Disegni di autori diversi, prevalentemente a matita
- IT SMAUT Museo Lombroso 755
- Unità archivistica
- 1889
Parte diMuseo "Cesare Lombroso"
Disegni di autori diversi, prevalentemente a matita
Parte diMuseo "Cesare Lombroso"
Disegni anonimi, a inchiostro, accompagnati da una lettera del donatore, C. Lorray di Metz
Parte diMuseo "Cesare Lombroso"
Disegni a matita, anonimi, di famosi monumenti italiani
Parte diMuseo "Cesare Lombroso"
Disegni a matita e inchiostro di Vittorio Clapier (attr.)
Parte diMuseo "Cesare Lombroso"
Disegni a matita e inchiostro di Taversi Carmelo
Parte diMuseo "Cesare Lombroso"
Disegni a matita di Lorenzo Poggi
Parte diMuseo "Cesare Lombroso"
Disegni a matita di James Wanamacker
Parte diMuseo "Cesare Lombroso"
Disegni a matita di Ernesto Marinelli, con scritte sul verso
Parte diMuseo "Cesare Lombroso"
Disegni a matita di Andrea Dessette
Parte diMuseo "Cesare Lombroso"
Disegni a matita anonimi, con poche parole sparse in francese
Parte diMuseo "Cesare Lombroso"
Parte diMuseo "Cesare Lombroso"
Disegni a matita (alcuni con scritte) di Agostino Cortella
Parte diMuseo "Cesare Lombroso"
Alcuni sono stati attribuiti
Diplomi per il conferimento della laurea in Ingegneria civile
Parte diCollezione "Marco Albera"
Diplomi per il conferimento della laurea in Ingegneria civile conferiti a: Gustavo Bracco (1887), Camillo Nicolello (1889), Eugenio Guastalla (1890) e Antonio Umberto Gay (1901).
Parte diCollezione "Marco Albera"
Diploma di laurea rilasciato dalla Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali a Giovanni Battista Wooldridge (laurea in Chimica, 24 nov. 1928).
Dibattito sul pensiero e l'opera di Felice Balbo successivamente alla sua morte
Parte diMottura, famiglia
Riviste, ritagli di quotidiani, corrispondenza relativa all'ipotesi di costituire un archivio Balbo (1970), all'organizzazione di un convegno commemorativo (1984), appunti manoscritti e dattiloscritti di Mottura sulla figura di Balbo e la loro amicizia.
Dalle riforme amedeane a Carlo Emanuele IV
Parte diLegislazione sull'Università e sull'Istruzione pubblica
Testi di legge a stampa relativi all'istruzione nello stato sabaudo, ascrivibili a periodo tra le riforme di Vittorio Amedeo II a quelle di Carlo Emanuele IV:
Da Emanuele Filiberto a Carlo Emanuele II
Parte diLegislazione sull'Università e sull'Istruzione pubblica
Testi di legge a stampa relativi all'istruzione nello stato sabaudo, ascrivibili a periodo da Emanuele Filiberto a Carlo Emanuele II:
Parte diMottura, famiglia
Sono conservati i tre volumi pubblicati della rivista bimestrale "Cultura e realtà", pubblicata a Roma nel 1950 e diretta da Mario Motta. Nella premessa al primo numero si prende atto dell'esistenza di tanti problemi "aperti in ogni campo delle attività conoscitive" e si afferma che "possono venire convenientemente affrontati solo in termini di conoscenza", non avendo senso "aspettare dalla soluzione pratica della crisi materiale della società la soluzione della crisi della cultura". Dinanzi alla crisi della cultura ci si propone di "distinguere per unire", nella convinzione che si possano "trovare i mezzi concettuali nuovi capaci di risolvere i problemi ... solo attraverso lo sforzo di un dialogo comune, aperto a tutti e rispettoso di tutte le differenze".
Nel primo numero della rivista è pubblicato il contributo di Giacomo Mottura "L’ammalato per contratto di lavoro. Considerazioni indotte dallo studio delle malattie polmonari da polveri industriali", in cui l'autore denuncia come l’esigenza del basso costo della manodopera induca il sistema di produzione a preferire l’indennizzo obbligatorio (introdotto per legge in Italia nel 1943) a un cambiamento nei metodi di produzione che garantisca la sicurezza dei lavoratori: “La prevenzione obbligatoria delle malattie professionali si trova in contrasto con l'esigenza del basso costo a oltranza e, stia pure essa a far bella mostra di sé nella legislazione, il sistema attuale di produzione non può non cercare di eluderla, giacché la salute dell'operaio è il bene per esso meno costoso.”
Nelle dieci lettere tra Mottura e Mario Motta (dal 27 novembre 1949 al 7 novembre 1950) emergono le soverchianti difficoltà finanziarie che porteranno alla chiusura della rivista dopo soli tre numeri. E' presente anche una lettera di Giorgio Sebregondi a Mottura (22 novembre 1950), in cui tratta "dello sviluppo che la rivista intende dare agli articoli motturiani" e propone come argomento meritevole di approfondimento l'organizzazione degli studi scientifici in Italia e la situazione degli Istituti di ricerca.
Costituzioni della Regia Università di Torino
Parte diLegislazione sull'Università e sull'Istruzione pubblica
Costituzioni della Regia Università di Torino, seguite dalla Traduction des Constitutions de S.M.té pour l'Université.
Dopo le Costituzioni del 1720 e le Addizioni dell’anno seguente, le Costituzioni per l’Università di Torino del 1729 segnano un secondo e più organico intervento di riforma promosso da Vittorio Amedeo II. La presente copia manoscritta reca la sottoscrizione autografa del sovrano, accompagnata dal suo sigllo, e quelle di Giuseppe Spirito Riccardi di Chiavazza (guardasigilli), Giovan Francesco Palma di Borgofranco, Victor-Amé Chapel de Saint-Laurent (per il Generale delle Finanze) e Pietro Mellarède De Bettonet (primo segreterio di Stato agli Affari interni).
Corso di perfezionamento per i licenziati dalle Scuole normali
Parte diUniversità degli Studi di Torino
Verbali delle adunanze del Consiglio direttivo, registri di iscrizione, documentazione relativa alle tasse, verbali degli esami speciali e di diploma.
Il Corso di perfezionamento per i licenziati dalle Scuole normali, istituito con L. 24 dicembre 1904, n. 689 e avviato nelle Facoltà di Letteratura e Filosofia delle Università italiane con il R.D. 19 gennaio 1905, n. 29, fu regolamentato dal R.D. 1° gennaio 1906, n. 30 e infine soppresso e sostituito con l'Istituto superiore di Magistero con il R.D 13 marzo 1923, n. 736.
Aperto inizialmente a tutti i licenziati delle Scuole normali, ne vide successivamente l'accesso vincolato al superamento di un esame di ammissione (R.D. del 3 luglio 1921, n. 1084), provvedimento osteggiato dal Consiglio del corso. L'introduzione dell'esame causò un forte e immediato calo delle iscrizioni che dalle 420 unità dell'anno accademico 1920/1921 scese alle 97 dell'anno 1921/1922 .
Nelle fonti è talora indicato come"Scuola Pedagogica".