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Bechis, Ernesto Francesco Gabriele
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Bechis, Ernesto Francesco Gabriele
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Dispense e libri di testo in uso nella Facoltà di Medicina e chirurgia. Francesco Paolo Mazza per Chimica biologica, Ferruccio Vanzetti per Anatomia patologica, Mario Chiò per Famacologia, Luigi Caporale per Urologia furono certamente docenti di Rinaldo Fogliato, durante la sua permanenza all'Università.
Sono presenti anche una raccolta antologica di autori latini (dentro cui è presente una versione dall'italiano in latino, datata 9 febbraio 1934) e un'orazione di Lisia, certamente utilizzati da Fogliato durante gli anni trascorsi al Liceo Gioberti.
Fogliato, Rinaldo
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Documenti personali, corrispondenza, quaderni di appunti per la preparazione di lezioni, recensioni, bibliografie, tesi di laurea, dattiloscritti di opere.
Pizzorusso, Arnaldo
Documenti manoscritti e a stampa, tesi di laurea, volumi di pregio, incisioni, manifesti, documentazione fotografica, quadri e cimeli, per lo più riguardanti la storia dell'Università, dei suoi studenti, dei suoi docenti, dal secondo Cinquecento ai primi anni Duemila. Una biblioteca di circa 500 volumi, su tematiche affini alla collezione, completa la raccolta.
La collezione “Marco Albera” è riconducibile a due macroaree: la prima comprende materiali strettamente legati alla vita istituzionale, quali un’ampia raccolta di legislazione relativa all'istruzione, diplomi e tesi di licenza, laurea e aggregazione dell’Università e della Scuola d’Applicazione per gli Ingegneri di Torino, componimenti poetici e orazioni ufficiali; la seconda raccoglie una ricca documentazione sulle organizzazioni studentesche e goliardiche, riviste e numeri unici, copioni e spartiti musicali, inviti e manifesti di veglioni e spettacoli, nonché un nucleo di distintivi e di feluche.
Programmi dei concerti della stagione 1936-37
Parte diCollezione "Marco Albera"
Programma del 10°, 11° e 12° concerto (9, 13 e 22 marzo 1937):
Programmi dei concerti della stagione 1937-38
Parte diCollezione "Marco Albera"
Programmi dei concerti della stagione 1923-24
Parte diCollezione "Marco Albera"
Programmi dei concerti della stagione 1924-25
Parte diCollezione "Marco Albera"
Programma del 6° concerto (31 marzo 1925): Quartetto vocale romano (Alessandro Gabrielli, soprano; Luigi Gentili, contralto; Ezio Cecchini, tenore; Augusto Dos Santos, basso).
Programmi dei concerti della stagione 1926-27
Parte diCollezione "Marco Albera"
Programma del 5° concerto (3 marzo 1926): Gregorio Raissoff (Grigorij Raisov), tenore; Giorgio Federico Ghedini, pianoforte. La data stampata è inspiegabilmente errata: si legga 3 marzo 1927.
Programmi dei concerti della stagione 1931-32
Parte diCollezione "Marco Albera"
Ferrero
Programmi dei concerti della stagione 1932-33
Parte diCollezione "Marco Albera"
Ferrero
Programmi dei concerti della stagione 1933-34
Parte diCollezione "Marco Albera"
Ferrero
Programmi dei concerti della stagione 1934-35
Parte diCollezione "Marco Albera"
Programma della stagione 1934-35: Sestetto Comedian Harmonists (24 novembre 1934); Leo Barczinski, baritono (dicembre 1934); Renato Russo, pianoforte (dicembre 1934); Gaspar Cassadò, violoncello (14 gennaio 1935); Quartetto Roth (21 gennaio 1935); Roman Totemberg, violino (11 febbraio 1935); Associazione veneziana per la musica da camera (febbraio 1935); Marcel Maas, pianoforte (marzo 1935); Marian Anderson, contralto (8 aprile 1935); Concerto d'organo e soli (maggio 1935); Luigi Simonetta Rangoni, tenore (data da stabilire).
