- IT ASUT RA LEVI Amprino 1955
- Sottoserie
- 1955
Parte diAmprino, Rodolfo
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Parte diAmprino, Rodolfo
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3.3 Corrispondenza e carte varie
3.2 Perizie e fascicoli personali
1.2 Carte della famiglia Marro
Parte diUniversità degli Studi di Torino
Istanze inviate da studenti, laureati, titolari di patenti.
Negli anni 1848-1849 alcune provengono da studenti del Lombardo-Veneto che avevano combattuto al fianco delle truppe piemontesi nella Prima Guerra d'Indipendenza e che, dopo la definitiva sconfitta di Carlo Alberto, si rifugiano esuli nel Regno di Sardegna. La normativa concede loro facilitazioni e benefici.
Spettacoli, riviste teatrali, operette e azioni coreografiche
Parte diCollezione "Marco Albera"
Opuscoli di sala relativi a riviste teatrali, operette e azioni coreografiche promosse dalle associazioni universitarie dell'Università di Torino e di altri Atenei italiani (Genova, Milano, Modena, Parma). Questi spettacoli erano solitamente organizzati per i festeggiamenti del carnevale, con un numero limitato di repliche; solamente pochi casi fortunati (come Addio giovinezza!) furono rimessi in scena a distanza di anni dal debutto. Nei libretti sono riportati la trama dell'opera e i testi delle canzoni e dei dialoghi; sono anche indicati i nomi (o i soprannomi) degli studenti e delle maestranze coinvolte. Oltre agli opuscoli, sono anche presenti partiture, fotografie, manifesti e volantini pubblicitari strettamente collegati alle rappresentazioni.
Sono presenti materiali relativi alle seguenti opere teatrali studentesche e goliardiche: La secca rapita, Scholasticón, I goliardi, Libertas, Il crepuscolo delle idee, La gran via bicerina, Turlupineide, Bummelstudenten, L’allegra brigata, Cercando la via, I denari della laurea, Venga con noi…, Funerali canti e danze, Bella se vuoi venire, Ahi!... Come fu?..., Fra gonne e colonne, Come me la godo!, Va all’inferno, I goliardi… Che mattacchioni!..., Goliardeide, Niente di nuovo, Si recita un giallo, Jukkaydy, Milanesi in mare. Spettacolo goliardico marinaio, Giovanotti in aula!, L’ippogrifo, Giovanotti... alle urne!, Nerone (nuovissima edizione), L’inferno può attendere, Le cinque orfanelle, Scusi, l’ha vista lei?, La moglie sorridente, Paradise follies.
Non sembrano invece riconducibili all'ambito studentesco i seguenti opuscoli di sala: Il ritorno di Pulcinella dagli studi di Padova, Sieba, Excelsior, Amor, Otello, Cristoforo Colombo, Il giro del mondo in 80 giorni, La boîte à joujoux, Bicerineide, Dalli al Tronco!, L'albero del melograno, Tutt’altra cosa.
Si conservano inoltre:
Parte diCollezione "Marco Albera"
Partiture a stampa di inni patriottici, della guerra italo-turca e del fascismo. Un'ampia parte di questi materiali musicali è relativa alle associazioni giovanili fasciste, i cui canti sono stati composti da Giuseppe Blanc.
Si conservano inoltre
Parte diCollezione "Marco Albera"
Manifesti di film che vedono gli studenti come protagonisti:
Parte diCollezione "Marco Albera"
Materiali relativi alla rivista teatrale Cose dell'altro mondo, di Giovanni Battista (Nino) Berrini, Alessandro (Sandro) Camasio e Angelo Agostino Adolfo (Nino) Oxilia. Lo spettacolo debuttò al Politeama Chiarella di Torino l'8 marzo 1912 e rimase in cartellone sino al 13 marzo; gli incassi furono devoluti alle famiglie dei soldati che combatterono la campagna d'Africa.
