnia peragentur in decursu proximi anni MDCCXXII; Elenchus Quo continentur nomina Clarissimorum Professorum Taurinensis Archvigymnasii, liberales Disciplinae, ac tempora, quibus docebunt in decurso proximi anni Scolastici MDCCXXIII, 19 ott. 1723;
  • Calendario della Regia Università di Torino per l'anno scolastico 1906-07, 1 ott. 1906.

Si conserva inoltre un calendario scolastico relativo alle scuole pre-universitarie, recante l'elenco dei libri in uso presso le varie classi: Calendarium ad usum regiarum scholarum anni MDCCCXLII-XLIII, 1842;

Placchetta con emblema dell'Università di Torino

Placchetta in argento 925: diametro mm 40, spessore mm 10; sul retro è saldata una vite in acciaio ottonato di mm 10.

Risale al novembre 1925 la prima attestazione dell’emblema dell’Università di Torino attualmente in uso, composto da un toro che poggia su tre libri, rimirante e sostenente sulla groppa un’aquila coronata che fissa il sole, con attorno la leggenda “+ Sigillum universitatis Augustae Taurinorum”. Era rettore Alfredo Pochettino e l’Università si avviava a celebrare il quarto centenario della nascita di Emanuele Filiberto. Con l’avallo di Federico Patetta, titolare della cattedra di Storia del diritto italiano, fu assunto come modello il sigillo aderente, in cera sotto carta, apposto in calce all’ordine del Collegio riformatori dell’Università del 15 maggio 1615, conservato presso l’Archivio di Stato di Torino. La corrispondenza al modello è filologica, ad esclusione di minimi dettagli: sui tre libri dell’originale vi sono una crocetta patente, un fermaglio e un segno indistinto a causa di una rottura, forse un altro fermaglio o il quarto zoccolo del toro. Chi concepì la placchetta interpretò invece come una seconda crocetta con un lungo piede il segno sul secondo libro e come un fiore araldico quello sul terzo.
Il toro è derivato dallo stemma della città e rimarca il legame dell’Università con Torino. L’aquila, unico volatile a poter fissare lo sguardo nel sole, rappresenta l’uomo che fissa la mente in Dio e in generale la sapienza, virtù dell’uomo di studio. L’uccello è coronato e allude quindi all’insegna dell’imperatore, che con un diploma del 1412 aveva confermato la bolla di fondazione dello studium di Benedetto XIII, del 1404. I tre libri su cui poggia l’animale rappresentano probabilmente le prime tre Facoltà: Teologia, Leggi, Arti e medicina.
Non è chiaro chi sia l’incisore dell’oggetto, ma il fatto che risulti in tutto sovrapponibile al timbro a secco realizzato tra 1925 e 1926 dalla ditta Navarra & Prandi incisori e della tipografia Villarboito Federico & figli potrebbe ricondurlo all'attività delle medesime aziende.

Tesi di laurea in Chimica e Storia naturale e di aggregazione al Collegio

Tesi a stampa presentate per il conseguimento della laurea in Chimica e in Storia Naturale e dell'aggregazione al Collegio di Scienze matematiche, fisiche e naturali.

Il Regolamento degli studi della Classe di Scienze fisiche nella Università di Torino, annesso al R.D. 1848 del 17 settembre 1856, aggiunge ai due percorsi formativi quadriennali in Fisica e in Storia naturale, già disciplinati dal Regolamento annesso al R.D. 1284 del 1 novembre 1851, il corso di Chimica. Dopo aver superato un esame privato su tutte le materie oggetto di studio alla fine di ogni anno accademico, si aveva accesso all'esame pubblico per il conseguimento della laurea. L’art. 21 ne disciplina il funzionamento: “[…] Il candidato distribuisce ai singoli Membri del Collegio, almeno 8 giorni prima che abbia luogo il pubblico esperimento, una dissertazione stampata sopra una questione relativa ad uno dei principali insegnamenti del proprio corso. […] Alla fine della dissertazione che debbe servire di principal tema per la disputa pubblica si fa seguire l’enunciazione di altre sei tesi date da’ Professori, relative alle materie più importanti del corso, cioè: Per la laurea in Fisica, tre di Fisica sperimentale, e tre di Fisica superiore; Per la laurea di storia naturale, due di Mineralogia, due di Zoologia, e due di Botanica; Per la laurea in Chimica, due di Fisica sperimentale e quattro di Chimica”.