Nell'opuscolo è inoltre riportato l'elenco dei concerti della stagione 1933-34 e delle facilitazioni concesse ai tesserati del G.U.M., varie informazioni di servizio riguardanti i Littoriali della musica e i Prelittoriali, i corsi di storia della musica tenuti da Andrea Della Corte, la scuola di musica da camera tenuta da Gaetano De Napoli, le quote d'abbonamento, le tessere e le modalità di accesso alle audizioni. In coda sono infine riportati i componenti del Consiglio direttivo del G.U.F. preposto al G.U.M. (dott. Aldo Mamini, fiduciario del G.U.M.; ing. Ettore Giordana, delegato ai Littoriali; Enrico Re, segretario amministrativo) e del Rettorato del G.U.M. (dott. Guido Bachi, rettore; dott. Augusto Evangelista; Carlo Heer).
Programmi dei concerti della stagione 1935-36
Parte diCollezione "Marco Albera"
Programma dell 11° concerto (14 aprile 1936): Marian Anderson, contralto, accompagnata al pianoforte da Kosti Vehanen.
Nell'opuscolo è riportato un appello ai soci del G.U.M. da parte del segretario del G.U.F., dove promette un potenziamento della sezione musicale.
Ferrero
Programmi dei concerti della stagione 1936-37
Parte diCollezione "Marco Albera"
Due copie del programma del concerto di chiusura della stagione 1936-37 (7 giugno 1937): Le serenate notturne di W. A. Mozart.
Programma dei concerti della stagione 1954-55
Parte diCollezione "Marco Albera"
Opuscolo dei concerti della stagione 1954-55:
Spettacoli, riviste teatrali, operette e azioni coreografiche
Parte diCollezione "Marco Albera"
Opuscoli di sala relativi a riviste teatrali, operette e azioni coreografiche promosse dalle associazioni universitarie dell'Università di Torino e di altri Atenei italiani (Genova, Milano, Modena, Parma). Questi spettacoli erano solitamente organizzati per i festeggiamenti del carnevale, con un numero limitato di repliche; solamente pochi casi fortunati (come Addio giovinezza!) furono rimessi in scena a distanza di anni dal debutto. Nei libretti sono riportati la trama dell'opera e i testi delle canzoni e dei dialoghi; sono anche indicati i nomi (o i soprannomi) degli studenti e delle maestranze coinvolte. Oltre agli opuscoli, sono anche presenti partiture, fotografie, manifesti e volantini pubblicitari strettamente collegati alle rappresentazioni.
Sono presenti materiali relativi alle seguenti opere teatrali studentesche e goliardiche: La secca rapita, Scholasticón, I goliardi, Libertas, Il crepuscolo delle idee, La gran via bicerina, Turlupi-neide, Bummelstudenten, L’allegra brigata, Cercando la via, I denari della laurea, Venga con noi…, Bel-la se vuoi venire, Ahi!... Come fu?..., Fra gonne e colonne, Come me la godo!, Va all’inferno, I goliardi… Che mattacchioni!..., Goliardeide, Niente di nuovo, Jukkaydy, Milanesi in mare. Spettacolo goliardico marinaio, Giovanotti in aula!, L’ippogrifo, Giovanotti... alle urne!, Nerone (nuovissima edizione), L’inferno può attendere, Le cinque orfanelle, Scusi, l’ha vista lei?, La moglie sorridente.
Non sembrano invece riconducibili all'ambito studentesco i seguenti opuscoli di sala: Il ritorno di Pulcinella dagli studi di Padova, Sieba, Excelsior, Amor, Otello, Cristoforo Colombo, Il giro del mondo in 80 giorni, La boîte à joujoux, Bicerineide, Tutt’altra cosa.
Si conservano inoltre:
Tesi della Scuola d'applicazione per gli ingegneri di Torino
Parte diCollezione "Marco Albera"
Tesi di laurea in ingegneria della Scuola d'applicazione per gli ingegneri di Torino, dall'avvio sino alla seconda metà degli anni Settanta del XIX secolo.