Da Il Commiato ad Addio giovinezza!
Parte diCollezione "Marco Albera"
Nel 1909 i laureandi in Giurisprudenza dell’Università di Torino richiesero a Giuseppe Blanc un inno per la cena d’addio agli studi. Per il testo fu coinvolto Angelo Agostino Adolfo (Nino) Oxilia: entrambi erano iscritti alla Facoltà di Legge. Dalla loro collaborazione nacque Il Commiato. Già nel 1913 Blanc ne ripropose il motivo nell’operetta La festa dei fiori; fu però durante la Prima Guerra Mondiale che la canzone trovò la sua consacrazione, adottata con modifiche al testo dagli arditi come canto di vittoria e poi dai fascisti come proprio inno. Nel dopoguerra si contano più riscritture, tra cui quelle dell'editore Marcello Manni (Giovinezza giovinezza o Canto degli arditi, 1918; riedita con modifiche al testo come Canto dei fascisti, 1919) e dello stesso Blanc (Giovinezza! Giovinezza! Inno italico, con modifiche al testo di Vittorio Emanuele Bravetta). In seguito Blanc avviò una causa legale che sancì il riconoscimento, nel 1921, della sua paternità; nel 1926 curò una nuova versione, con i versi di Salvator Gotta: Giovinezza! Inno trionfale del Partito fascista. In questa sola versione il ritornello dell'inno del 1909 (Giovinezza, giovinezza / Primavera di bellezza / Della vita nell'asprezza / Il tuo canto squilla e va!) è riproposto senza modifiche.
Da Il Commiato a Giovinezza! Inno trionfale del Partito Nazionale Fascista:
A breve distanza da Il Commiato, il tema della gioventù che passa fu sviluppato da Oxilia e Alessandro (Sandro) Camasio in un altrettanto fortunata commedia. Addio giovinezza! debuttò nel 1911 al teatro Manzoni di Milano e fu subito ripresa al teatro Carignano di Torino. Nel 1913 fu portata sul grande schermo dallo stesso Camasio (produzione Itala Film, Torino) e nel 1915 fu ridotta da Alessandro De Stefani per l’operetta di Giuseppe Pietri. Seguirono due versioni cinematografiche di Augusto Genina (1918, 1927) e una di Ferdinando Maria Poggioli (1940). Nel dopoguerra la commedia fu anche trasposta in tre sceneggiati televisivi (1959, 1965, 1968); in alcune versioni è proposto l'inno Il Commiato come colonna sonora.
Addio Giovinezza! e le riprese teatrali e cinematografiche:
Parte diCollezione "Marco Albera"
Materiali relativi a serate musicali organizzate dagli studenti torinesi.
Si conservano inoltre 11 tavole facenti parte cofanetto del disco Componimenti musicali per la solenne esecuzione del moral ente Vitaliano Lenguazza nel decennale suo, Padova, Comitato 8 Febbraio Università di Padova, 1969 (non presente). Le tavole riproducono i membri dell’Ente Morale «Polifonica Vitaliano Lenguazza»; recano indicazione dei fotografi: Foto Lunardi, Foto Umicini, Studio P.