Tesi del 1861

Per il grado di laurea in Chimica: Giuseppe Assandria (Degli alcoli in generale).

Tesi del 1862

Per il grado di aggregazione al Collegio della Facoltà di Scienze fisiche e matematiche: Giovanni Curioni (Sulla misura di una base geodetica).

Tesi del 1872

Per il grado di aggregazione al Collegio della Facoltà di Scienze fisiche, matematiche e naturali: Galileo Ferraris (Sulla teoria matematica della propagazione dell'elettricità nei solidi omogenei).

Tesi del 1853

Per il titolo di Ingegnere idraulico: Fiorenzo Jemina.
Per il titolo di Architetto civile: Raimondo Ferrando.

Tesi del 1863

Tesi di: Alessandro Bonacossa (Sull'equilibrio e stabilità delle volte, tav.), Alessandro Malvano (Del settore di Stephenson considerato specialmente come organo di distribuzione od espansione variabile nelle macchine locomotive, tav.), Giovanni Battista Millo (Della flessione dei prismi rettilinei, tav.), Giuseppe Olivieri (Della Trazione dei veicoli sulle vie ferrate), Tommaso Piccardo (Teoria generale dei camini per caldaie a vapore) e Vincenzo Polani (Sull'equivalente meccanico del calore).

Tesi del 1870

Tesi di: Stefano Avet (Sul nuovo condensatore Morton, tav.), Contardo Garrone (Stabilità delle travi longitudinali di un ponte in ferro a travate rettilinee per mezzo dei diagrammi dei momenti inflettenti, tav.), Augusto Gatti (Gazometri, tav.), Cesare Gaudenzi (Del petrolio, tav.), Felice Ghigliotti (Brevi cenni sull'industria della carta, tav.), Ermete Giberti (Degli avvicendamenti o rotazioni agrarie), Giovanni Gorini (Cenni sulla condotta di gaz-luce e particolari ad essa attinenti, tav.), Luigi Lazari (Flessione e stabilità delle travi rettilinee collocate orizzontalmente su più di due appoggi e caricate perpendicolarmente ai loro assi, tav.), Riccardo Levi (Generalità sulle macchine a colonna d'acqua e motore a colonna d'acqua di Perret. tav.), Angelo Marangoni (Dei canali manufatti), Paolo Meardi (Cenni generali sulla utilità e necessità della ventilazione nei teatri e sul modo di ottenerla), Carlo Melchioni (Cenni sulla tettoia della stazione di Arezzo, tav.), Attilio Mottura (Asfalti e bitumi), Achille Pariani (I nuovi edifizi per le esperienze idrauliche della R. Scuola d'applicazione per gl'Ingegneri in Torino, tav.), Carlo Giacomo Revello (Combustione e combustibili), Emilio Treves (Distribuzione del vapore nelle macchina stazionarie. Sistema Corliss, tav.), Giuseppe Vacchelli (Teoria delle macchine a vapore saturo, tav.) ed Ercole Visconti Prasca (Combustibili industriali).

Tesi del 1873

Tesi di: Francesco Garrassini Garbarino (Le materie esplosive impiegate nelle mine) e Carlo Mosca (Il ponte Mosca sulla Dora Riparia presso Torino, tav.).

Università di Pisa, Facoltà di Giurisprudenza

Diplomi conferiti dall'Università di Pisa a:

  • Cosma [Cosimo] de Genova di Pettinengo da Biella, diploma di laurea in Giurisprudenza, 4 gen. 1821;
  • Pietro Frizzi da Livorno, diploma di laurea in Giurisprudenza, 21 dic. 1839.
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