La legge sul Riordinamento dell’Istruzione Pubblica 13 novembre 1896, n. 3725 (legge Casati) stabilisce la trasformazione dell’Istituto tecnico di Torino nella Scuola d’applicazione per gli ingegneri, annessa alla Facoltà di Scienze Fisiche e Matematiche dell’Università (artt. 53 e 309). Il successivo regolamento, approvato con R.D. 4338 del 17 ottobre 1860, prevede, per ottenere il diploma di “ingegnere laureato”, la frequenza di un corso biennale, concluso da un esame generale: “L’esame generale consisterà in una disputa attorno a una dissertazione scritta liberamente dal candidato sulle materie degli esami speciali, ed intorno a tesi di meccanica, di costruzioni e di geometria pratica. Le dissertazioni e le tesi saranno messe a stampa per cura del candidato e presentate quaranta copie alla Segreteria della Scuola almeno dieci giorni prima della disputa” (art. 24). Il regolamento annesso al R.D. 11 ottobre 1863, n. 1718 conferma quanto già in vigore per gli esami generali (art. 30), ma prevede come titolo di accesso alla Scuola, non più, come sino ad allora, la laurea in Matematica, bensì la licenza nella stessa disciplina. Contrariamente al dettato dei due regolamenti, gli esemplari presenti in collezione documentano la discussione non di tre, ma di quattro tesi, con l’aggiunta di una dal corso di Macchine a vapore.
Il Museo industriale è istituito a Torino con R.D. 23 novembre 1862, n. 1001, alle dipendenze del Ministero d'Agricoltura, industria e commercio; il seguente R.D. 30 dicembre 1866, n. 1844, disciplina i corsi impartiti dal Museo, che rilasciava, dopo non meno di quattro anni di corso, il diploma di professore per gli istituti tecnici industriali e professionali e di ingegnere per le industrie meccaniche, chimiche, agricole e metallurgiche (art. 3).
Il R.D. 23 novembre 1867, n. 4052, approva il nuovo regolamento della Scuola d'applicazione, al fine di coordinarne l'azione a quella del Museo industriale e dell'Accademia Albertina di Belle Arti. Oltre all'ingegneria civile, la Scuola inizia a erogare cinque nuovi corsi di laurea, quattro in ingegneria industriale (per le industrie meccaniche, chimiche, agricole e metallurgiche) e uno in architettura civile. Per i soli aspiranti ingegneri chimici e per gli architetti il corso preparatorio universitario propedeutico all'accesso alla Scuola è ridotto a due anni, per gli altri resta in vigore l'obbligo del conseguimento della licenza in Matematica, dopo tre anni di corso all'Università. Al termine del corso biennale presso la Scuola d'Applicazione, per ottenere il diploma di laurea i candidati presentavano una dissertazione su un tema a loro scelta, stampata in 50 copie (art. 3); vengono meno le tesi discusse oralmente.
Il Regolamento per le Regie Scuole d'applicazione per gli ingegneri, allegato al R.D. 8 ottobre 1876, n. 3434, uniforma i requisiti d'accesso ai corsi, richiedendo la "licenza fisico-matematica" ossia aver frequentato un biennio presso la Facoltà di Scienze MFN, e prolunga la durata degli studi in ingegneria e architettura a tre anni (art. 3). Per il conseguimento della laurea era infine previsto un esame generale, diviso in due parti: la prima consiste nella "realizzazione di un progetto pratico complesso, da eseguirsi nel tempo di 15 giorni"; la seconda orale, in cui si discute il tema del progetto e le materie affini (art. 12). Nel regolamento viene meno la richiesta della dissertazione a stampa.
Tesi di licenza, laurea e aggregazione in Chirurgia
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Tesi a stampa presentate per il conseguimento della licenza, della laurea e dell'aggregazione al Collegio di Chirurgia. Le tesi di laurea degli anni accademici tra il 1807-08 e il 1813-14 presentano oltre ai punti estratti, da svolgersi oralmente in sede d'esame, un approfondimento argomentativo redatto dal candidato.
Tesi per il conferimento del titolo di Farmacista
Parte diCollezione "Marco Albera"
Tesi a stampa presentate per il conseguimento del titolo di Farmacista. Si conserva il corpus pressoché completo delle dissertazioni discusse nell'Ateneo dal 20 dicembre 1843 al 14 agosto 1845 (risulta mancante solamente quella di Vincenzo Boschiassi).