Rassegne e registri delle iscrizioni
Parte diUniversità degli Studi di Torino
I nove registri relativi agli anni accademici dal 1851-52 al 1859-60 sono costituiti da due sezioni relative agli studenti che seguono i corsi rispettivamente a Torino e nelle Province. La prima sezione utilizza moduli prestampati con intestazione "Rassegna degli studenti" secondo la terminologia in uso nei regolamenti vigenti, che ne prevedevano l'articolazione nei campi distribuiti su due pagine: numero d'ordine; nome e cognome; luogo e data di nascita; nome e domicilio del padre o della madre o del tutore o consanguineo più prossimo dello studente; data della iscrizione; firma dello studente; dimora dello studente; ripetitore; anno del corso; dritto di iscrizione; data della spedizione e della verificazione della carta d'ammessione; osservazioni (cfr. il Regolamento disciplinare delle Università degli studi, approvato con R.D. 16 dicembre 1848, n. 831). La seconda sezione utilizza moduli prestampati con instestazione "Registro degli studenti" e comprende otto campi su un'unica pagina: ordine successivo; cognome; nome di battesimo; patria; luogo dove attende allo studio; anno del corso; data della spedizione dell'Admittatur; osservazioni. I sei registri relativi agli anni accademici dal 1860-61 al 1865-66 sono costituiti da due sezioni relative agli studenti che seguono i corsi rispettivamente a Torino e nelle Province. Per le due sezioni sono utilizzati i medesimi moduli prestampati con intestazione "Iscrizioni nella matricola e nel corso della Facoltà di", secondo la terminologia in uso nel Regolamento Universitario approvato con R.D. 20 ottobre 1860, n. 4373. Sono articolati nei campi: numero d'ordine; nome e cognome, luogo e data di nascita, nome dei genitori e loro domicilio; firma dello studente; abitazione scelta dallo studente; corsi che debbe frequentare; se quale studente o uditore; se aspirante o no alla laurea (fino all'anno accademico 1866-67); nome dei professori ufficiali o insegnanti liberi di cui intende seguire le lezioni; data della iscrizione; numero d'ordine delle quietanze per la iscrizione; somma pagata; data della corrispondente esenzione avuta; data e titoli per l'ammissione alla iscrizione; osservazioni. La sezione relativa agli studenti nelle Province è preceduta dal titolo "Iscrizioni per le Istituzioni Civili e Procedura nelle Province e Circondarii" e articolata per città sede di corso. Nei due registri relativi agli anni accademici dal 1866-67 al 1868-69 i medesimi moduli prestampati sono utilizzati per riportare informazioni diverse: in particolare nel campo "Firma dello studente" sono registrati gli esami sostenuti dallo studente con relativa data e votazione. All'esigenza di registrare in un unico punto tutte le informazioni relative alla carriera di un singolo studente risponderà una nuova tipologia di registro introdotta negli anni Settanta dell'Ottocento. Per gli anni dal 1869-70 al 1874-75 prosegue lo stesso uso, ma le iscrizioni ai corsi di Istituzioni civili e Procedura sono effettuate su registri separati da quelli per il corso quadriennale di Leggi. Restano in uso i medesimi stampati, ma i registri sono articolati a rubrica alfabetica. I successivi sei registri dall'anno accademico 1875-76 al 1880-81 utilizzano un nuovo stampato articolato nei campi: un primo campo senza titolo utilizzato per la numerazione progressiva; cognome e nome, paternità e luogo di nascita; firma e abitazione dell'inscritto; data della iscrizione; se quale studente o uditore; materie del corso; insegnanti; titoli per l'ammissione all'iscrizione; esami relativi all'anno di corso (mai compilato); tasse pagate; data del decreto di esenzione dalla tassa; osservazioni. I registri sono suddivisi in sezioni relative agli studenti di ciascuno dei quattro anni di corso di Leggi, agli studenti del corso notarile e agli uditori. Sembra trattarsi della prima tipologia di registro prevista dall'art. 15 del R.D. 3 ottobre 1875 n. 2728: "Il segretario dell'università terrà due registri: 1. Degli studenti ed uditori immatricolati, ripartiti per facoltà; 2. Della carriera scolastica di ciascuno studente. [...]". Da questa previsione trae origine la compilazione di una nuova tipologia di registro, quello appunto della carriera scolastica, con cui i registri di iscrizione coesistono per circa venti anni. La parziale sovrapposizione di contenuti tra i due registri porta prima, a decorrere dall'anno 1881-82, all'eliminazione dai registri di iscrizione dei campi relativi ai corsi seguiti e agli esami poi all'eliminazione della stessa tipologia di registro.